Nebbie e dintorni

Non sappiamo se il governo cadrà e finalmente si tornerà alla normalità democratica di gente votata dai cittadini – dopo il 'golpe costituzionale' che ci ha rifilato l'ennesimo, disastroso, uomo della provvidenza in chiusura di pandemia. Non possiamo mandarvi a votare, dato il virus, disse l'uomo della vigna, il 'palo costituzionale' rieletto per disperazione del presente parlamento, ma, chissà perché, le amministrative già programmate in autunno si tennero regolarmente e nessuno menò scandalo per la pietosa bugia.

Ma c'è un tempo per la sopportazione e un tempo per la rivolta. Ed è un peccato grave, lo so, che la crisi di governo si faccia solo dopo che i nostri scrocconi parlamentari hanno maturato i maledetti requisiti pensionistici, ma il mandarli a casa e rieleggerne una metà (l'unica battaglia vinta dal M5S) sarà il nostro premio di consolazione e ci accontenteremo.

E se non andremo a 'prenderli con i forconi', come paventava Franceschini con miserabile retorica, https://www.huffingtonpost.it/.../franceschini_la.../...

sarà solo perché lo storiche rivoluzioni sono come l'acqua che non macina più, ahinoi, e i forconi d'antan si mostrano, deprivati di minacce rivoluzionarie, sulle facciate delle case contadine splendidamente restaurate insieme agli altri strumenti della civiltà contadina, roncole arrugginite e le falci che pareggiavano tutte le erbe del prato.

Ma pareggeremo i conti, invece, nelle urne, speriamo, esprimiamo i voti, e ci accontenteremo che nei saloni del Quirinale più non vadano in scena gli osceni minuetti para costituzionali che premieranno l'ennesimo 'tecnico' - che allontana le urne di bel nuovo.

Della serie: 'Golpe morbidi para costituzionali.' Instant book di prossima uscita.