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La battaglia di Gaugamela e il disappunto del generale Cambronne

Post n°658 pubblicato il 06 Novembre 2018 da fedechiara
 

 

Bisognerebbe affidare il governo, nel mese di novembre e seguenti dello scontro con l'Europa dei burocrati, a un condottiero valente che, come Alessandro nella battaglia di Gaugamela, viste le preponderanti forze nemiche al centro dello schieramento, guidò la cavalleria tutto sulla destra in apparente fuga, sfondando poi dov'erano minori le forze avversarie, - accerchiando, infine, e colpendo selvaggiamente alle spalle i soldati nemici disorientati.

Ma, dai reports che ci giungono da Bruxelles, pare che non ci sia nessuna falla nello schieramento dei ministri delle finanze dei paesi membri che ci osteggiano la 'manovra del popolo' e il rapporto deficit/pil al 2,4 e ci esce di bocca un sonoro 'Merde, alors!' - che fu il leggendario moto di disappunto del generale Cambronne giunto in ritardo sulla scena della disfatta di Waterloo.

E non sappiamo se i nostri due tribuni di governo, Salvini e Di Maio, terranno il punto e le ragioni dello scontro epocale contro l'Europa dei burocrati sordi e grigi e se ne impiperanno delle minacciate sanzioni e 'tireranno dritti', fidando su Trump e Putin che ci compreranno i titoli di stato eccedentari o se cederemo le armi a una resa ignominiosa che farà cadere il governo giallo verde e aprirà scenari di 'governi tecnici' a guida pd-forzaitalia, dio ce ne scampi.

E il pacioso Di Maio, fin qui roccioso e determinatissimo alla guida dell'esercito a cinque stelle, farà come il Nerone della poesia di Kavafis – che equivocò l'oracolo delfico e non si curò del 'vecchio di anni settantre' che, in Spagna, addestrava le sue truppe e preparava l'attacco decisivo - o ha un asso nascosto nella manica che ci stupirà, e usciremo vincitori e 'manderemo a casa' gli odiati burocrati nella battaglia campale di maggio, e il Mattarella dovrà 'mettersela via' con la sua incessante predicazione filo Europa che ci pare di averci un 'nemico interno' e 'fuoco amico' alle spalle?

LATINORUM.TK
Costantino Kavafis (1863 - 1933), La scadenza di Nerone Non si turbò Nerone, nell’udire il vaticinio delfico: “Dei settantatré anni abbia paura”. Aveva tempo ancora di godere. Ha trent’anni. Assai lunga è la scadenza che concede il dio, per angosciarsi…

 
 
 
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