Creato da infoigi il 23/08/2009

Caterina Saracino

Qui parliamo di libri, scrittura, cinema, musica e molto altro!

 

 

Umberto Eco: 36 consigli di scrittura

Post n°514 pubblicato il 01 Ottobre 2013 da infoigi
 

1. Evitate le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.
2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
4. Esprimiti siccome ti nutri.
5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.
7. Stai attento a non fare… indigestione di puntini di sospensione.
8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.
9. Non generalizzare mai.
10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu”.
12. I paragoni sono come le frasi fatte.
13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).
14. Solo gli stronzi usano parole volgari.
15. Sii sempre più o meno specifico.
16. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.
17. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
18. Metti, le virgole, al posto giusto.
19. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non sempre è facile.
20. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.
21. C’è davvero bisogno di domande retoriche?
22. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe – o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento – affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
23. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fa sbaglia.
24. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.
25. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!
26. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.
27. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche e simili.
28. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del “5 maggio”.
29. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).
30. Pura puntiliosamente l’ortograffia.
31. Non andare troppo sovente a capo.
Almeno, non quando non serve.
32. Non usare mai il plurale maiestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.
33. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.
34. Non indulgere ad arcaismi, apax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiono come altrettante epipfanie della differanza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva eccedano comunque le competenze cognitive del destinatario.
35. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
36. Una frase compiuta deve avere"

 
 
 

Film consigliato: "Bling Ring" (S. Coppola)

Post n°513 pubblicato il 01 Ottobre 2013 da infoigi
 

Nicki, Sam, Mark, Chloe e Rebecca sono cinque ragazzi sotto i vent'anni, che insofferenti della vita losangelina "da persone comuni", cominciano a visitare nottetempo le case di alcune star hollywoodiane, portando via soldi, abiti, scarpe, gioielli e altri oggetti di lusso. La banda, quattro ragazze e un ragazzo, vive nel mito di Lindsay Lohan e Paris Hilton, e ognuno dei componenti comincia a godere delle stesse sensazioni che animano la parte più nera della Città del Cinema, cocaina inclusa.

I furti funzionano, nessuno - divi compresi - si accorge di nulla, finché un brutto giorno a casa di una star le telecamere inquadrano i visi dei ladri.

"Bling Ring", ultimo lavoro di Sofia Coppola - ispirato a una storia vera, è una pellicola che si percepisce "d'autore" sin dalle cromie, ricercatissime da sempre nei film della regista, e dall'uso sapiente del ralenti. Gli attori forse non sono brillantissimi ma comunque risultano sufficientemente credibili.

La Coppola non giudica le azioni dei protagonisti del film, nè lascia che siano i genitori dei ragazzi a farlo (sembrano tutti molto tonti).

Una pecca del film, comunque molto buono, è l'eccessivo ripetersi e dilungarsi di alcune scene. Ottima, comunque, la colonna sonora.

Mi sarebbe piaciuto apprendere qualcosa in più sui personaggi e sulla loro vita privata, ma forse l'intento della Coppola era proprio quello di non renderli "simpatici" agli occhi degli spettatori. Gioventù bruciata a Los Angeles.

Da segnalare il cammeo della grande Kirsten Dunst, che con questa brevissima presenza si candida a diventare "l'attrice feticcio" della Coppola.

 
 
 

LIBROFOBIA

Post n°512 pubblicato il 29 Settembre 2013 da infoigi
 

Una nuova fobia si sta diffondendo tra la gente... Tremate, siori e siore, arrivano i temutissimi LIBRI!!!

Tra il serio e il faceto pubblico oggi questo post che mi è stato ispirato ieri sera dalle risposte di alcune (parecchie, a dire il vero) persone che hanno risposto "no grazie" alla mia proposta di partecipare a una lotteria completamente gratuita per vincere un libro, nell'ambito di una presentazione letteraria.

