Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi di Aprile 2024

Il mondo salvato dai generali.

Post n°3147 pubblicato il 24 Aprile 2024 da fedechiara
 

Sintesi di un mese di mezza primavera pre elettorale.
Se vi capita di soggiornare in galera in un qualche paese europeo, (l'Ungheria è altamente raccomandata per i suoi requisiti specifici) procurate di avere un familiare combattivo ma di sinistra che sappia inscenare la giusta campagna mediatica per farvi apparire un martire del vangelo del Beccaria (Dei delitti e delle pene).
Se le sue entrature sono quelle giuste e i partiti di riferimento sono in grave crisi di vocazioni e di voti, eccovi messi in lista per le elezioni europee prossime venture bypassando i candidati naturali aventi diritto per lunga e fiera militanza. E può essere che la svanghiate e sarete promossi 'deputati europei' con stipendi da favola, exultate iubilate.
L'Europa salvifica che svuota le carceri e beatifica i martiri, martellatori seriali, delle soavi associazioni benefiche 'Come ti faccio rinsavire a manganellate sul cranio un fascio-nazista'.
Revival, a mondo rovesciato, dell'olio di ricino e opportune bastonate al socialista recidivo dell'odiato Ventennio, - Scurati docet (segue monologo in Rai).
Di contro: più difficile vi sarà rintracciare nelle liste presentate alle europee il partito che meglio garantisce la netta contrarietà alla fornitura di armi all'Ucraina. Ci sarebbe il M5S – che mette, al posto del nome del leader, la parola 'pace' nel simbolo, ma pesa lo sconquasso clamoroso sui conti pubblici del Bonus edilizio e del 'reddito di cittadinanza' – che tanta parte di divani scontati ha contribuito a vendere durante la sua graziosa elargizione.
E non è chiaro con chi farà alleanza, Conte e i suoi, per contare più del due di picche nel rinnovato parlamento europeo.
La Lega può garantirvi una certa tiepidezza e segreta avversione ai diktat Nato sulla fornitura di armi ai valorosi soldati in Ucraina, ma è succube dell'Alleanza di destra che voterà di bel nuovo la von der Leyen (cantando a gole spiegate l'Inno alla Gioia) e perfino il Draghi redivivo, in alternativa tragicissima e conclamata determinazione suicida all'olocausto termonucleare prossimo venturo del pulsante rosso fatale.
E perfino la Le Pen, pur di conquistare il centro dello schieramento politico, ha fatto outing di solidarietà all'Ucraina perciò, cari elettori/trici avete il compito storico di distinguere il grano dal loglio di giugno, una volta dentro la cabina elettorale. Non vi invidio.
Se la stagione mette al meglio vi penserò, dal mio storico rifugio sulle crode montane, e vi augurerò ogni bene e un meraviglioso futuro. Sempre vostro.
(A proposito: pare che il Vannacci-generale sarà in lista con la Lega con il merito di aver segnalato il mondo che va a rovescio e a catafascio.
Il mondo salvato dai generali? Sappiatemi dire.)
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    Si, viaggiare.

