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CUORE IN VIAGGIO

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« Le vacanze delle persone sole...Lilly...l'epilogo »

Lilly

Post n°404 pubblicato il 24 Agosto 2011 da xteneraladyx

Ricordo ancora quando la Lilly arrivò in ufficio,
il primo giorno che iniziò a lavorare da noi.

Era una ragazza solare, ironica,
un po’ stravagante ma di una simpatia travolgente.

Arrivava da un precedente  lavoro,
un noto studio di architetti  del capoluogo,
dove faceva la segretaria ad uno dei soci.

Si era licenziata in tronco,
perché aveva avuto un fraintendimento con un’altra collega più anziana a cui,
secondo lei, dava fastidio la sua presenza nello studio.

Non ci aveva pensato due minuti,
era andata da uno dei soci ed aveva fatto le sue richieste,
se mi date tanto me ne vado…e così era stato.

Dire che era eccentrica, forse è eccessivo,
ma un tantino stravagante si...

Intanto  aveva un abbigliamento che,
per noi gente di provincia, sembrava un po’ sopra le righe,
ma lei arrivava da realtà di lavoro ben diverse,
dove l’immagine e i ruoli che aveva ricoperto, imponevano un certo stile…

 

Quel giorno arrivò in tenuta da cavallerizza.

Mancava solo il frustino…..

I cavalli…la sua grande passione.

Lo diceva sempre:
"Devo guadagnare tanti soldini e poi mi compro un maneggio e allevo cavalli".

E ci sapeva andare a cavallo e bene anche.

Sopra la scrivania aveva piazzato le foto sue,  del suo destriero e del suo cane.

Giuro, mai visto un cane così brutto.

Ogni volta che passavo di là, mi prendeva male.

E lei, ridendo mi diceva “ma è bellissimo!!!
Vieni qua che ti faccio vedere la foto di quello che voglio comprarmi adesso…”

Tra me pensavo un bel husky, un pastore tedesco…
macchè uno sgorbio canino di una razza con un nome impronunciabile.

“Lilly, te sei strana sai?” gli dicevo, e lei “Si, lo so. Me lo dicono tutti”.

Bene, almeno era consapevole che aveva gusti di nicchia, ma tanto di nicchia.

Della serie meglio tenere questo cane nascosto, prima che spaventi i bambini.

 

Un giorno arrivò con la coroncina di Cenerentola in testa.

“Ve lo sempre detto che sono una principessa!” questa è la mia corona.

Non vi dico la faccia del nostro principale.

Iniziava a pensare di non aver fatto una scelta tanto oculata nell’assumerla.

Andando via scuoteva la testa diceva in piemontese “Stà si...a lè fola!”

Che voleva dire, questa è matta.

 

Lilly viveva in una vecchia cascina di famiglia senza riscaldamento.

Ed era una comica sentire cosa si metteva per andare a letto…

Trascorreva spesso i suoi weekend in una casa in montagna,
che aveva affittato con alcuni amici.

Spesso arrivava direttamente da lì, il lunedì mattina,
e si cambiava nel parcheggio della ditta.

Qualcuno dice di averla vista mentre si cambiava le mutande in cortile,
ma queste sono leggende metropolitane.

Fatto sta che lei toglieva gli scarponcini da montagna e infilava i tacchi a spillo, rigorosamente senza calze.

Tutti la vedevano strana.

A me piaceva.

Almeno con lei ogni giorno ci si faceva delle sane risate,
perchè non sapevi mai come sarebbe arrivata
e che le era capitato nel frattempo.

 

Solo dopo qualche tempo, presa confidenza
e forse rincuorata dal fatto che mi ero sempre dimostrata sua amica,
mi raccontò la sua storia.

 

Non era  una bella storia…proprio no.

Ma questo ve lo racconterò la prossima volta…

 

 
 
 
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