Sono rimasta un po' stupita perché di solito, quando si tratta di gratuità, tutti noi ci "buttiamo a pesce", ma a quanto pare un libro, anche se ricevuto in regalo, per alcuni non è cosa gradita... Che dire, speriamo che si trovi presto una "cura" per la librofobia, perché è proprio una brutta roba! :-)

 
 
 

La Famigliola Barilla Non Vuole i Gay

Post n°511 pubblicato il 26 Settembre 2013 da infoigi
 

Uno scivolone davvero grosso: Guido Barilla, in una intervista a La zanzara, su Radio24, ha dichiarato:

Non metterei in una nostra pubblicità una famiglia gay perché noi siamo per la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri.

Bene, inizia il boicottaggio.

 
 
 

La classifica dei libri più venduti (23 settembre 2013)

Post n°510 pubblicato il 24 Settembre 2013 da infoigi
 

Il podio lo conquista "Novemila giorni e una sola notte", mentre il secondo posto se lo aggiudica "Palazzo Sogliano" (complice anche una promozione al femminile con le profumerie Limoni). Da segnalare il nono posto della Avallone che con "Marina Bellezza" è al suo secondo romanzo dopo "Acciaio", che ho commentato qui. 

1 Novemila giorni e una sola notte, Brockmole Jessica

Nord

2 Palazzo Sogliano, Casati Modignani Sveva

Sperling & Kupfer

3 Il mio nome è Nessuno. Il ritorno, Manfredi Valerio M.

Mondadori

4 Shadowhunters. Città di cenere, Clare Cassandra

Mondadori

5 E l’eco rispose, Hosseini Khaled

Piemme

6 Sangue, sesso, soldi, Pansa Giampaolo

Rizzoli

7 Shadowhunters. Città di vetro, Clare Cassandra

Mondadori

8 Vita di Don Giussani, Savorana Alberto

Rizzoli

9 Marina Bellezza, Avallone Silvia

Rizzoli

10 Fermate gli sposi! Kinsella Sophie

Mondadori

 
 
 

Film consigliato: "La Pelle che Abito" (Almodóvar)

Post n°509 pubblicato il 24 Settembre 2013 da infoigi
 

Il mondo cinematografico di Pedro Almodóvar riesce a conquistarmi sempre e comunque, per l'intensità dei personaggi, la perfezione della fotografia, la trama originale e quel pizzico di melodramma trash che esalta il tutto. E "La Pelle che Abito" non fa eccezione.

Basato sul romanzo "Tarantola" di Thierry Jonquet, il film racconta la storia di un chirurgo plastico che, dopo aver perso moglie e figlia - entrambe suicide - si vendica sullo stupratore della seconda, colui che ne ha causato indirettamente la morte. Lo rapisce, lo sottopone a una vaginoplastica e a tutta una serie di interventi che lo faranno diventare una donna. Questo è il punto di partenza della trama, che si sviluppa in modo magistrale, con una perfezione tecnica e stilistica davvero encomiabile.

Il film è stato pressoché snobbato dal pubblico italiano (1.706.000 di incasso totale contro i quasi 7 di "Volver") eppure merita grande attenzione.

 
 
 

Osservazioni

Post n°508 pubblicato il 19 Settembre 2013 da infoigi

Dopo "Grigio", la prossima parola chiave sarà "Luce"... 

 
 
 

Quand'ero piccola...

Post n°507 pubblicato il 16 Settembre 2013 da infoigi

Quand'ero piccola, a chi mi chiedeva cosa volessi diventare da grande, rispondevo subito: "la stilista". Disegnavo modelli in continuazione e li mostravo, molto orgogliosa, alla mia famiglia!
Presto ai disegni si affiancarono le parole, e così passavo le estati a riempire interi quaderni di fumetti. Il primo personaggio fu Gilda, una piccola "goccia" gialla molto simpatica. Poi quattro ragazze con poteri magici... Poi ancora gli otto protagonisti di "Metamorphosis".
Le parole, intanto, continuavano a "spingere"... Ed ecco che dai fumetti sono passata ai racconti. Ne ho pubblicato qualcuno ma non ero ancora soddisfatta: non erano la mia "dimensione".
E i racconti si sono allungati... fino a diventare romanzi.
Il primo, "Il giardino irraggiungibile", l'ho pubblicato nel 2008 (due edizioni, ora fuori commercio). Il secondo, "Grigio", è arrivato nel 2010. E il terzo? Sarà targato 2013...
Adesso non mi chiedono più cosa voglio diventare da adulta, perché adulta - ahimè - lo sono già! Ma ormai la risposta la sapete. 

