Via, Verità e Vita

Beati coloro che cercano Dio (Vangelo e commento)

Dal Vangelo di Matteo: (In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare ed insegnava loro, dicendo: "Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi, quando vi insulteranno, vi perseguiteranno, e mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli!"). PAROLA DEL SIGNORE.

Commento: (Il discorso delle beatitudini nel Vangelo costituisce un assoluto rovesciamento delle certezze sulle quali si fondano le pretese dell'umanità di ogni tempo. Agli occhi di Dio non è beato chi è ricco, ma chi è povero: sono esaltati coloro che piangono, i miti, gli affamati di giustizia, i misericordiosi. Sono destinate alle premure divine i puri di cuore, gli operatori di pace, coloro che soffrono persecuzione per amore della giustizia. Quello di Gesù è anche un discorso consolatorio, teso ad infondere coraggio a coloro che al presente vivono ai margini della società. Se è pur vero che la ricompensa è intesa al futuro, è altrettanto certo che il regno dei cieli appartiene soprattutto a loro. A differenza dei regni umani, il regno di Dio privilegia i poveri in spirito (cioè gli umili ed i semplici) ed i perseguitati a causa della giustizia. Il discepolo insultato, perseguitato e calunniato, è invitato a non scoraggiarsi, nella consapevolezza che anche Cristo ha patito tutto questo, conservandosi fedele alla volontà del Padre).