delirio

Capita a tutti gli uomini almeno una volta nella vita d'indossare calzini spagliati.La fretta è una brutta consigliera.Prepararli la sera prima sulla spalliera del letto o della sedia....no?.Buon pomeriggio caro Wooden,in abbraccio...Divina.

Sai, mia cara divina, alle volte è pazzesco, come si possa partire da argomenti tanto banali, come indossare dei calzini spaiati, per arrivare ad una visione sgomenta di una stagione"irrisolta". Ci pensavo 'stasera, ascoltando alla radio le previsioni del tempo. L'annunciatore ne parlava nei termini di un inverno che si avvia a lasciarci senza mai essere davvero arrivato: segno altro del cambiamento climatico in atto?...Naturalmente, non è tanto in riferimento ai miei versi modesti. Queste mie sono riflessioni che ne esulano dal contenuto.......Grazie di cuore anche per il suggerimento che, di certo, farò in modo di tenere di conto, oltre che per l'abbraccio che ricambio con grande amicalità........Una notte di sogni sereni a te........

Sai sentivo di un uomo che diceva alla moglie che lei aveva l'intimo tutto nero e trovava tutto mentre lui(nonostante i calzini colorati)non trovava mai niente.Credo che abbia attinenza con la tua poesia:)Lieta giornata con tanto sole ma ventosa da noi:( Con simpatia Divina.

Non saprei dirti se abbia o meno attinenza con questi versi, però so dirti che non piace l'intimo tutto in nero: mi sa molto di funereo. Meglio i calzini sgargianti come anche l'intimo...eheheheheh! A parte gli scherzi: un marito del genere sarebbe da licenziare all'istante, non credi?......Abbraccione e dolce notte........

Oggi giornata festosa per molti,uguale per altri.Per fortuna ci sono gli amici che ti allietano con i loro festeggiamenti e io a modo mio mi sono aggregata.P.S.ho steso 3 paia di calzini e li ho trovati tutti appaiati....miracolo!!!!!!!!Corro a metterli nei cassetti prima che fuggono!ahahahahah!!!!!!!!!!!Evidentemente questa volta la lavatrice non aveva "fame":)Buona giornata caro Wooden.

Per me è essenzialmente uguale a tutti gli altri 14 di mese: non mi entusiasmano le ricorrenze, ancor meno le celebrazioni di questo tipo. Però sono felice per i tuoi calzini e per il fatto che, una volta tanto, non siano stati digeriti dalla lavatrice.....A te un augurio per una serata d'incanti e coccole.......

Sai? I calzini spaiati, un classico della fretta mattiniera, è un classico ricorrente e notorio. Chi non ha mai indossato almeno una volta distrattamente due calzini evidentemente disuguali fra loro? E quante bestemmie a kili, a fagottate, a insidiare persino i santi, si beccano pur non avendo commesso alcuna colpa? In fondo, tifo per loro, mi fanno pena e godono della mia piena solidarietà! Poverini, in ostaggio di piedi uguali, di padroni nervosi e insofferenti, devono pagare un prezzo sempre salato in termini pesanti e irripetibili. Eppure la buona volontà ce la mettono tutta: i miei per esempio, saranno circa una cinquantina di paia tra leggeri, mezzo peso e pesanti invernali. Sono là, ben riposti in appositi contenitori del cassetto, dove appaiono arrotolati (sono appaiati insieme) e come un campionario io scelgo quello da indossare e lo tiro fuori senza possibilità di sbagliare. E ti giuro, mai scritte composizioni su calzini spaiati!!!!! E' invece vero che la nostra lavatrice si nutre di calzini: ogni tanto ne manca uno e dopo affannate ricerche, compare nel fondo accoccolato tra un ingranaggio e l'altro aspettando la tanto desiderata liberazione. Buona sera Sal.