 
 
 

Video consigliato: "La La La" Naughty Boy

Post n°506 pubblicato il 11 Settembre 2013 da infoigi
 
Tag: musica

Una grande tenerezza, in questo video, diretto da Ian Pons Jewell e ispirato a una leggenda boliviana molto suggestiva, così riportata su Wikipedia:

"Il videoclip di La La La è ispirata ad una legenda della Bolivia secondo la quale un bambino che veniva abusato dal padre aveva il potere di sentire il dolore nelle persone e di fermarlo.Così un giorno lui scappa, incontra un cane e decide di andare a scoprire l'origine di tutti i mali. Durante il suo viaggio incontra un vecchio che è lo scemo del villaggio, ricoperto di polvere bianca e sabbia a causa del lancio di pietre in faccia a lui da parte di bambini. Ritenuto scemo tutti gli ballano e cantano attorno (nel video quelle donne) ma il bambino riesce a fargli ritrovare il vero se stesso ridandogli il cuore (la scena nel video mostra infatti che il bimbo gli compra un cuore). Dopo il vecchio incontra un uomo che a causa di una maledizione si ritrova con una proboscide ed è continuamente travolto dalle auto delle persone più ricche. Insieme tutti continuano il viaggio e scoprono che l'origine di tutti i mali si trova in un deserto ed è proprio quella "statua" che si trova nella grotta. Essa rappresenta il capo di una setta che ha provocato la distruzione del villaggio che abitava in quella zona: dopo la sua comparsa, infatti, gli abitanti di questo villaggio cominciarono ad uccidersi tra di loro e a mangiare i bambini. Giunti nei pressi della grotta, il cane avendo paura rimane fuori, mentre il vecchio e l'uomo accompagnano dentro il bambino. Nonostante ciò, entrambi non riescono a rimanere lì e vanno via salutando il bambino. Egli, infatti, è deciso a rimanere lì per avvertire chiunque si avvicini alla grotta di non entrare urlando. Si dice che le urla siano finite il 18 aprile, proprio la data il cui è uscito il video di questa canzone."

Fonte: Wikipedia

 
 
 

Ne abbiamo perso un altro...

Post n°505 pubblicato il 04 Settembre 2013 da infoigi
 

Forse è l'età che avanza (ha 77 anni), o il troppo sole dell'estate, ma che Alain Delon mi si è rimbambito.

Ecco cosa è stato capace di dire durante una trasmissione televisiva francese, "C à vous" su France 5:

Mi dispiace dirlo ma non esistono più differenze, non c'è più rispetto. Non ho niente contro i gay che si mettono insieme, ma noi uomini siamo fatti per amare le donne.

Caro Alain, se ti dispiaceva dirlo perché l'hai detto?

Forse volevi strappare un altro morso a quella celebrità di cui stavi scordando il sapore?

 
 
 

Forse

Post n°504 pubblicato il 03 Settembre 2013 da infoigi

Forse un giorno la mia occasione arriverà. 

Spero solo che non arrivi quando ormai non mi interesserà più coglierla! :-)

 
 
 

Presentazione del Libro "Ristorante Albergo Tonino"

Post n°503 pubblicato il 27 Agosto 2013 da infoigi
 

Immaginate una sala gremita (almeno duecento persone), un relatore e una scrittrice che a un certo punto della presentazione si scambiano un abbraccio commosso, il pubblico che un minuto prima ride e quello dopo piange, un artista noto in tutto il mondo - Valeriano Trubbiani - che parla tra le lacrime... 

 

Era questo il clima che si è respirato ieri alla Mole di Ancona, durante la presentazione del libro "Ristorante Albergo Tonino" di Cassandra Mengarelli, pubblicato dalla GUASCO, la casa editrice con cui collaboro.