    Post n°3146 pubblicato il 23 Aprile 2024 da fedechiara
     

    Cachi (Argentina)  - 26 marzo 2019 -
    E gli ampi spazi degli altopiani ci fanno venire a mente il gran correre dell'Inca di vetta in valle nel suo ampio impero di alte quote e come tempri il fisico l'altitudine e l'aria rarefatta e come siamo capaci noi umani di straordinario adattamento, nel corso delle generazioni e le evoluzioni millenarie.
    E questa gran voglia di impero è una costante della storia dell'uomo: sopraffazione e imposizione manu militari della propria forza di popolo e cultura, ma anche, non sempre, integrazione e commistione di culture diverse - e convivenze durate secoli, ma spezzate dall'arrivo delle tre caravelle ondeggianti al largo e l'apparire sulle spiagge del mostro a cavallo vestito d'acciaio e munito di lunga spada che le vittime designate di un lontano olocausto dissero 'el Conquistador'.
    Ed è vero che la cultura dell'indio prevedeva l'addormentare i pargoli reali e dell'aristocrazia ubriachi nelle tombe di alta quota e il gelo che li congelava ancora vivi – e le mummie del museo di Salta sono impressionanti per avere ottimamente conservato carne e bulbi oculari e capelli, ma più le espressioni tristi di quei poveretti dalla brevissima vita che la loro religione diceva 'i fortunati', sacrificati agli dei potenti e provvedenti – e tuttavia la cultura del conquistador non sembra aver dato frutti migliori e condivisibili e credibili, con tutta quella schiera di santi e madonne nelle chiese vestiti come bambole settecentesche e il 'corpo e sangue' di Cristo transustanziato che ha sostituito i sacrifici umani che diciamo costumanze barbare e pagane.
    E via dalla città-monstre si respira l'universo e il silenzio è intessuto del canto dei venti che discendono le Ande e i villaggi sono apparentemente deserti: quinte cinematografiche di improbabili films 'western'; e i visi dei bis nipoti degli indios sono cotti dal sole e felici di abitare i paesaggi degli avi e sorridono al turista dell'industria nuova che garantisce un discreto 'desarollo' di trattorie e artigianato naif e tessuti di alpaca e vigogna: timidi camelidi che osservi brucare in lontananza il poco cibo che ruminano quieti - ed è immagine che commuove e intenerisce e dice il mondo ancora abitabile e gli ampi spazi vuoti che resistono, malgrado e oltre la spinta antropica che tutto asservisce e appiattisce e uniforma nelle orride croste urbane.

     
     
     

    Comparazioni ed affanni epocali.

    Post n°3145 pubblicato il 23 Aprile 2024 da fedechiara
     

    Comparate, gente, comparate. - 23 aprile 2015
    Siamo un po' tutti 'ondivaghi' e abbiamo reazioni 'di pancia', come ci rimprovera il nostro premier.
    E tuttavia anche la pancia ha un suo ruolo e funzione nell'equilibrio del corpo sociale e trascurarne i segnali e i rumoreggiamenti e i tuoni può portare a pericolosi blocchi intestinali, vivamente sconsigliati dai medici, e/o a fulminanti diarree, - come accade in Sudafrica, dove l'esercito è nelle strade per contrastare i pogroms e le mattanze degli immigrati indesiderati.
    E nel web, nei giorni scorsi, rumoreggiamenti e tuoni l'han fatta da padroni, da una parte e dall'altra delle opposte voci e fazioni: echi dei drammi dei migranti ai quali dovremo 'fare il callo' perché torneranno presto in cronaca e non basteranno le intenzioni pie dei governanti europei chiamati a tamponare l'ennesima emergenza ad impedirli.
    Ed è appena il caso di notare che l'ultimo di questi drammi ha come protagonista assoluto e solo responsabile uno scafista ubriaco e pieno del fumo degli spinelli che si faceva in navigazione e che il peschereccio che guidava si è inabissato dopo aver ripetutamente urtato la nave che li soccorreva e per la reazione di paura della moltitudine a bordo che si è spostata da un lato come un sol uomo.
    Non sarebbe male se gli esagitati che si stracciano le vesti e dicono l'Europa e gli europei cinici e insensibili considerassero i fatti con la necessaria freddezza e tenessero a freno i 'rumors' della loro pancia indignata e tanto, tanto sensibile, povera cara.
    E dovremmo, invece, considerare e confrontare freddamente i fatti e i numeri e le opzioni – queste ultime, sopratutto, per poterle dire praticabili e verosimili e probabili, ma non sembra che dalle dichiarazioni dei governanti fin qua e dalla lettura degli articoli dei giornali di tutta Europa vengano indicazioni rassicuranti e convincenti per dire il dramma dei migranti governabile e capaci noi, paesi europei, di assorbire l'urto delle centinaia di migliaia di speranzosi arrembanti sulle nostre coste e violatori pervicaci delle nostre frontiere-colabrodo.
    E se i numeri resteranno questi, degli ultimi venti mesi, dubito che questa massa di persone la vedremo regolarmente assunta dalle imprese europee in deficit di occupazione – come afferma un baldanzoso economista francese di grido. Vedremo, piuttosto, moltiplicarsi il mendicismo per le strade e le piazze e salire le cifre percentuali degli ospiti delle patrie galere che già scoppiano (e l'Europa ci multa) - ed è questo il confronto freddo e razionale che si dovrebbe fare e mostrarne i risultati nel corso degli appassionati dibattiti e dirlo politicamente e socialmente ingestibile e provare a convincere quei tali, a noi opposti, che non ne vogliamo sapere di incrementare il disordine sociale diffuso e il brutto mostrarsi di certuni quartieri delle nostre città equiparabili alla desolazione dei mitici 'bronx' degli anni andati.
    E siamo già tutti dimentichi, noi ondivaghi radio e tele ascoltatori, che, prima di quest'ultimo naufragio che ci ha commosso, eravamo orripilati e sconvolti da quest'altra notizia di maledetto naufragio: di dodici migranti di fede cattolica spinti fuori bordo dai loro fratelli sciagurati di fede mussulmana che già ci prefigurano i 'foreign fighters' assassini e 'jihadisti' delle prossime generazioni.
    Comparate, gente, comparate, poiché mala tempora currunt.
    Migranti. Trovato barcone disperso: 12 i morti, 47 superstiti. Giallo sul soccorso

