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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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« Aida 7Aida 9 »

Aida 8

Post n°1054 pubblicato il 14 Settembre 2015 da lascrivana

 

In quella fredda mattina d’inverno, il mare appariva scuro e minaccioso. Le onde, alte e spumeggianti, s'infrangevano violente sulla battigia spruzzando l’acqua sin quasi a metà della spiaggia. Prima di finire inzuppato, Ovidio si allontanò di qualche metro, non riuscendo a staccare gli occhi dal fascino misterioso del mare in tempesta. In parte, l'impetuosità della natura gli ricordava il suo carattere focoso e impulsivo, capace di lasciarsi trascinare dall’ira fino ad arrivare a gesti inconsulti. Immediato, il ricordo di ciò che accadde quella notte in ospedale lo investì con la stessa forza delle onde.

Il tempestivo arrivo di un'infermiera, aveva impedito che si macchiasse del più orribile dei delitti, l'omicidio. Pur sconvolto dalla rabbia, era riuscito in parte a giustificare ciò che stava facendo. Accusando Maria, aveva convinto l'ignara infermiera d'essere egli stesso vittima di un'aggressione. E la povera domestica, dinanzi alla sua veemenza, non aveva osato smentirlo. Ovidio era ben conosciuto nell'alta società, ed aveva numerose amicizie altolocate, chi le avrebbe mai creduto?

Così, aveva chiuso gli occhi e si era inginocchiata, chiedendo clemenza e pregandolo di non denunciarla. Vedendolo tentennare, gli aveva assicurato che sarebbe scomparsa per sempre dalla sua vita, che mai più l'avrebbe rivista. Ovidio aveva acconsentito, consapevole che la ragazza avrebbe sicuramente mantenuto la promessa.

 

E ora si trovava li, nella residenza estiva di Aida. Vero che aveva promesso a Marco che non avrebbe mai messo le mani su sua moglie, ma era altrettanto vero che era stato lui per primo a rompere il patto andando a letto con sua nipote. Quando Aida gliel'aveva confidato, non aveva stentato a crederci. Giulia l'aveva profondamente deluso. Pur essendo a conoscenza della sua indole, non si era comportata molto diversamente dalle numerose prostitute che egli stesso aveva frequentato, e il confronto con Aida gli era venuto spontaneo. Marco era stato uno stupido. Era solo colpa sua se la moglie, sfidandolo, aveva deciso di abbandonare il tetto coniugale per seguirlo e prendersi cura di lui.

Guardandola scendere per il sentiero che portava alla spiaggia, non poté fare a meno di ringraziare quella benedetta malattia che l’aveva spronata a prendere quella decisione. Al suo incedere, ebbe tutto il tempo di ammirarne la delicata e fine bellezza che, nonostante l'età, non accennava a sfiorire. Con un sorriso, Aida sollevò il viso per depositargli un casto bacio sulla guancia, sgridandolo per essere uscito di casa in quella gelida mattina di Dicembre. Ovidio la tacitò posandole due dita sulle labbra morbide e rosee, mentre i suoi occhi la scrutarono avidi da cima a fondo. In particolare, indugiarono a lungo sul seno a malapena coperto dalla candida camiciola che indossava sotto l’elegante vestito di velluto melange. Lo stretto corpino infatti, non faceva altro che esporlo generosamente ai suoi occhi. Imbarazzata, Aida cercò di chiudersi i lembi del mantello, ma prontamente Ovidio fermò il gesto con una mano, mentre l’altro braccio scivolava rapido intorno alla sua vita per stringerla a se. La passione, da troppo tempo trattenuta, sfociò come un fiume in piena travolgendoli entrambi. Stravolti da quel turbine di emozioni, si baciarono lungamente prima di distendersi sulla spiaggia. Per Ovidio, era ancora troppo presto per trarre piacere ma, con la sua esperienza, poteva sempre trovare il modo di soddisfare lei. Aida, sulle prime restia, lasciò che le sue mani s’intrufolassero avide sotto la lunga gonna.

 

Infuriato, Marco appallottolò il foglio e lo scagliò a terra con violenza. Quella lurida sgualdrina, come aveva potuto? E Ovidio poi, maledetto bugiardo! Stravolto dalla rabbia salì in camera e, da un nascondiglio segreto celato nell'armadio, prese la rivoltella che da sempre custodiva gelosamente. Esperto tiratore, la teneva sempre oliata ed efficiente.

Non avrebbe permesso un simile smacco. Tutto avrebbe sopportato, ma diventare lo zimbello della città lo faceva letteralmente impazzire. L'avrebbero pagata cara, ma non si sarebbe sporcato le mani con loro. Uscendo di casa, si diresse senza indugi verso l'abitazione di Giulia.

Danio e Laura

 

 

 
 
 
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Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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