L'autrice, molto conosciuta (e amata) ad Ancona, ha deciso di raccogliere in questo libro gli incontri della sua famiglia con gli artisti più importanti del nostro Paese ed esteri, la collezione d'arte composta da pezzi dal valore oggi quasi inestimabile, gli aneddoti sui clienti (spesso veri personaggi da film comico!) del Ristorante Albergo... Ne viene fuori un volume, corredato da un ricco inserto fotografico, che ci racconta uno spaccato ora toccante ora divertente dell'Italia degli anni Cinquanta e Sessanta. Pasolini, Guttuso, Burri sono solo alcuni dei grandi nomi che figurano del libro.

Nella foto: Elena Casaccia (Guasco), Antonio Luccarini, Cassandra Mengarelli, io.

 

 
 
 

Libro Consigliato: "IN 3 D" di Francesca Omaggi

Post n°502 pubblicato il 21 Luglio 2013 da infoigi
 

Da alcuni mesi collaboro con la GUASCO srl, una casa editrice e casa di produzione cinematografica molto conosciuta nelle Marche (e non solo). Ho avuto quindi il piacere di lavorare con Francesca Omaggi, che ci ha sottoposto il suo "IN 3 D", composto da tre intensi racconti che esplorano tre femminilità differenti, attraverso uno stile narrativo profondo, analitico... tridimensionale.

Il libro, di cui ho curato l'editing insieme a Elena Casaccia e di cui ho scritto la prefazione, è uscito due giorni fa (anche in versione ebook) ed è stato presentato - con un successo davvero travolgente - venerdì durante E-Creativity 4, Festival della Comunicazione Digitale (alla Mole Vanvitelliana di Ancona).

La serata è stata bellissima, ricca di emozioni, e "IN 3 D" ha subito catturato l'attenzione del folto pubblico, che ha premiato l'autrice con un consenso che si è riflesso anche nelle vendite.

Sono molto orgogliosa e spero che "IN 3 D" continui a "viaggiare" sullo stesso felice percorso, perché lo merita.

Il libro si può ordinare sia in cartaceo che in ebook.

 
 
 

NASTRI D'ARGENTO 2013

Post n°501 pubblicato il 14 Luglio 2013 da infoigi
 
Tag: cinema

REGISTA DEL MIGLIOR FILM ITALIANO
Giuseppe Tornatore - La migliore offerta
REGISTA ESORDIENTE
Valeria Golino - Miele
COMMEDIA
Maria Sole Tognazzi - Viaggio sola
PRODUTTORE
Isabella Cocuzza e Arturo Paglia - La migliore offerta
SOGGETTO
Massimo Gaudioso e Matteo Garrone - Reality
SCENEGGIATURA
Roberto Andò e Angelo Pasquini - Viva la libertà
ATTORE PROTAGONISTA
Aniello Arena - Reality
ATTRICE PROTAGONISTA
Jasmine Trinca - Un giorno devi andare e Miele
ATTORE NON PROTAGONISTA
Carlo Verdone - La grande bellezza
ATTRICE NON PROTAGONISTA
Sabrina Ferilli - La grande bellezza
FOTOGRAFIA
Luca Bigazzi - L'intervallo, La grande bellezza e Un giorno speciale
MONTAGGIO
Massimo Quaglia - La migliore offerta
SCENOGRAFIA
Maurizio Sabatini e Raffaella Giovannetti - La migliore offerta
COSTUMI
Maurizio Millenotti - Reality e La migliore offerta
SONORO IN PRESA DIRETTA
Emanuele Cecere - La grande bellezza e Miele
COLONNA SONORA
Ennio Morricone - La migliore offerta
CANZONE ORIGINALE
Cesare Cremonini e Gianni Morandi in Padroni di casa - "Amor mio"
NASTRO DELL'ANNO
Io e te di Bernardo Bertolucci

 
 
 

Crea la Copertina del Mio Nuovo Romanzo

Post n°500 pubblicato il 12 Luglio 2013 da infoigi

Cari amici dell'arte vi segnalo un concorso gratuito per creare la copertina del mio nuovo romanzo che sarà pubblicato dalla Eiffel Edizioni.

Leggete i 5 brani estratti e lasciatevi ispirare: la vostra opera potrebbe diventare la copertina del libro!

