delirio

Nel mal di vivere che evochi vorrei esprimerti una variazione più ottimistica.Il post che ho scritto oggi è in qualsivoglia parellelo al tuo.La solitudine che nel pensiero di analisi è un linguaggio per dare un senso.

Siamo infinite soggettività, mia dolce gabbiano, così accolgo con gran piacere questo tuo proporre diversità: non solo di sensibilità,ma anche di punti di vista.C'è chi accorcia i tempi del proprio "viaggio nella notte".E chi,nonostante tutto,vorrebbe non finisse mai.....

Una buona giornata caro Wood..

Grazie di cuore anche per il tuo post su Celine, con un abbraccio e l'augurio per un inizio di settimana dei migliori......

L'amore per la vita che scompare lascia un baratro senza via d'uscita. Bacio woode.

Così è mia dolce scrivana. Ed alle volte quest'amore scompare pure al primo affaccio sulla vita..........Grazie di cuore con un bacio di brezza soave e l'augurio per una notte ei sogni dorati.......

Mah....e un piccolo puntino luminoso, spiraglio in tutto ciò, non si vede? Io lo cercherei, aguzzerei la vista per intravederlo e andargli incontro. Magari, con le ossa spappolate, con i morsi evidenti e sanguinanti, ma con un filo solo di vita, cercherei a tutti i costi di uscire dal "tritacarne" che è la vita che non vogliamo. Buona serata Sal.

Siamo uguali e diversi allo stesso tempo,oltre che molteplici nel nostro essere,vecchio mio. Le mie o le tue, oppure quelle di qualcunaltro,non potranno mai essere uguali, magari simili, se si soggiace alla logica del branco. Ma ciò non toglie che ci si possa sentire disamorati già al primo affaccio sulla vita.Certo,ci può risultare del tutto incomprensibile:così presto, tutto d'un colpo.Però è anche vero che ci sono germogli che muoiono prima di altri,magari perchè, nella loro natura, sanno che non dovrebbero esserci in questo mondo, che non gli appartiene questo mondo.E,la tragedia,non è solo perchè te ne vai prima, bensì perchè ti trovi in un luogo e in un tempo, in cui non avresti mai voluto trovarti. Ma ci sei e senti che non puoi starci,che ti provoca un dolore insostenibile la cosa...Grazie di cuore con un abbraccio e l'augurio per una notte delle migliori....

percepire, dalle tue parole pietas, sospensione di giudizio, accoglienza vera e profonda, rispetto della libertà di autodeterminazione e di libero arbitrio é importante, frapponendosi al baccano assordante delle sentenze di pretesi governi del dolore altrui. più che vilsonetto, sonettò della realtà. cura w e grazie, p

Un inchino alle tue percezioni,mia sensibilissima fanciulla,soprattutto per l'apprezzamento di quel desiderato distacco dalla banalità di questi tempi bislacchi,in cui il nuovo stenta ed il vecchio sbraita..........Una carezza di brezza soave con l'augurio per una serata d'incanti.......

in linea con i tempi... perfetto

La perfezione non è di questo mondo:ci si prova ad approssimarsi...

no no perfettamente in linea con i tempi... laddove c'è l'una c'è anche l'altro senza se e senza ma

E'una tua convinzione

Sepolto vivo? Ognuno ha il suo dottor VAN HELSING... https://youtu.be/mEcr3bK94FM

Nulla di più vero https://youtu.be/navhEY9KOEc

Suona davvero come un'auto-eutanasia: si vive attaccati a speranze che non ci sono, soffrendo la precarietà, patendo degradi e subendo assordanti rumori che tolgono l'aria vitale tanto inquinano le nostre vite... eppure il mestiere di vivere è un gran bel mestiere. Un sorriso grande,...W... :)

