delirio

"Però è istintivo per chiunque provare orrore per una fine tragica e, soprattutto è impossibile non darsene pace per chi fa parte di quella schiera d'irriducibili che non si arrendono e continuano a trasformare la cenere in vita nuova."Penso che il tutto si condensi in queste tue frasi acute e profonde, nel fotografare quell'istintività che ci porta a specchiarci in queste che,tranquillamente,si possono definire eccezioni che confermano la regola:il primo istinto di ogni essere vivente è quello della sopravvivenza. Da questo discendono molti altri istinti che ne determinano azioni e pensieri.E'dunque normale sentirsi spiazzati,sorpresi,quando ci troviamo di fronte a qualcuno che,con somma ed irrazionale razionalità,ci dice che così non stanno le cose:si preferisce morire,piuttosto che condurre una esistenza che nega la loro sensibilità e concezione del vivere.Che dire, se non sforzarsi a seguire quella norma fondamentale per qualsiasi essere vivente che consiste nella parola rispetto?Questa vuol dire comprensione di limiti e della diversità,come della complessità e dell'unicità di ognuno di noi...Grazie di cuore,più che mai gentile e generosa,nel tuo leggermi e nell'apprezzare questo mio umile e sofferto lavoro.La tua lettura è come un fascio potente di luce, un sole che sorge chiarificatore, per me che, avendo scritto sull'onda emotiva di una riflessione che giunge da molto lontana, nelle tue parole trovo ulteriori spunti di riflessione e comprensione. Sai, debbo confessarti che è da lungo tempo che mi interrogo su questi aspetti. Dunque,magari risulta un po' eccessivo dire di avere scritto sull'onda emotiva.Forse sarebbe più adeguato scrivere che, l'onda emotiva, è stata la goccia che mi ha portato a scovare delle parole in me che potessero dare corpo alle riflessioni che mi si agitavano già nell'anima.........Grazie di cuore ancora e più che mai con un abbraccio di brezza soave e l'augurio per una serata che possa vederti serena..........