E mi fai pensare a mio marito...quella volta che non li ha trovati stirati, piegati e appaiati è uscit con una calza grigia e una nera. Da allora li acquisto in stock, tutti nerie tutti uguali. Buon pomeriggio,...W... :)

Un marito alquanto distratto, il tuo, mia cara edel. Oppure troppo ben abituato ad avere i calzini a regola d'arte, al punto da spaiarsi mentalmente nel ritrovarsi a doverli accompagnare di suo...eheheheh!In questo caso fai benissimo a prenderli tutti uguali. Pensa che, la mia dolce metà, me li compra tutti in tinta chiara perchè lei dice che, quelli scuri, rischiano di colorare i piedi!......Grazie di cuore con un abbraccio caldo di sogni dorati......

Ti dirò, ragazzo mio: non mi è mai capitato di indossare calzini spaiati; di calzini orrendamente deturbati da buchi, questo senz'altro. Però sono d'accordo pienamente con te che, le lavatrici, siano letteralmente divoratrici di calzini: sono persino irridenti, quando non riesci a trovare il compagno dell'uno, oppure ne restituisce uno più scolorito dell'altro, mistero della fede! Per quanto riguarda "la composizione su calzini spaiati", mi pare che tu ne abbia scritta una che mi ha strappato più di un sorriso. Dunque tanti complimenti a te e grazie di cuore per avermene fatto dono, con l'augurio per una notte di sogni felici......

io, egregio wooden, uno lungo blu con delle margherite colorate, l’altro corto a righini verdi e viola. ho risvoltato pure i jeans per mettere in evidenza la differenza. a cinquantuno anni lo posso fare con tutta la serietà del caso. la diversità è uguale per tutti... il sette febbraio i calzini meglio così, ben spaiati. osservo la ricca varietà che le tue parole consentono di raccontare e te ne ringrazio. buona serata, 01

Non vale! La tua è una cosciente scelta estetica, mia cara 01. Una scelta estetica che condividi con gli sguardi altrui, a sottolinare il tuo non allineamento all'ideologia che impone calzini appaiati per chiunque, nell'ottica di una omologazione dell'individuo, il quale soggiace conformandosi a luoghi comuni e conformismi di sorta... A parte gli scherzi: complimenti per la vitalità e l'anticonformismo che esprimi con questo gesto che, definire artistico oltre che legittimo, mi pare il minimo, sottoscrivendo le tue splendide parole:"la diversità è uguale per tutti"........Grazie di cuore con un abbraccio e l'augurio per una notte di sogni ed incanti.......

Grazie di cuore mia cara Jole, anche per avermi donato un momento in cui davvero la musica mi ha abbracciato......A te una carezza di sole nascente con l'augurio per una giornata d'incanti......

bentornato... trovo che sia una convenzione sociale l'avere i calzini dello stesso colore e lunghezza. Averli spaiati lo trovo.. rivoluzionario

Da qua non me ne sono mai andato: la poesia è la continuazione della politica, della guerra e dell'amore con altri mezzi, direbbe qualcuno. Tant'è che vive spesso di calzini spaiati o bucherellati peggio che un gruviera. Se questa è"rivoluzione, allora sono un rivoluzionario...

Il vero poeta crea, poi comprende… qualche volta. (Henri Michaux) su quel 'poi' fisserei l'attenzione... ;P

Più che sul "poi",io punterei sulla capacità di comprensione di un testo: il poeta non è un inventore che prima inventa e poi trova un'applicazione per la sua invenzione. Il poeta è solo un individuo che non inventa nulla, semplicemente prova a parlare di altro, rispetto a quello che si è abituati a dire o sentirsi dire: tutto qua, nè più, nè meno...

woodenship il 14/02/20 alle 02:25 via WEB insisto sul 'poi' perchè di invenzioni il poeta ne fa ben poche... al massimo fotografa uno stato d'animo magari provocato da qualcuno/a che non gliela.. ;P dante e beatrice ecc.