     
     
     

    Lo zampino e il lardo.

    Post n°3144 pubblicato il 23 Aprile 2024 da fedechiara
     

    Lo zampino e il lardo (atomico).
    Se mai avete nutrito il dubbio che sia stata una pessima idea quella di insorgere contro l'invasione russa dell'Ucraina e l'aver sottoscritto le sanzioni ed avere spedito al fronte di quella guerra per procura Nato una quantità impressionante di armamenti sempre più sofisticati e micidiali eccovi la conferma che aspettavate: 'La Polonia ha chiesto alla Nato di ospitare siti nucleari ai suoi confini.'
    Della serie: 'Tanto va la Nato al lardo che alla fine ci lascia lo zampino.' delle esplosioni multiple conseguenti.
    A giugno si vota, traetene le debite conclusioni se non volete trascorrere il resto delle vostre vite (i più fortunati) in un bunker anti atomico.

     
     
     

    C'è latte e latte.

    Post n°3143 pubblicato il 22 Aprile 2024 da fedechiara
     

    21 aprile 2022
    Ci siamo. Apre la Biennale, la gigantesca 'camera dell'eco' del buonismo imperante - che oggi ha nell'Ucraina lo sfogatoio impudico di tutte le lacrime che verseremo per i prodi 'resistenti' e combattenti per la libertà (sic) - incluso l'osceno 'battaglione Azov' delle mille belluinita' commesse nel Donbass contro la popolazione russofona e filo Russia.
    E il titolo di dedica di questa Biennale è 'Il latte dei sogni.'
    Con il che abbiamo chiuso il cerchio delle pie intenzioni - che la Russia si incaricherà di smentire a suon di bombe e di missili intercontinentali a testata multipla nucleare.
    E meglio avrebbero fatto i dirigenti allineati e schierati al Verbo filo Nato a dirla 'Il latte alle ginocchia' visto il pedissequo proporre e proporci il peggio del peggio della produzione onirica di questo scorcio di millennio entrante.
    Facciamo come quei 'cretini di talento' che boicottano gli atleti e/o gli artisti russi a teatro e negli stadi: Quest'anno niente visita alla Biennale.
    Giratevela e voltavela come piace a voi, buonisti da tre palle un soldo but not in my garden.
    A noi piace una narrativa che si nutre di verità e rigettiamo le vostre melense ricostruzioni degli eventi.
    Abbiamo già i nostri scaxxi e le arie condizionate da aggiustare a causa vostra e l'inflazione alle stelle.
    Andate collettivamente a quel paese.
    E restateci sine die. Avete stra rotto, malnati.
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