Certo che il mestiere di vivere è un gran bel mestiere.Altrimenti non si spiegherebbe la tenacia e l'ostinazione con le quali si cerca di sopravvivere anche alle situazioni ed agli eventi più orrendi e travolgenti, come guerre,carestie,esodi,fame,miserie,pulizie etniche,campi di sterminio...Ma,paradossalmente,per milioni di individui che cercano in tutti i modi di sopravvivere,di continuare ad esserci,ce ne sono alcuni altri,pochi,però ci sono,che sembrano contraddire quella che,generalmente,accettiamo come regola...ma forse costoro rappresentano proprio quell'eccezione che conferma la regola:sopravvivere prima di ogni cosa,per fare si che non si estingua la specie.Perdona se posso sembrarti troppo razionale,sto solo cercando di dare una spiegazione a qualcosa che rifugge dalla logica........Grazie di cuore con un abbraccio e l'augurio per una notte di sogni dorati........

Bello e doloroso il tuo ricordo per una morte innaturale. Voler morire a sedici anni...una età che è delle più belle, ma anche delle più tragiche. Non ho parole! Solo aggiungerei, alla lettera, il tuo pensiero,in risposta al commento di Carlo. Buona serata, Wood.

Mia cara Mariateresa,debbo confessarti che,dopo lunghe riflessioni,sono arrivato a non sapere più cosa sia naturale o innaturale:ogni cosa sembra rimandare sempre a qualcosa d'altro.Quando,a distanza di tempo,torno a ragionarci su,mi rendo conto che le cose sono ben diverse da come le avevo giudicate all'inizio.In prima battuta,quando ho appreso la notizia sono rimasto letteralmente basito.Poi,mano a mano che la notizia prendeva una ben diversa fisionomia,ho preso coscienza che non era poi così innaturale.Come già scritto più sopra a Carlo e da te apprezzato:anche questa ragazzina faceva parte del consorzio umano, ne era espressione della sua complessità,unicità e,allo stesso tempo, molteplicità.......Grazie dicuore conun abbraccio e l'augurio per una notte di sogni felici......

se presa con coscienza, ha il mio rispetto ... troppo decidono gli altri sull'intensità del dolore

...alle volte è come se si proiettasse sugli altri la propria paura,la propria inadeguatezza,il proprio egoismo, la propria mancanza di consapevolezza di cosa comporti dirsi vivi per ogni individuo.....

Si sa, lo si dice continuamente e lo hanno scritto, spiegato e dimostrato in tanti, tantissimi, praticamente da sempre, da quando è nato l'uomo sulla terra, che prima di poter esprimere qualsiasi opinione sulla scelta di un altro essere umano, dalla più lieve alla più radicale, bisognerebbe quantomeno conoscere il segreto del suo pensiero, delle sue sventure e delle sue emozioni. Io aggiungo che nemmeno conoscendo tutto questo, saremmo in grado di farlo. E certo non lo potrò fare io (né vorrei) adesso. Ma posso solo dire che capisco chi non si arrende e non si dà pace e non tralascia mai la lotta per cercare uno spiraglio, perché chi è nato per accendere la luce, ovunque e nonostante tutto, segue la sua natura e non si arrende. Ma lo sappiamo tutti come dinanzi ad una sventura simile, a parità di condizioni (e poi, anche qui, esiste un parametro per definire il livello di orrore o difficoltà, quando è solo la nostra individuale percezione a creare il termometro?) accorgendosi che vivere è il rumore assordante che tu scrivi, c'è chi si è arreso e chi è riemerso. Ci sono individui resilienti come l'Araba Fenice, altri che pur di non farsi prendere, come lo scorpione, si auto infliggono il veleno, altri che letteralmente salgono sopra le loro avversità, utilizzandole come una scala per uscire dalla fossa dove erano caduti. Però è istintivo per chiunque provare orrore per una fine tragica e, soprattutto è impossibile non darsene pace per chi fa parte di quella schiera d'irriducibili che non si arrendono e continuano a trasformare la cenere in vita nuova. Per il resto...bravissimo, non c'è che dire. Sembrava di leggerti e vederti, al posto di Dante, a raccogliere i ramoscelli nel bosco dei suicidi, dove non c'è fronda verde ed i rami non sono schietti, ma nodosi e 'nvolti...Ogni tuo verso è un lavoro da miniaturista perché da quel primo verso "ove stella fissa l'orbita infossa ingoiando svelta la minima fitta" a quel "ebbi stuprato sesso con livore a mente linea anoressica scritta" fino all'ultimo rigo con quell'"alfine cellula scossa", le parole sono state scelte, raccolte e incastonate come fossero gemme scarlatte cinquecentesche ma sempre eterne.