Mi pare di averlo già scritto che il poeta non è un inventore. Però posso scrivertelo un'altra volta: IL POETA NON E'UN INVENTORE, nella speranza che possa esserti più chiaro. Per il resto sono solo stereotipi per persone stereotipate, ma non credo che possa essere il tuo caso, nonostante quello che scrivi. Credo che tu sia capace di ben altre battute, molto meglio di queste banalità......

Un momento molto realistico della vita pratica, descritto poeticamente: lo sconcerto di una sveglia che trilla nelle orecchie, mentre gli occhi non vorrebbero aprirsi, la fretta di vestirsi per andare al lavoro o,comunque, uscire di casa, perchè si è già in ritardo, lo strappare frettoloso dei calzini asciutti e ancora appesi, senza far caso ai colori ed indossarli spaiati. Che bel quadretto di vita vissuta, quando tutto può starci! Poi si corre fuori e si superano velocemente gli incroci che segnano i percorsi, con uno sguardo sulla teoria di vigne, cui certo non giova l'inverno. Ma ,poi, Wood,se n'è accorto qualcuno delle tue calze spaiate o solo tu ci hai fatto caso con il dovuto disappunto? ( Ah,la fretta! Ah, che bella, comunque, la vita...) Un abbraccio.Ciao

Certe cose la gente le nota subito, altre: nemmeno se ci meti gli stecchi soto le palpebre, magari indicandole con un dito. Stai certa che guarderebbero il dito.....Grazie di cuore per la lettura molto gradita ed amena, ma anche per l'abbracio che ricamnio con grande afflato amicale e l'augurio per una serata d'incanti.......

Ti ci vedo a pedalare con le pantofole, mio caro gianor! Forse in questi casi sono meglio le calze spaiate, ma calzando comode scarpe. Mi domando e ti chiedo: non sentivi la fatica e la difficoltà di dovere pedalare con le pantofole? Se poi ti fosse sfuggito un pedale, magari avresti pure rischiato di cadere..............Grazie di cuore anche per la lettura con l'augurio per una serata d'incanti...........

Carissimo Amico come tu sai mi piace leggere le tue poesie. Esulano un po dal solito fare poesia. Da un primo sguardo sembra che tu mescoli le parole dentro un cestello e poi le incaselli e chiudi facendo Tombola. Questo appare a me il primo livello di lettura poi mi inoltro nelle parole mi piace scavarci dentro e vedere l'effetto di quelle parole su di me ed ecco che esce il mio pazzerello commento. Cosa ci ho visto? Ho letto il bisogno di uscire fuori dalla routine, dalle cosidette "cose ben fatte" che ci tramandano o si usano fare (calzini accoppiati) Ho letto la voglia di "cambiamento" un desiderio di "capovolgimento" (alla domanda i calzini si sgualciscono) come se volessi che persino i calzini subissero un mutamento, auspichi quasi ad un conflitto tra paralleli e meridiani come se si potessero cambiare le carte geografiche magari pure quelle storiche. Sento un gran desiderio di mutamento. Eppure ti senti dentro il mutamento ci sei dentro completamente e stai fluendo con il mutamento "spalmato sulle vigne" Spiega bene come tu ti fai trasportare da questo mutamento e forse inconsciamente ti stai pure godendo questa liberta' di cambiamento negli "irrisolti inverni". Queste sono le impressioni che emergono dopo una lettura in cui mi sono fatta coinvolgere totalmente. Un caro saluto e un dolce sorriso nel massimo rispetto che nutro verso di te.

