Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 4
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

fedechiarag1b9Arianna1921Riamy55maremontycassetta2norise1mariasen1bisou_fataldronedjibaldolondrafrescaselvaamorino11Crowuglybadbanderuola0
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi di Marzo 2024

Il sole che sorge ad est.

Post n°3100 pubblicato il 30 Marzo 2024 da fedechiara
 

Sensibilità e orientamenti diversi. 29 marzo 2016

Ogni atto di follia omicida commesso nel mondo mi addolora profondamente e scatena le pulsioni dell'ira e dell'odio nei confronti dei maledetti orchi assassini di ogni popolo, razza e oscena professione di fede omicida.
E nessuna equiparazione di maggiore o minore sensibilità dolorosa dovrebbe mai darsi nei confronti dei morti ammazzati: siano essi di san Bernardino, Parigi, Belgio o Lahore-Pakistan – gli ultimi in ordine di tempo di questa mattanza organizzata dai soliti noti estremisti islamici dai nomi diversi, (Boko Aram, talibani, 'radicalizzati sul web' di seconda generazione di immigrati) tutti affratellati da una comune interpretazione di follia religiosa bellicista: Jihad e Sharia.
Però fa specie il notare come qualcuno di coloro che oggi si indignano e si stracciano le vesti per lo scarso spazio dato in cronaca ai fatti luttuosi di Lahore rispetto a quelli di Bruxelles e di Parigi (le acrimoniose note di 'due pesi e due misure' che mai avremmo voluto leggere) non aveva pubblicato nulla di commovente e di lacrimevole e/o indignato nei giorni della rabbia e della commozione universale per i morti e i feriti gravissimi e meno gravi che hanno riempito gli ospedali di Bruxelles. Chissà, forse ci avevano 'fatto il callo', come si dice.
Due pesi e due misure all'inverso? O antenne neuroniche sempre curiosamente orientate a est, forse per innato amore del sole che sorge?
Pakistan, kamikaze nel parco affollato di famiglie a Lahore. "Oltre 63 morti, almeno 45 sono...
ILFATTOQUOTIDIANO.IT
Pakistan, kamikaze nel parco affollato di famiglie a Lahore. "Oltre 63 morti, almeno 45 sono...
Pakistan, kamikaze nel parco affollato di famiglie a Lahore. "Oltre 63 morti, almeno 45 sono...

 
 
 

Fragili?

Post n°3099 pubblicato il 30 Marzo 2024 da fedechiara
 

29 marzo 2020

Nel piccolo condominio fronte campagna in cui vivo, grazie ad una delle famiglie con un figlio di 14 e una bimba di due anni, l'età media è scesa a quarant'anni. E, se non fosse per me, scenderebbe a trenta e anche meno. E' una buona cosa, direte voi. Senza dubbio. E sono tutti gentili e silenziosi e sorridono, alleluia! Chi più di me felice?
Ma, a causa della infodemia che impazza in tivù - giornalisti, vil razza dannata!- e ci deprimono e ci costringono nell'incubo dei morituri che siamo, che potremmo essere (a chi la tocca la tocca), lo stigma sociale mi castiga, e, se scendo a terra e percorro il vialetto che mi porta in fronte ai bidoni della differenziata, vengo seguito dagli sguardi di malcelata commiserazione dei presenti in giardino che giocano con una stropola di bimba cinguettante perché 'anziano', ahimé e, ca va sans dire, prima vittima designata del maledetto virus nascosto in ogni dove che ci costringe a spruzzare battericidi e candeggina ueberall.
E poco importa se, ravviati i capelli e riportati con maestria nei punti in cui sono scarsi, la mia età biologica scende di un decennio. Siamo la generazione che, prima, affronterà il Grande Viaggio e siamo commiserati in tivù e 'protetti' e vigilatissimi a causa dell'assommarsi osceno delle bare nei posti più improbabili, dato il numero abnorme - e quelli delle imprese funebri, i tragici 'nouveaux riches' di questo scorcio di millennio infame, che non ce la fanno più e, come i medici e gli infermieri, sono la prima linea di questa stra maledetta pandemia che ci ha cancellato le vite e costrette alla prigionia dei domiciliari.
Ma la primavera avanza ostinata e sicura e i fiori già lasciano il posto al verde chiaro delle foglioline e le giornate di sole chiaro e di sicuro tepore dribblano i venti freddi dell'inverno ancora in agguato e, malgrado lo stigma sociale che mi castiga, la sensazione è che ce la posso fare e avrò futuro, speriamo, incrociamo le dita, accendiamo le candeline di rito - e ringraziamo il sole che sorge limpido e giocondo, divinità di fuoco che riscalda la superficie del pianeta da millenni e compie con scientifica semplicità quei miracoli che altri preferiscono vedere nel disegno di una nube fantasiosamente assunta quale 'apparizione della madonna' in quel della piazza san Pietro.
Oh, santo cielo! La pandemia colpisce pesantemente anche i neuroni, temo.
 
