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Post n°1293 pubblicato il 15 Novembre 2016 da lascrivana
La conversazione avuta ieri con Vince198 su libero community, e quella con prontalfredo su facebook, mi ha fatto venire voglia di sfogliare il libro della costituzione Italiana. Sembra un Vangelo tanto è scritto bene e leggibile. Il fervore e la passione di Benigni, mi hanno contagiato a tal punto da voler riaprire queste pagine. Ricordo che quando presiedevo nelle urne elettorali come segretaria comunale, ebbi la fortuna d’incontrare un bidello della scuola pubblica che ci ospitava, che conosceva a memoria tutti gli articoli della costituzione. All’epoca pensai che quella sua passione fosse assurda; e invece Benigni mi ha fatto ricredere. Nel corso degli anni, nonostante il governo sembri agire secondo l’ordine costitutivo, ci ha privato di quella libertà e dignità, proprio perché ha dimenticato i nostri diritti sul lavoro. Non hanno fatto nulla per risanare l’economia, nessun sacrificio che ci consentisse di migliorare il nostro tenore di vita. Articolo 1 della costituzione: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Articolo 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Bella la costituzione, vero? E come dice Benigni, essa è come una mamma per noi, che ci protegge dalle ingiustizie. E allora mi domando, perché è ancora così alto il tasso di disoccupazione? Abbiamo bisogno di qualcuno che inizi a far funzionare il bellissimo progetto della Costituzione Italiana. Ho citato gli articoli sul lavoro, poiché in questo momento è l’unico obiettivo che tutti gli Italiani sperano di raggiungere. Se dovessi esporre tutti gli ordinamenti, ci renderemmo conto che è vero: le regole sono nate per essere trasgredite. E i primi articoli sono quelli fortemente penalizzati dalla nostra Repubblica. Con il lavoro si garantisce al cittadino dignità e rispetto, se a un uomo manca questo, non può far altro che sentirsene frustrato e deluso. Da quello che ho ben capito, con il SI si vuole modificare un articolo della costituzione sul numero dei parlamentari? Ed io dovrei preoccuparmi di quest’articolo e dimenticare tutti gli altri Italiani disoccupati? A Benigni che ha citato i dieci comandamenti che negavano, paragonandoli agli articoli della costituzione che approvavano, ricordo che il Vangelo aveva già abolito il vecchio testamento.
La vita e l’innovazione c’impongono dei cambiamenti continui. La libertà è un diritto di tutti… ma non c’è libertà se non c’è un lavoro. Badate bene che con questo post non voglio influenzare nessuna decisione, solo capire. |
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Avessero concepito un senato come la camera “bassa” tedesca sarebbe stato ben altro, molto più funzionale. Invece sguazzare nel casino è la specialità di questo governo di nominati che non molla l’osso se non a termine legislatura. E si arroga pure il diritto di cambiare parte della costituzione con la maggioranza semplice, quando la costituzione riguarda tutti i parlamentari e i cittadini. Già che al senato non si risparmia un fico secco (max 58/60 milioni di euro, non 500 come ha dichiarato il venditore di bagattelle), visto che la struttura che appoggia i senatori è sempre la stessa e che non elimina i benefit extra stipendio dei consiglieri regionali. Se avesse voluto essere un pochino più credibile, il senato avrebbe dovuto abolirlo: allora i risparmi sarebbero complessivamente stati intorno ai miliardo di euro. Altroché! Detto questo riporto, nel tema del risparmio di tempo nell’attuazione e promulgazione di leggi, altri pensieri del (compagno n.d.r.) costituzionalista Zagrebelski:
Diranno (Renzi e compagnia cantante): la Costituzione nel suo aspetto materiale non è più da tempo in accordo con la Costituzione nel suo aspetto formale, ed è quindi giunto il momento di ratificare le trasformazioni e di razionalizzarle in un nuovo disegno istituzionale. Aggiungeranno che ciò servirà "per correre più in fretta"
Noi diciamo che proprio questo è il punto. Noi consideriamo le trasformazioni che si sono verificate di fatto ( abuso dei poteri dell'esecutivo, Parlamento prono, occupazione diffusiva del potere, disprezzo per le articolazioni della società, compressione dei diritti dei lavoratori e valorizzazione delle pretese delle lobbies economico-finanziarie, omologazione dell'informazione, violazione ed elusione delle procedure democrati-che, ecc. ), e continuiamo a denunciarle come abusi.
Non vogliamo la costituzionalizzazione degli abusi, per correre più in fretta. Non vogliamo una riforma che ci appare come l'armatura di un governo oligarchico, meno interessato alle sue responsabilità nei confronti dei cittadini e più legato agli interessi che lo hanno promosso e lo sostengono da dietro le quinte.
