Nebbie e dintorni

E la curiosità maggiore – più ancora del 'cui prodest' dei supposti mandanti del misfatto – é l'immaginare che volti abbiano gli autori di quella carneficina, magari volti di 'bravi ragazzi' come quelli che sgozzavano le loro vittime nei video del terrore spediti in Occidente ma scrivevano tenere e-mail alle loro madri lontane chiusi nelle casematte dell'Isis - e Michele Serra immaginava, nelle sue poesie lunari sulla post modernità assassina, che la madre rispondesse: '(..) dimmi: ma quando decapiti / poi mandi in tintoria?'.

La banalità del male che si smacchia facile e si stempera nei giorni a venire di nuovi misfatti e morti ammazzati.

E magari l'Isis c'entra ancora in quel carnaio mediorientale e il sommare quei morti iraniani incolpevoli a quelli macellati da Hamas il 7 di ottobre u.s. - e la risposta militare israeliana del voler annichilire i folli terroristi della Striscia accanto a suon di missili e droni – porta vantaggio al partito del caos e del 'tutti contro tutti' dei dirigenti di un islam assassino in franchising.

E' convincente e non è da escludere. Grande è la confusione sotto al cielo.

Ma i pretoni islamici, gli imam e i mullah della teocrazia iraniana bellicisti ad oltranza, hanno tutto l'interesse, invece, di additare la 'mano occidentale', Israele o l'America dei loro incubi quotidiani, e studiano il 'da farsi' della risposta militare (improbabile e subito schiacciata sotto un mare di bombe), ma sarà, invece, più probabile ed efficace l'azione dei terroristi 'dormienti' nelle enclaves islamiche nemiche con una gragnuola di attentati in Europa o in America a militarizzarci un po' tutti e a farci guardare con sospetto e malcelata paura i visi mediorientali dei cuochi e dei camerieri che salgono sui treni, per tema di cinture o giubbotti esplosivi di nuovi martiri e vittime incolpevoli, come quelle di Nizza, di Berlino o del Bataclan a Parigi.

2024, il film dell'orrore si proietta sui giorni nuovi.