Estratto 1.
Fu in quel momento che mi accorsi dell’abbraccio.
Non l’avevo notato prima, ma ogni particolare suggeriva che quella scultura umana si era composta da diversi minuti e si era come solidificata in un’aura di sacralità: mio padre, con gli occhi quasi chiusi dal tormento, stringeva a sé Asia Molinari. Lei, la carne bianchissima in contrasto con la canotta e gli shorts neri che indossava, nascondeva il viso nell’incavo del braccio di mio padre, mentre la massa dei capelli lunghi e corvini, bagnati sulle punte, si ramificava sulla parte superiore del corpo, come tratti pittorici privi di senso. Potevo scorgere solo una porzione del viso di Asia, immaginavo che stesse piangendo per la sorella, ma il modo in cui si era abbandonata al mio babbo e il modo in cui lui aveva accolto quella resa, doveva trascendere la drammaticità del momento.
Quella visione era, per me, la chiara rappresentazione di un sentimento: quei due, mio padre e Asia, si amavano.

Estratto 2.
Voglio essere una cerniera che tradisce il binario su cui è stata montata, ma che poi si rimette a posto immemore del danno. E finora mi è andata bene. Ho la faccia e il corpo giusti per non destare turbamenti, a parte forse il diverso colore delle iridi, ma ci vuole la luce giusta per accorgersene, e la luce giusta cade di rado.

Estratto 3.
So che starmene a rimuginare sulle sue interpretazioni del mondo circostante, o di se stessa, non è né utile né troppo sano; eppure ho trovato qualcosa, nella sua fobia dei piedi, che può essere ricollegabile a una paura comune: quella della morte. Anche se in modo diverso, è lo stesso timore che agita Thomas, e che da bambino gli faceva idolatrare la tv e l’infinità delle sue trasmissioni. Io in questo ci vedo la paura ancestrale di quasi tutti gli esseri umani. Solo che nella percezione di Emma la fine è solo fisica, e sono le terminazioni del suo corpo. In quella di Thomas è psicologica, sottopelle. Io sono diversa dai miei fratelli: a me spaventa più la vita.

Estratto 4. 
«Che dobbiamo fare? Chiudo gli occhi?»
«No. Fissa il cielo. Non staccare mai lo sguardo. Devi immaginare che il tuo corpo sia incollato al cielo e che non ci sia niente sotto di te.»

Estratto 5.
In un angolo c’era anche “Les Enfants de la Place Hebert”, di Robert Doisneau. Capì, e sorrise.
«Mia sorella ama tanto questa foto. Dice che siamo noi.»

Ero stato superficiale nell’osservazione di quell’immagine. L’avevo appesa solo perché speravo che, se mai Asia fosse venuta a Milano, nella mia camera, le avrebbe strappato un sorriso. C’era una bambina con i capelli corti, dall’aria battagliera, che sembrava rimproverare qualcosa a chi la osservava. Ce n’era un’altra, più piccola e inoffensiva, che la maggiore si preoccupava di tenere accanto a sé, trattenendola con le mani sebbene nulla facesse sospettare che volesse scapparle. Alla destra, sotto un lampione, un ragazzino, con le mani nelle tasche e una malinconia che gli segnava le guance spigolose. C’era persino un negozio di parrucchieria (una delle rinunce di Asia), e si poteva notare la scritta Police.

«Sei sotto la luce ma hai la polizia vicino…»
Lo guardai ridere. Ma perché aveva deciso di incamminarsi per quella strada?

ALTRE INFO

 
 
 

Incipit di romanzi n° 16: "Dance Dance Dance"

Post n°499 pubblicato il 11 Luglio 2013 da infoigi
 

Una lettura che ti trascina in un vortice di emozioni, che ti divora dalla curiosità: è "Dance Dance Dance" dello scrittore giapponese Murakami Haruki, più volte proposto per il Nobel ma ancora rimasto "a mani vuote".

La lentezza del racconto e i lunghi dialoghi sono funzionali a mantenere il lettore "in sospeso", nell'ansia di sapere cosa succederà dopo.