Mi viene in mente un film di un po' di anni fa. Mi pare che si intitolase "The others". All'inizio, se non ricordo male, c'era un giardiniere che, scherzando, mi pare, con la padrona della villa, per tranquillizzarla, rispetto ad un problema di salute, le raccontava di un tizio che si lamentava di avere dolori per tuto il corpo. Sempre a qualsiasi ora si lamentava che gli faceva male ora questo ora quello. Poi, una mattina, si svegliò senza avere più alcun fastidio. In poche parole intendeva dire che ci si lamenta, ci si lamenta, però, alla fine, tutto è destinato a passare. Così anche questo frenetico scorrere nel tempo e per le strade che ci fa sembrare il passaggio per il letto come una pura toccata e fuga...A parte gli scherzi: è una lòettura asai interessante la tua: mi invita alla riflessione. Effetivamente alla necesità di un rinnovamento non ci avevo pensato, mentre scrivevo questi versi. Del resto: è difficile razionalizare mentre si scrive. Poi, al massimo, lo si fa mentre gli si dà una forma. Ma non sempre si riesce a contemplarne tute le possibili implicazioni. A maggior ragione che, ogni lettore finisce sempre per dare una lettura personale. E, in un certo senso: questa è la meraviglia del web e dello scrivere poesia sul web, ovvero la posibilità di confrontarsi su un testo, ricavandone più punti di vista che non possono che arrichire il lettore e pure l'autore...........Grazie di cuore più che mai anche per la tua dolce gentilezza che tanto mi evoca un ridente fiore a primavera.......Un bacio di caldo sole ed una carezza di brezza soave, affinchè possa sentirti coccolata a sera, come un fiore a primavera.........

Avendo avuto tre uomini in casa ho una certa "cultura" in merito, anche a me sparivono letteralmente paia e piaia di calzini e a questo punto la mia ipotesi era fondata, secondo me la lavatrice se li pappava, ahahahahhh. Ormai è dimostrato che le lavatrici si tengono in ostaggio un calzino per per puro e semplice dispetto. Di solito, infatti, spuntano fuori dopo un paio di giorni che hai buttato l'altro. Ogni volta che levavo la biancheria dal cestello, almeno un calzino rimaneva spiaccicato nel cestello, me lo dimenticavo, per poi fare la stessa cosa alla prossima lavatrice, per non parlare quando te ne cade uno nel cortile e allora pensi che domani o dopodomani scenderai a recuperarlo. Ma quando mai, alzi la mano, o muova il piede, chi non è mai stato colpito da questa sorta di tragedia quotidiana, montagne di pezzetti colorati dalle fantasie più improbabili che una volta usciti dalla lavatrice non trovano più il loro compagno. E devono accettare di proseguire la loro esistenza da single, tristemente riposti nei cassetti con la speranza di ritrovare l'anima gemella perduta nei meandri di centrifughe e dintorni. Post molto simpatico Sal, e ti consiglio di visitare un video di Vinicio Capossela, https://youtu.be/gTBisUYfF-E, una gioiosa serata Sal.

Simpatica questa canzone di Vinicio, mi pare abbastanza in linea con il titolo di questi miei versi modesti...Hai tutta la mia solidarietà per quanto riguarda la lavatrice rapitrice folle di calzini: ha uno stomaco fondo fondo, nel quale ce li nasconde al tato ed alla vista, si che te li ritrovi sempre spaiati. Poi, la folle dispettosa, te li fa riapparire, quando è certa che ti sei liberata di quello rimasto supposto orfano: cinica e bara la perfida lavatrice!.........Grazie di cuore mia dolcissima fanciulla, non posso che suggerirti di fondare un movimento per la liberazione dalle lavatrici malefiche ladre di calzini. Io sarò il primo iscritto. Ma per l'intanto ti abbraccio forte, augurandoti ogni bene con una carezza di breza soave a che posa cocolarti serena per questa serata tiepida di metà febbraio....

Calzini spaziato, una coppia mal'assortita che svolge ugualmente la sua funzione : tenere caldi i piedi. É il suo tempo, diverso dagli altri inverni, ma rimane sempre il suo tempo. Bacio

Mi piace questa lettura forte di un buon sano pragmatismo, mia cara scrivana. Come diceva qualcuno: non importa di che colore è il gatto, l'importante è che catturi il topo. Nulla di più vero: la funzione primaria dei calzini è quella di difendere dal freddo e tenere morbido ed asciutto il piede nella scarpa. Dunque che importa se è spaiato e dunque uno di colore diverso dall'altro? Sono pienamente d'accordo con te e ti abbraccio forte sposando la tua concretezza che va ben oltre qualsiasi intento modaiolo e trendy.........Grazie di cuore con un bacio caldo di sole e l'augurio per dei sogni sereni........

