CUORE IN VIAGGIO

La vendemmia

E' un momento che ha accompagnato la mia infanzia,
la mia adolescenza e anche la mia giovinezza.
L'esuberante allegria che si respirava tra i filari,
le chiacchere delle donne,
le risate dei ragazzi,
i borbottii degli uomini che controllavano,
i grappoli che finivano nelle nostre ceste,
perchè fossero puliti da foglie e parti ammuffite.

Questa massa di parenti e amici che si riversava,
sui vigneti di un mio zio nelle colline astigiane.
Si reclutavano tutti, in primis i vicini di casa,
a cui poi si rendeva il favore,
quando fosse stato il loro turno di raccogliere
l'uva dalle loro vigne.

E poi c'era la pausa per il pranzo nella grande cascina.
Se era una bella giornata si apparecchiava fuori nell'aia,
con un appetito che non aveva eguali,
dopo anche solo mezza giornata di aria aperta.

E poi nel pomeriggio si ripartiva,
con la pancia piena ma con tanta voglia di tornare
tra le vigne, in mezzo ai profumi dell'uva,
della terra umida, con le vesciche alla mani,
per noi cittadini pochi avvezzi ai lavori manuali e
le dita appiccicose del succo degli acini che a volte
scoppiavano tra le mani.

Bei tempi quelli...