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ATTENTI A QUELLE DUE

Post n°3401 pubblicato il 27 Novembre 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Da tempo ormai, ho mollato lo zapping che freneticamente esercitavo mentre guardavo la tv. Non avevo un canale fisso, non mi accontentavo mai di quello che seguivo e a volte ero cosi preparato sui programmi dei canali più importanti della nostra tv (rai e privata) che ero capace di rispondere in qualunque circostanza: "Sì, ieri sera l'ho visto!". Altri tempi, da tanto ho cambiato profondamente il mio orientamento, ho subito il malefico cambio della televisione di questi ultimi anni e francamente non sopporto più le trasgressioni, le litigate orrende e vigorose, le piazzate e il trash puro e consistente della tv privata in special modo. Cancellati quindi tutti quei programmi da spazzatura e improntati al talk/scontro, evitati gli schiamazzi notturni, sono e resto tutte le sere con mia moglie nella nostra grande cucina: ceniamo insieme, scegliamo insieme e fino alle 23.30 o giù di lì, seguiamo un film. Perché attenti a quelle due? Perché sono e non mi vergogno di ammetterlo, le nostre scelte prioritarie: non ci perdiamo i film della  Rosamunde Pilcher e della Inga Lindstrom, sul canale La5. Ditemi quello che vi pare, accetto critiche e mi stanno bene, i film tratti dai racconti delle due donne, sono banali, mielosi, ripetitivi nella narrazione e con i finali scontati. Ma ci piacciono quelle storie, ci rasserenano e ci conducono al torpore spirituale che ci fa star bene. Di quei film che io definisco "cartoline illustrate", ci ammaliano le ambientazioni: la Cornovaglia per la Pilcher e la vasta provincia della Svezia; luoghi incantevoli, bellissimi, spettacolari scorci mozzafiato e tanto, tanto sole. A volte mia moglie mi lancia occhiate di richiamo perché ogni tanto mugolo: "Azzarola! Avessi mai visto in questi film, brutte giornate, giornate poco soleggiate, nuvolose con minaccia di pioggia, macché, sempre sole, bel tempo e piacere di guidare belle macchine coupé e scoperte. Eppure sono zone nordiche, siamo quasi vicini all'estremo nord e un caxxo di maglioncino dovrebbe pur servire o no? No, tutti a mezze maniche nelle scene all'esterno e bei caminetti accesi all'interno vestendo abiti completi e tendenti alle stagioni più fredde. Pazienza, va bene lo stesso e quando non ci son film delle due "Liala all'italiana" scegliamo film romantici, d'amore e generosi nelle loro storie banali e con i loro finali ovvi. Dedichiamo tempo e visione anche ad alcune fiction di RAI 1 che seguiamo con interesse (ce ne sono), oppure a film drammatici e certi della loro qualità. Mi acculturo per la scelta seguendo il sito "Stasera in Tv", leggo le recensioni, scarto il trash e la sera credetemi, ci alziamo dalle nostre due poltrone, sazi e appagati. Non vedo l'ora che arrivino le feste natalizie per fare indigestione di tutti i film con gli alberi natalizi che subisseranno le reti tv: vecchi e/o nuovi ce li faremo tutti con arguta selezione. Ma perché poi ci piace tanto fare queste scelte? E' una domanda che ci siamo posti io e il mio 51%: cerchiamo calore in questi momenti particolarmente fragili e poco rassicuranti, spesso la visione serve a confortare i nostri stati d'animo. I film in particolare ci lasciano sognare, ci consentono immersioni fantastiche nelle storie che sono spesso banali perché molto più vicine alle nostre; storie d'amore dove tutti sono implicati, dall'amicizia alla famiglia, c'è una traslazione dei personaggi che invadono le nostre vite e noi con piacere immenso e nonostante i luoghi comuni, accettiamo questi trapassi provando belle emozioni. La leggerezza e la semplicità delle storie sono invitanti proprio per questo e credetemi, di film impegnati da coinvolgere cervello e pathos da tritare e tribolare, non ci va più. Siamo troppo vecchi per quelli e abbiamo già dato. La spensieratezza ci serve e andiamo a cercarla tutte le sante sere. 

 
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