Ecco come inizia:

Mi accade spesso di pensare all'Albergo del Delfino. Dal sogno si direbbe che ne faccio parte in modo stabile.

Murakami Haruki

Dance Dance Dance

Einaudi

 
 
 

Walter Siti Ha Vinto il Premio Strega 2013 con "Resistere Non Serve a Niente"

Post n°498 pubblicato il 05 Luglio 2013 da infoigi
 

Ieri sera Walter Siti ha vinto (anzi, stravinto, visto che ha ottenuto ben 165 voti) il Premio Strega 2013.
Il suo libro "Resistere Non Serve a Niente", edito da Rizzoli, ha sbaragliato la concorrenza. Lo scrittore ha dichiarato:

Non dedico il premio a nessuno in particolare. Ci sono persone a cui tengo e spero il libro sia stato scritto per loro.

Ecco la quarta di copertina del libro, che da oggi entrerà nella top 3 delle vendite:

Molte inchieste ci hanno parlato della famosa "zona grigia" tra criminalità e finanza, fatta di banchieri accondiscendenti, broker senza scrupoli, politici corrotti, malavitosi di seconda generazione laureati in Scienze economiche e ricevuti negli ambienti più lussuosi e insospettabili. Ma è difficile dar loro un volto, immaginarli nella vita quotidiana. Walter Siti, col suo stile mimetico e complice, sfrutta le risorse della letteratura per offrirci un ritratto ravvicinato di Tommaso: ex ragazzo obeso, matematico mancato e giocoliere della finanza; tutt'altro che privo di buoni sentimenti, forte di un edipo irrisolto e di inconfessabili frequentazioni. Intorno a lui si muove un mondo dove il denaro comanda e deforma; dove il possesso è l'unico criterio di valore, il corpo è moneta e la violenza un vantaggio commerciale. Conosciamo un'olgettina intelligente e una scrittrice impegnata, un sereno delinquente di borgata e un mafioso internazionale che interpreta la propria leadership come una missione. Un mondo dove soldi sporchi e puliti si confondono in un groviglio inestricabile, mentre la stessa distinzione tra bene e male appare incerta e velleitaria. Proseguendo nell'indagine narrativa sulle mutazioni profonde della contemporaneità, sulle vischiosità ossessive e invisibili dietro le emergenze chiassose della cronaca, Siti prefigura un aldilà della democrazia: un inferno contro natura che chiede di essere guardato e sofferto con lucidità prima di essere (forse e radicalmente).

 
 
 

Album Consigliato: "Ice on the Dune" degli Empire of the Sun

Post n°497 pubblicato il 30 Giugno 2013 da infoigi
 

Dopo lo straordinario "Walking on a Dream", l'album di debutto degli Empire of the Sun, avevo grandi aspettative sul loro nuovo lavoro, "Ice on the Dune", che è arrivato dopo cinque lunghi anni.
Per fortuna l'attesa è stata ripagata alla grande, perchè Luke Steele e Nick Littlemore mi hanno regalato un'altra perla da aggiungere alla mia collezione di cd.


Si comincia con "Lux", intro strumentale dalle atmosfere fantascientifico-horror, un inizio che incuriosisce e che sulle prime, forse, spiazza un po', ma che apre la strada a uno dei brani più belli dell'album, "DNA". Lo smalto degli Empire of the Sun qui è al suo apice, e l'ispirazione si sente, vivissima, anche nello splendido brano successivo, "Alive", il singolo in vetta alle classifiche.
"Concert Pitch" è un pezzo orecchiabile, che forse abbassa leggermente il livello dell'album, ma che è comunque molto gradevole. "Ice on the Dune", la title track, e "Awakening" le ho comprese a fondo solo dopo il secondo/terzo ascolto: due pezzi straordinari, che ti mettono addosso la voglia di ballare!
"I'll be around" ci regala atmosfere più rilassate, quasi sognanti. "Old Flavours", altro pezzo (quasi del tutto strumentale) è un altra perla preziosa dell'album: è estremamente accattivante e si presterebbe a meraviglia per i videoclip altamente onirico-naturalistici del duo.
"Celebrate" è l'unico pezzo debole dell'album, mi (dis)piace definirlo "senza ispirazione". Ma in un cd così bello uno scivolone è più che perdonato.
Si prosegue con "Surround Sound", uno dei più riusciti: coinvolgente sin da subito, riprende le sonorità dance con un pizzico di sperimentazione che non guasta.
Splendida anche "Disarm", che - chissà perchè - mi ricorda le atmosfere dei club tedeschi visti nelle puntate anni 80 di Derrick! :-)
L'album si conclude con "Keep a Watch", una semi-ballata molto intensa, che si conclude con un indovinato intervento di una vocalist davvero dotata, che contribuisce a dare la giusta drammaticità al brano.
Insomma, "Ice on the Dune" è un album a mio parere bellissimo, estremamente curato e che non tradisce i fan del duo australiano, anzi, li fa "innamorare" ancora di più!
Unica pecca: il booklet non contiene i testi (ma in compenso un pregevole artwork).

