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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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CHI CONTROLLA IL CONTROLLORE?
Siamo messi male, so di essere un portatore sano di iatture "aggratis", ma stante la situazione che tutti più o meno seguiamo grazie alla comunicazione e ai media, non dovremmo meravigliarci più di niente; però non è la soluzione, anzi magari, sperano che ci disaffezioniamo tanto alle loro porcate che alla fine ci prenderanno per stanchezza e potranno metterci in un angolo affinché non abbiano più rotture di scatole. Comune di Brescia: il signor Claudio Reboni capo del personale nel comune lombardo, nell'estate del 2013, nella sua veste e nelle sue piene funzioni istituzionali, firma un bando per l'ambito dei servizi amministrativi e finanziari del municipio. Tale bando prevedeva la scadenza per le presentazioni delle domande entro i successivi dodici giorni. La scelta del candidato spettava al sindaco che avrebbe provveduto a studiare i curriculum presentati e procedere con colloqui esplorativi. Si richiedevano requisiti ad hoc e la laurea specialistica, oltre le specifiche richieste segnalate. Beh, non si sa come, non si capisce perché, il posto andò a Reboni. Ossia, il sindaco, contravvenendo alle disposizioni del Comune, ebbe "incautamente" l'ardire di assegnare il posto proprio a colui che avesse tutte le priorità richieste a partire dalla laurea...in poi! Il caso oggi è reso noto perché c'è stata una specifica denuncia per il "fattaccio", quindi entrambi risponderanno davanti al magistrato per la madornale "svista". Quindi Reboni, non solo capo del personale, ma anche in carica con la delega ai servizi amministrativi e finanziari del Comune Bresciano. Viene il dubbio: "Ma Reboni il bando l'ha scritto pensando a se stesso quando precisava titolo di studio, esperienza nella pubblica amministrazione e incarico dirigenziale continuato per almeno cinque anni?". Infatti il sindaco quando lo lesse esclamò: "Bella foto ti sei fatto con la polaroid!". Questo non è un caso eclatante come i tanti che ci sommergono giorno per giorno, è significativo però per capire come non abbiano più paura di niente e di nessuno, fanno i loro porci comodi e se capiterà (attenzione al futuro) di essere beccati, allora si penserà. Nelle sedi opportune ci si difende e tra una chiacchiera e l'altra, o scadono i termini oppure v'è prescrizione, o ancora si è assolti perché il fatto non costituisce reato; o meglio ancora, finirà in una bolla di sapone perché noi stiamo qui a perdere tempo con 'ste cazzate. Io le scrivo e voi le leggete, dopodiché non è più storia che ci appartiene.
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