Noi vogliamo un governo che ascolti i cittadini e le loro organizzazioni, non sprezzante e intollerante nei confronti delle opinioni dissenzienti. Vogliamo che a coloro che non sono d'accordo resti il diritto di protestare in nome della Costituzione, e che la Costituzione non diventi lo strumento di chi è d'accordo per far tacere chi non lo è.
Se riusciamo a scorgere la sostanza dietro la forma, vediamo che il contrasto sulla riforma costituzionale ha come posta in gioco la difesa o l'offesa di una certa idea della vita politica e sociale aperta alla competizione tra idee, aspirazioni e interessi, e ha poco a che vedere con la banale e pericolosa concezione della democrazia che si esprime nella formula: "ho i voti, dunque posso".
Non basta dire "riforme" e ripetere la parola milioni di volte. Ci sono, eccome, riforme utili per migliorare il funzionamento della Costituzione - e Libertà e Giusti-uà, per esempio, ne ha formulata una, precisamente sul Senato, neanche presa in considerazione dai riformatori -, ma a queste riforme sono state preferite quelle utili per deformarla.
Perdona la lunghezza, ma certe cose per dirle tutte, occupano spazio.. Grazie per la tua paziente sopportazione dei miei lunghi commenti.
Oggi siamo alla 58ª richiesta di fiducia.. Credi che con l'eventuale nuovo sistema costituzionale le richieste di fiducia diminuiranno? Credi che sia onesto che una maggioranza, non il parlamento intero, imponga alla opposizione il modo di opporsi? Rifletti un po' se ne hai voglia. E se per caso alle prossime elezioni dovessero prevalere ad es. i 5S e adopereranno il sistema "Renzi", mi sa che molti del Pd e zone limitrofe inizieranno a rimpiangere la strada vecchia lasciata per quella nuova, alquanto insicura e pasticciata.
Cosa si può sperare per i nostri connazionali più sfortunati? Ricordo il giuramento di chi diventa capo del governo e/o ministro, sottosegretario etc. della nostra Repubblica:
«Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione.» (art. 1, comma 3, della legge n. 400/88).
Secondo te quale sarebbe l'esclusivo interesse della Nazione? Fatti salvi profughi e rifugiati (una parte esigua, circa il 5-7% di chi arriva qui) dichiarati tali che hanno diritto a ricevere un aiuto per il tempo necessario perché nel loro paese ritorni la normalità il resto, i migranti alla ricerca di lavoro? Infine il problema della povertà nel mondo è ben documentato in questo LINK . Dobbiamo prenderci carico di 650 milioni di africani che vivono con due dollari al giorno, forse? Allora il sospetto che si stia mettendo in atto una lenta ma inesorabile e "massonica" sostituzione di popoli con altri che siano più malleabili alle desiderata di certa élite, mi sa che prende sempre più piega. Se tu non lo sapessi la massoneria dai suoi albori persegue un unico scopo da sempre: Il potere e il sapere universale, sia materiale che temporale. A ri..leggerci ^_____^
Ci sono alcune città inglesi che fra una decina d'anni saranno a prevalenza musulmana e ancora pensano di fare i grandi più dei francesi, altri galli ruspanti guidati da un massone? Certo hanno un'economia migliore della nostra: la city fra l'altro è un coacervo di massoni da decenni..
Guarda, pur nel gran casino che c'è, preferisco stare qui, non mi vergogno di essere italiano, ma questa classe politica che ci (mal)guida, andrebbe assolutamente e minimo "ristrutturata", messo un limite di due legislature per i parlamentari (poi via da ogni struttura pubblica e lavorare "in proprio"), che la nostra sovranità (art. 11 della nostra costituzione) tale resti e che non venga ceduta alcuna parte di essa come da qualche anno si sta facendo, violando il predetto articolo che parla di limitazioni temporanee e in concomitanza con altri stati.
Non sia l'Italia prona e ossequiosa con quello che da noi pretendono Usa, Ue, Fmi, Germania per le loro desiderata. Abbiamo una nostra dignità in fin dei conti: tiriamola fuori e sul serio per la miseria, ma non aspettiamoci troppo da questo parlamento con oltre 140 nominati che addirittura pretende di cambiare l'attuale costituzione a colpi di maggioranza. In peggio per mio conto..
Ciau ^____^
Insomma sfondi una porta aperta, però qualcosa, anche sugli inglesi dovevo dirla.. Ho anche scritto che il popolo è costituente ma, in realtà, il popolo è trattato da questa classe politica come l'utile idiota del "momento". E' per questo che voto NO e spero che, tutti d'accordo (faccio gli scongiuri..), facciano le necessarie modifiche alla costituzione perché il popolo sia sul serio sovrano, non solo nel giorno delle elezioni e dopo calcinc.... tutti i santi giorni. Francamente sarei parecchio stufo di questa presa per i fondelli. Ciau!