QUODLIBET.IT
Giorgio Agamben, Chiarimenti - Quodlibet
Giorgio Agamben, Chiarimenti - Quodlibet
Filosofia e virus: le farneticazioni di Giorgio Agamben
TEMI.REPUBBLICA.IT
Filosofia e virus: le farneticazioni di Giorgio Agamben
Filosofia e virus: le farneticazioni di Giorgio Agamben
 
 
 

Candidati europei a confronto.

Post n°3098 pubblicato il 29 Marzo 2024 da fedechiara
 

Due notizie a confronto, due metri di giudizio (politico-giudiziario), due paesi che misurano in cronaca la propria civiltà e il benessere dei propri cittadini.
Ieri un giudice nostrano – forse uno di coloro che aborrono i tests psico attitudinali proposti dal presente governo – ha negato l'estradizione in Ungheria ed ha mandato a casa il compagno di lotta di Ilaria Salis, affermando in pubblica tivù che le lesioni provocate alla persona aggredita (di cui all'imputazione) erano 'lievi'. E in Ungheria avrebbe rischiato 24 anni di carcere, invece.
Tenete a mente queste sue parole per misurare i due sistemi-giustizia di Italia e Ungheria.
24 a zero, se fosse una partita di calcio. Ma in mezzo a questo ipotetico campo di gioco ci sono le persone – cittadini europei - che vengono 'rieducate' politicamente a suon di martellate e/o manganellate sui crani da squadracce di pretesi 'antifa'.
Non vi viene in mente, a parti rovesciate, il nostro Ventennio e i metodi di convincimento (manganelli e olio di ricino) degli odiati fascisti italici?
Aggiungete a questa broda immangiabile la notizia che Elly Schlein sembra intenzionata a mettere in lista alle europee la martellatrice di Budapest, (una mite maestrina educatrice di infanti per i giornali schierati politicamente), per sottrarla ai suoi carcerieri o per innalzarla sull'altare dei martiri antifa di ogni tempo e luogo a ricevere gli ex voto dei suoi sodali e ditemi per chi parteggiate – se per l'Ungheria, severissima contro chi aggredisce le persone per strada e le 'rieduca' politicamente con martelli e manganelli o per l'Italia trista e lassa che manda assolto a prescindere il compagno e sodale in azione criminosa della novella martire di cui alle 'mie prigioni' – prossimo best seller opposto al 'Mondo al rovescio' del noto generale.
A proposito: Generale, che fa, si candida o non si candida? Non che il mondo torni vivibile, in caso di sua elezione al parlamento europeo, ma almeno ci si conta – giusto per sapere quale orizzonte di futuro praticabile hanno i nostri figli e i nipoti, guerra termonucleare a parte.
ARRESTI, INCHIESTE E PROCESSI. GLI “ANTIFA” TRATTATI DA TERRORISTI da IL MANIFESTO – Officina dei saperi
OFFICINADEISAPERI.IT
ARRESTI, INCHIESTE E PROCESSI. GLI “ANTIFA” TRATTATI DA TERRORISTI da IL MANIFESTO – Officina dei saperi
ARRESTI, INCHIESTE E PROCESSI. GLI “ANTIFA” TRATTATI DA TERRORISTI da IL MANIFESTO – Officina dei saperi
Ilaria Salis, Elly Schlein pensa a candidarla alle Europee: la mossa spacca il Pd
LIBEROQUOTIDIANO.IT
Ilaria Salis, Elly Schlein pensa a candidarla alle Europee: la mossa spacca il Pd