 
 
 

Commenti dei Lettori su "Grigio"- 35 (Cristina Giustini)

Post n°496 pubblicato il 30 Giugno 2013 da infoigi
 

"Ho iniziato a leggere “Grigio” di Caterina Saracino, quando era pubblicato a puntate e non vedevo l’ora di andare avanti. Questa storia mi ha colpita moltissimo. Ed ora finalmente ho finito di leggerla tutta.

E’ un romanzo intenso e raffinato che si legge tutto d’un fiato.

I colori fanno da cornice all’intera storia, dando anche il titolo ad ogni capitolo.

Ma è il Grigio il colore di fondo che avvolge i sentimenti monocromatici della protagonista, che è lo stesso dei suoi abiti e dei suoi giorni tutti uguali. E’ grigia la visione del mondo attraverso il vetro della sua finestra, così come appare grigia la sua vita priva di sfumature, ma carica di amore infinito per suo fratello Gabriele, che va oltre il sacrificio.

Eppure tutto parte dal rosso di un incidente, una tragedia che da origine all’evolversi del personaggio di Gabriele, bellissimo, intenso, perso in un mondo fatto di silenzi e di rose di carta.

La storia è descritta attraverso immagini caratteristiche e surreali, istantaneee che fotografano conflitti interiori e rapporti anche molto forti fra i vari personaggi, come la storia d’amore di Morgana, il rapporto fra Gabriele e suo zio. E il bellissimo e difficile amore che c’è fra Giada e sua figlia.

Ma unico è soprattutto il legame fra Morgana e Gabriele, che comunicano in un modo tutto loro. Sono personaggi che ti entrano dentro per non lasciarti più andare."

***

Chi volesse acquistare il libro può farlo sia qui (per il formato cartaceo), che in ebook (cliccando qui). Le spese di spedizione sono gratuite.
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Commenti dei Lettori su "Grigio"- 34 (Pietro De Bonis)

Post n°495 pubblicato il 22 Giugno 2013 da infoigi
 

Sono veramente orgoglioso di conoscere una persona come te, hai scritto un romanzo bellissimo.
Amo la divisione in capitoli brevi, incoraggia molto “il lettore che legge poco”, e quindi aumenta la fascia di pubblico, mi sono piaciuti i titoli che hai dato a ogni capitolo, per me importantissimi quelli. Ecco, la prefazione io non l’avrei inserita, nei romanzi non mi piacciono le prefazioni, della serie “me ne sbatto di quello che pensi tu, voglio iniziare subito a leggere io Caterina, levati dalle palle fa’ er favore!” , tantomeno mi piacciono i confronti con gli autori “maestri del genere”, ognuno ha la propria scrittura, ed è sacra, qualunque ridondanza essa abbia. Ma queste sono solo mie giovani considerazioni, prendile come tali, preferisco comunque dirtele, magari ne ricavi qualcosa. Non hai dedicato a nessuno il romanzo?


Hai una scrittura molto dolce e intonata, complimenti Caterina. Tenta con le grandi case col prossimo romanzo, perché se esiste la meritocrazia (e io ci credo anche se credo più alla fortuna e ai contatti “boni”) tu una possibilità con una major te la meriti tutta!

***

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