delirio

Carissimo Amico come tu sai mi piace leggere le tue poesie. Esulano un po dal solito fare poesia. Da un primo sguardo sembra che tu mescoli le parole dentro un cestello e poi le incaselli e chiudi facendo Tombola. Questo appare a me il primo livello di lettura poi mi inoltro nelle parole mi piace scavarci dentro e vedere l'effetto di quelle parole su di me ed ecco che esce il mio pazzerello commento. Cosa ci ho visto? Ho letto il bisogno di uscire fuori dalla routine, dalle cosidette "cose ben fatte" che ci tramandano o si usano fare (calzini accoppiati) Ho letto la voglia di "cambiamento" un desiderio di "capovolgimento" (alla domanda i calzini si sgualciscono) come se volessi che persino i calzini subissero un mutamento, auspichi quasi ad un conflitto tra paralleli e meridiani come se si potessero cambiare le carte geografiche magari pure quelle storiche. Sento un gran desiderio di mutamento. Eppure ti senti dentro il mutamento ci sei dentro completamente e stai fluendo con il mutamento "spalmato sulle vigne" Spiega bene come tu ti fai trasportare da questo mutamento e forse inconsciamente ti stai pure godendo questa liberta' di cambiamento negli "irrisolti inverni". Queste sono le impressioni che emergono dopo una lettura in cui mi sono fatta coinvolgere totalmente. Un caro saluto e un dolce sorriso nel massimo rispetto che nutro verso di te.