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La Mindfulness, come abbiamo già visto, è la piena consapevolezza del momento presente. E' la pratica che ci permette di sapere esattamente dov'è la nostra attenzione per poter scegliere consapevolmente dove orientarla.

Come può venirci in aiuto durante questa quarantena?

Abbiamo toccato quota 30, è da un mese esatto che la nostra vita è cambiata. A stento ricordiamo l'ultima volta che siamo andate dal parrucchiere o a cena fuori spensierate. Non vediamo i nostri cari. Non possiamo abbracciare nessuno. Ci hanno forzatamente isolate fino a data da destinarsi. Spente, nervose, tristi, depresse... Non ci riconosciamo quasi più...

C'è chi non riesce a dormire bene, chi ha perso i ritmi rassicuranti, chi è talmente disorientata da far fatica persino a ricordare in quale giorno della settimana siamo. Urge correre ai ripari... Vediamo come i 7 principi fondamentali della Mindfulness possono venirci in soccorso...

1) Non giudizio. La nostra mente tende a processare automaticamente tutte le esperienze che viviamo: o son buone o son cattive. E il giudizio viene espresso in pochissimo tempo senza che ne siamo necessariamente consapevoli. E' chiaro che questo comporta delle conseguenze. Ad ogni azione giudicata buona seguiranno emozioni positive. Ad ogni azione giudicata cattiva ne seguiranno di negative. E purtroppo la tendenza, in quest'ultimo caso, è a trascinarci in un vortice dal quale diviene realmente difficile liberarsi. Che fare? Impariamo ad osservare la realtà come fossimo un testimone imparziale. C'è un'emergenza mondiale in corso. Un virus sta causando migliaia di morti. Occorre rimanere in isolamento per evitare l'ulteriore diffondersi dei contagi. Bisogna adottare i necessari sistemi di protezione e criteri di prevenzione. Non appena l'emergenza sarà rientrata torneremo alla vita di sempre. STOP. Non mi faccio coinvolgere emotivamente perché si tratta di esperienze cattive. Osservo che oggi è così. Ma non lo sarà per sempre.

2) Pazienza. Non dobbiamo far altro che comprendere la mutevolezza degli eventi. Ogni esperienza avviene nei suoi tempi. Nasce, si sviluppa e muore. Non dura per sempre, come dicevamo prima. Ed io non devo mettere in standby la vita attendendo che quest'incubo finisca. Devo semplicemente avere pazienza. Oggi la situazione è quella che osservo in modo imparziale. Oggi vivo al meglio questa condizione. Certa che muterà. Al momento giusto.

3) Mente del principiante. Abbiamo la tendenza a confrontare ciò che viviamo alla luce del passato. Questo purtroppo incide notevolmente sulla nostra percezione della realtà. Se ogni giorno mi sveglio con la convinzione di sapere già quel che succederà, mi sto privando della possibilità di farmi stupire da ciò che di nuovo potrebbe accadere. Se assumo la mente del principiante, non vivo questo giovedì come il trentesimo giorno di isolamento in cui sarà tutto noioso e banale come nei ventinove precedenti ma osservo il sole sul balcone ed improvviso una merenda con mia figlia, decido di telefonare ad un'amica che non sento da troppo, mi vien voglia di preparare i cornetti salati per la cena sul divano, davanti ad un bel film! Smetto di pensare di sapere già tutto e mi concedo il dono dello stupore della prima volta e della meraviglia che l'accompagna.

4) Fiducia. Innanzitutto devo fidarmi di me stessa. Quindi delle mie sensazioni ed intuizioni. Molte di noi si stanno riscoprendo fragili. Sapere di essere sole, alle prese con tutto, amplifica il terrore di arrivare a non farcela. Questo succede perché abbiamo l'innata tendenza a cercare guide fuori di noi. Forse è l'occasione giusta per imparare a conoscerci meglio. E per comprendere che abbiamo in noi tutto quel che occorre. Dobbiamo semplicemente imparare a fidarci.

5) Accettazione. Quante di noi hanno messo in standby la vita? Non mi piace questa quarantena, sarò felice solo quando sarà finita! Non è vita questa! Son frasi che avrai sentito anche tu, probabilmente. Vivere nell'attesa che la realtà vesta gli abiti perfetti delle nostre aspettative ci pregiudica la possibilità di assaporare consapevolmente il momento presente. E' chiaro che tutte sogniamo di poter tornare alla vita di sempre. Ma è importantissimo essere in grado di accettare pure la condizione attuale. Questo non significa rallegrarsene. Significa che osservo il mio momento presente, so che non durerà per sempre, mi impegno a trarne il meglio, imparo a fidarmi di me stessa, accetto quel che vivo. Senza il velo del giudizio.

6) Non cercare risultati. Sono inquieta e non posso far nulla per rilassarmi, mi sento come una tigre in gabbia! Quando compiamo un'azione tendiamo a voler raggiungere un obiettivo. Questo comporta che ci catapultiamo nella modalità del fare. Come se mancasse sempre qualcosa al momento presente per essere perfetto. Ma è davvero così? La Mindfulness ci aiuta a prestare attenzione a ciò che siamo. Prescindendo da quel che facciamo. Se smettiamo di cercare risultati, ci concediamo la possibilità di osservare quel che viviamo nel momento presente. Sono inquieta? Osservo la mia inquietudine. E va bene così. Mi ci lascio attraversare come lo scoglio dall'onda del mare. Non aspetto che la tempesta finisca per tornare ad essere felice o a sentirmi giusta. Semplicemente perché, qualsiasi condizione io stia vivendo, è giusta così. I risultati arriveranno dopo, col tempo, se smetterò di cercare di ottenerne e imparerò a dare la giusta importanza alla consapevolezza del momento presente.

7) Lasciare andare. Ti capita mai di fare un pensiero ed automaticamente collegarlo al futuro o al passato? Il più delle volte in una chiave di lettura catastrofica... Succede perché abbiamo la tendenza a non lasciar andare i pensieri e a trattenerli. Un pensiero si profila all'orizzonte? Lo osservo, mi produce delle emozioni, mi richiama alla mente situazioni del passato in cui ho vissuto qualcosa di simile, mi lascia credere che nel futuro sarà ancora così (se non peggio). Dopo un'ora sono ancora ferma su quel pensiero. Non va mica bene così... Lasciar andare significa che arriva un pensiero, lo osservo e lo lascio andare. Poi riporto con gentilezza la mia attenzione al momento presente. Perchè i pensieri sono solo pensieri! La mia realtà è un'altra. Ed è QUI ed ORA. Nei gesti che sto compiendo, nelle emozioni che sto provando, in ciò che sto vivendo.

Questo è il mio regalo di Pasqua per te. Ti auguro di sperimentare i benefici legati a questo importante cambio di percezioni. E di raggiungere uno stato di pace interiore, essenziale oggi più che mai.