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C'ERA UNA VOLTA IL "SENZA CONSERVANTI"

Post n°3402 pubblicato il 28 Novembre 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Un tempo percorrendo i corridoi dei super/iper mercati, impiegavamo una manciata di minuti: sapevamo cosa avevamo da comprare e fermandoci allo scaffale dove erano poste le diverse marche del prodotto che ci interessava, procedevamo e con sicurezza privilegiavamo quello di cui conoscevamo la scritta alla quale più ci tenevamo: "Senza grassi aggiunti". Quante erano un tempo quelle scritte che ci tranquillizzavano e ci inducevano all'acquisto del tal prodotto invece che dell'altro? Oggi la stessa corsia del mercato, la percorriamo almeno in mezz'ora e il tempo è tiranno, ma la lettura sulla confezione di ciò che desideriamo comprare ci impegna molto: c'è da leggere tutto, c'è da sapere molto sul suo contenuto e c'è da soddisfare le nostre particolari esigenze. Tra presenze e assenze più o meno descritte, è un lavoro non indifferente. Sarà che le nostre necessità sono cambiate, sarà che vogliamo salvaguardare la nostra salute, la ricerca doviziosa e puntuale delle caratteristiche dei prodotti, ci impone lo "studio" di ogni acquisto che ci accingiamo a fare. Fateci caso, non interessa più cosa ci sia nella confezione, ci interessa molto di più cosa non deve esserci! Questa è la grande ultima sfida, su questo dobbiamo confrontarci e cercare di non sbagliare. Ogni santo giorno, fateci ancora caso, c'è chi racconta come sia stato scoperto quel tale alimento che non sia più buono come credevamo  e dopo due/tre giorni, v'è una smentita. Ricordate l'olio di palma? E' stato un dei primi elementi da evitare, un "veleno" alimentare che non era possibile assumere per evitare  che  la nostra salute andasse in malora. Oggi quindi siamo a relazionarci con le scritte aggiunte per avvertirci di quello che non è presente: il "senza....." è importante, ci porta al rispetto della nostra salute e ancor di più, andando oltre gli alimentari, al rispetto del pianeta, dell'aria e della natura in genere. Una situazione che ci sta prendendo la mano: "No niente busta, no, niente plastica...", "No, niente gas..." ecc.ecc. Siamo pronti tutti alle rinunce, siamo candidati  alle privazioni, all'astinenza, al controllo massiccio: dalla Coca Cola senza caffeina al vino senza solfiti, dalla birra senza alcool ai detersivi senza fosfati, dal senza zuccheri al senza glutine,  dall' Hamburger senza carne, all'olio senza...olio! Faremmo prima a sapere ciò che c'è in un prodotto che compriamo e no ciò che non ci sia; col tempo saremo pronti a rifarci una verginità dopo aver sciallato con lo shopping compulsivo. Tacitiamo le nostre coscienze per non sentirci colpevoli dei problemi creati, direttamente e indirettamente, dal nostro sfrenato consumismo. Tutto questo solo per il rispetto verso uomini, animali e natura. Ma la domanda sarà: "Quando spenderemo per comprare ciò di cui avremo bisogno, qualcosa dentro ci sarà o no?". 

 
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