Quanto me piaciono quei carzini spaiati....vor dì che ciai artre cose bbelle pe' ' a testa!! Buona serata e un abbraccio, Sal,silvia

Dici?...effettivamente, o lo si fa di proposito, o per distrazione, oppure perchè non si hanno alternative: dopo che la lavatrice te li ha scompagnati a mazzi, ecco che subentra la crisi economica. E alla fin fine van bene pure spaiati...Ma io propenderei per la distrazione: è qualcosa di più romantico, vero?......Grazie di cuore mia cara Silvia anche per l'abbraccio che ricambio con grande afflato amicale e l'augurio per tanti sogni dorati.......

Oltre a metterli spiati Wood a me è capitato anche di metterne uno alla rovescia. Ricordo tempo fa un politico credo fosse di Forza Italia non avendo altre argomentazioni prese in giro un magistrato per i colori dei suoi calzini... cattiva politica. Bei versi Wood ciao è sempre stimolante il tuo blog.

Si, si: mi pare che fosse Misiani, ai tempi della sentenza sulla Mondadori: ma non fu un politico. Fu una giornalista che, volendo dipingere come personaggio inquietante il giudice, non sapendo a cosa aggrapparsi, si diede a descrivere il modo come stava fumando, mentre spettava di sedersi sulla sedia del barbiere. E pure dei colori dei calzini ebbe a dire, pur di trasmettere qualcosa di inquietante al pubblico. Ma hai pienamente ragione a dire che fosse, ed ancora è, cattiva politica......Grazie di cuore con l'augurio per una domenica serena.....

in ritardo ma ancora in tempo

Sempre lo si è, anche per prendersi un bacio con un grazie...

Bravo poeta! ^_^ Sai rendere lirico anche un piccolo momento di riflessione, momento privato e fatto di piccolissime cose.... Sei un grande :))
Ciao! Buona domenica!

Il mondo è fatto di piccole cose, di piccoli uomini, di infinitesimali particelle che, quando vengono al pettine, ci sembrano enormità. Ma è solo perchè siamo atomici.......Grazie di cuore con anche a te un abbraccio d'immenso e l'augurio per una notte di sogni felici.......

La tua lirica è seriamente bella, pur parlando di un argomento naturalmente ilare, ma siamo (dicono) a carnevale, e pur non festeggiando, gli scherzi  possono starci bene, come un paio di calzini assortiti ;-) (che poi, volendo, possono risultare ben abbinati proprio perchè diversi!) quindi oggi ti rispondo con 2 cose che ho visto online e che stracondivido: "100 sfumature di grigio è anche il titolo della mia lavatrice di bianchi dopo averci dimenticato dentro una calza nera" e..."L’ottimismo si misura con il tempo in cui tieni il calzino spaiato nel cassetto in attesa che torni il suo compagno scomparso in lavatrice..." Perle di bucato e di saggezza ai tempi del web...;-p

Sono felice sai, che tu ne abbia colto lo spirito carnescialesco con cui ho cercato di venare questi miei molto modesti versi. Certo, come in quasi tutti i miei scritti, finisce per prendere il sopravvento la vena di mestizia che mi pervade in genere. Anche come in questo caso e in quello del vilsonetto, poesie che ho cominciato a scrivere con animo leggero per celebrare del carnevale la follia. E sono davvero felice che tu, grazie anche a queste battute da riportate,abbia illuminato con dei sorrisi questa mia notte fonda.......Grazie di cuore sempre con carezze di soave brezza che più non dice inverno e tanto isiste che vuol farsi primavera........