 
 
 

Dei delitti e delle pene.

Post n°3097 pubblicato il 29 Marzo 2024 da fedechiara
 

Narrazioni partigiane e diritti pretesi.

Potenza della narrazione partigiana! Che dico? Delirio di potenza.
Nell'aggiornamento delle 17, la Stampa di oggi (ieri per chi legge) dedica ben quattro titoli di prima alla martire Ilaria Salis, tornata in aula in manette e catene ai piedi come usa in Ungheria e in altri paesi democratici.
Avete letto bene, l'Ungheria è un paese democratico.
Ha passato il vaglio degli esaminatori europei prima di essere ammessa in Europa ed è, a tutti gli effetti un paese democratico dell'Europa che di quel titolo augusto e delle sue condizioni al contorno si fregia e si dice fiera.
E le catene della Salis, allora, povera martire martellatrice di nazisti in giro per l'Europa, per stare all'imputazione che la rinchiude nelle celle ungheresi con il comodo di un phon per i capelli, finalmente - come ci informano le nostre gazzette garantiste fino allo sfinimento e che impetrano 'i domiciliari' per la prode maestrina col martello?
Non sappiamo cosa sarebbe successo alla Salis se fosse stata carcerata in Italia per uguale reato di violenza, forse nessuno si sarebbe sognato di impetrare i domiciliari per quella fattispecie di odioso reato, forse le nostre carceri sono un filo più 'umane' di quelle ungheresi – ma se vai martellando la gente in giro per l'Europa dovresti sapere che, se vieni beccata in flagranza, ti tocca quel che passa il convento di quel paese.
E la campagna di stampa e televisioni riunite nel compianto della martire italica è tutta giocata sull'accusa rivolta agli Ungheresi di non essere democratici, di non conoscere il Beccaria, di essere una maledetta autocrazia che nega i diritti dei cittadini e ci permettiamo di dubitarne, sempre forti del fatto che l'Europa, di cui l'Ungheria è membro effettivo e conclamato, vigila occhiuta e propone severissime sanzioni nei casi di plateale inadempienza alle norme di statuto democratico (come le ha minacciate a noi per il sovraffollamento delle nostre carceri).
E dovremmo smetterla di coccolare e blandire e compatire oltre misura chi è carcerato con quel po' po' di imputazioni e volerlo 'domiciliato' con frigobar e televisione e pellegrinaggio di amici e parenti per il solo fatto che è italiano, poverino/a, e 'tiene famiglia' (come si può infierire su chi tiene famiglia)?
Ma il Beccaria che diceva a proposito della 'certezza della pena'?
La si deve scontare, se condannati? Ai domiciliari e con comodo di braccialetto elettronico?
Corro a fare una ricerca nel web e vi saprò dire estesamente.
L’Ungheria ha approvato una riforma della giustizia per sbloccare alcuni fondi europei - Il Post
ILPOST.IT
L’Ungheria ha approvato una riforma della giustizia per sbloccare alcuni fondi europei - Il Post
L’Ungheria ha approvato una riforma della giustizia per sbloccare alcuni fondi europei - Il Post
LASTAMPA.IT
Il dramma di Ilaria Salis, le catene a mani e piedi, quella carezza negata e il saluto del papà lasciando l’aula: “Ciao tesoro”
Il dramma di Ilaria Salis, le catene a mani e piedi, quella carezza negata e il saluto del papà lasciando l’aula: “Ciao tesoro”
LASTAMPA.IT
Dalla cattedra di una scuola elementare al carcere di Budapest: cosa è successo a Ilaria Salis

 
 
 

Cavalieri, diavoli, parche.