"Però è istintivo per chiunque provare orrore per una fine tragica e, soprattutto è impossibile non darsene pace per chi fa parte di quella schiera d'irriducibili che non si arrendono e continuano a trasformare la cenere in vita nuova."Penso che il tutto si condensi in queste tue frasi acute e profonde, nel fotografare quell'istintività che ci porta a specchiarci in queste che,tranquillamente,si possono definire eccezioni che confermano la regola:il primo istinto di ogni essere vivente è quello della sopravvivenza. Da questo discendono molti altri istinti che ne determinano azioni e pensieri.E'dunque normale sentirsi spiazzati,sorpresi,quando ci troviamo di fronte a qualcuno che,con somma ed irrazionale razionalità,ci dice che così non stanno le cose:si preferisce morire,piuttosto che condurre una esistenza che nega la loro sensibilità e concezione del vivere.Che dire, se non sforzarsi a seguire quella norma fondamentale per qualsiasi essere vivente che consiste nella parola rispetto?Questa vuol dire comprensione di limiti e della diversità,come della complessità e dell'unicità di ognuno di noi...Grazie di cuore,più che mai gentile e generosa,nel tuo leggermi e nell'apprezzare questo mio umile e sofferto lavoro.La tua lettura è come un fascio potente di luce, un sole che sorge chiarificatore, per me che, avendo scritto sull'onda emotiva di una riflessione che giunge da molto lontana, nelle tue parole trovo ulteriori spunti di riflessione e comprensione. Sai, debbo confessarti che è da lungo tempo che mi interrogo su questi aspetti. Dunque,magari risulta un po' eccessivo dire di avere scritto sull'onda emotiva.Forse sarebbe più adeguato scrivere che, l'onda emotiva, è stata la goccia che mi ha portato a scovare delle parole in me che potessero dare corpo alle riflessioni che mi si agitavano già nell'anima.........Grazie di cuore ancora e più che mai con un abbraccio di brezza soave e l'augurio per una serata che possa vederti serena..........

Nella vita delle persone bisogna starci x capire e comprendere...in questo mondo così ridotto il mal di vivere è assai... un abbraccio

Hai più che ragione,mia dolce Nuvola,con quella semplicità meravigliosa che ti contraddistingue,metti a fuoco un aspetto molto importante che, si potrebbe tradurre nel"provare a camminare nelle scarpe di un altro".Ecco,normalmente,quando ci si ritrova di fronte a cose che riguardano altre persone,non ce lo si chiede nemmeno:solo si tranciano giudizi e si stabiliscono diktat che non tengono minimamente conto delle volontà e delle esigenze altrui.Sembra quasi che,il demone dell'egoismo e dell'arroganza si impadronisca dell'individuo........Grazie di cuore anche per il tuo abbraccio che sempre prezioso mi è,che ricambio con tato affetto amicale e l'augurio per un fine settimana di grande serenità e gioia.....

buon weekend W

Anche a te un sereno fine di settimana mio caro nino.......

Concordo pienamente Wood... bellissimi versi ti auguro una felice serata ciao

Un vero piacere tornare a leggere di te, mio caro amico.........Grazie di cuore con un abbraccio e l'augurio per una fine di domenica tra le più serene.......