Post n°3096 pubblicato il 28 Marzo 2024 da fedechiara
 

Il Cavaliere, la Morte e il Diavolo. 27 marzo 2020

Possiamo ricorrere alle antiche metafore e allegorie per meglio rappresentarci i tempi grami che stiamo vivendo. La Morte non ha bisogno di spiegazione: è nei numeri, sempre più alti, dei contagiati morituri intubati nei reparti di rianimazione: un repulisti epocale di anziani che avrebbero potuto godere ancora di qualche altro anno o decennio di vita e sono falciati impietosamente dalla Contadina che pareggia sapientemente le erbe dell'umano prato.
E il diavolo chi è? Sappiamo qual'è la sua mela tentatrice, offerta ai paesi di affaccio mediterraneo in gravissimo affanno respiratorio da corona virus: 'Lasciate andare quest'Europa ladra e assassina' - sparagnina anche in tempi di pandemia e le economie ferme al palo a motori spenti e l'impresa di Sisifo prossima ventura di risalire la china non appena il virus mostrerà la corda e darà segno di non sapere più condurre da par suo l'oscena danza macabra della strage planetaria.
O, di contro, non un diavolo, bensì una paciosa diavolessa sparagnina: quella Merkel che continua a tenere stretti i cordoni della borsa europea, alleata all'Olanda dell'etica protestante degli antichi mercanti e navigatori che sempre pensano al dopo: al macigno del debito a voragine che mai più pagheranno le formiche italiche e greche e spagnole perché 'chi ha dato, ha dato, ha dato e chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, scurdammoce 'o passato'...'.
E il Cavaliere? Non certo Giuseppi, il furbo avvocato che si è tolto d'impaccio digrignando i denti nel corso della video conferenza dei capi di stato e di governo che avrebbe dovuto sciogliere gli odiosi impacci e i lacci europei dell'era dell'austerità che ci lasciamo alle spalle – e non ha firmato il Mes: il trattato economico finanziario che metteva, si, a disposizione una pacca di miliardi ai paesi in difficoltà, ma stringeva il cappio al collo dei carnefici della troika e delle loro misure lacrime e sangue, già imposte alla Grecia, una volta giunto il momento delle restituzioni.
E allora chi è il Cavaliere della metafora cinquecentesca? Non è Draghi, che si tiene in disparte e lontano dall'arena del presente s-governo dell'emergenza-corona virus perché 'nondum matura est' – e non vuole finire a fare il drago trafitto da san Giorgio nel momento in cui maturerà l'uva di un 'governissimo' che si assuma l'onere delle pesantissime decisioni per uscire dalla crisi economica peggiore dal dopo guerra ad oggi.
Lasciamo aperta l'incognita. Nei prossimi giorni, speriamo non mesi, si decanterà il miscuglio e la pozione fumante nell'antro dei maghi dei presenti medici politici che ci dicono e ripetono fino alla nausea in tivù che 'andrà tutto bene' e 'ce la faremo'. E apparirà, finalmente, sulla superficie della pozione non più fumante la limpida figura del Cavaliere in questione.
No, non il Cavaliere mascarato dei tre lustri di s-governo ultimi scorsi, che avete capito?
E neanche il 'Blaue Reiter' gioioso sognato dagli artisti espressionisti prima che la prima guerra mondiale disperdesse i membri del gruppo e montasse l'incubo della Morte nelle trincee e sui campi di battaglia – con finale in tregenda dei milioni di morti della 'spagnola'.
Abbiate pazienza. Ancora qualche giorno di pandemia galoppante e picchi ancora distanti e vi sarà sciolta la metafora. Intanto #restateacasa e godetevi la splendida incisione di Albrecht Durer.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963