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Leucemia e smog a Milano

Post n°1469 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da kudablog
 

Proprio ieri dicevo che chi ha gestito le politiche pubbliche lombarde negli ultimi anni era responsabile della nostra mancata salute. Oggi questa mappa però mi impressiona. I cerchi sono le zone in cui si concentrano il maggior numero di casi di leucemia, le zona rosse quelle con i tassi più alti di PM10.

mappa luecemia milano smog

Non è necessario ma ricordo che leucemia è un termine con il quale si indica un insieme di malattie maligne,e con cui viene comunemente indicato il tumore "del sangue". I rischi sono fuori dall'area ECOPASS.

 
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Commenti al Post:
antonio1929
antonio1929 il 22/01/10 alle 21:54 via WEB
Forse sarebbe interessante guardare non solo a Milano ma anche all'aria di casa nostra (leggi Cernusco) soprattutto dopo la definizione delle nuove rotte aeree. Al di là dell'inquinamento acustico, bisogna sapere che uno studio recente (2008) dell'ENI ha quantificato l'inquinamento prodotto da ogni sorvolo di aeromobile pari a quello di 500 autovetture non catalizzate; nel caso di Cernusco (con sorvoli di almeno 50 aeromobili al giorno) si tratta di quantificare l'inquinamento prodotto da 25000 autovetture non catalizzate al giorno (non male!). Inoltre uno studio del CNR (2005) ha rilevato come in campioni di pioggia in aree circostanti il passaggio in decollo o atterraggio di aeromobili la presenza di sostanze chimiche come quarzo, ossido di titanio, alluminio, sali di bario sia in concentrazioni ben al di sopra della norma. Infine è risaputo che, per effetto dei gas inquinanti rilasciati dagli aerei in decollo dall'aeroporto di Malpensa, la presenza di idrocarburi nei boschi circostanti sia 5 (CINQUE) volte superiore che nei terreni a fianco del casello autostradali più trafficato della A1, quello di Melegnano. Ora va bene puntare il dito contro chi ha gestito "le politiche pubbliche lombarde negli ultimi anni" riportando i dati di inquinamento di Milano, ma sarebbe utile anche ricordare l'inquinamento dell'aria che respiriamo da un paio di anni almeno a questa parte noi di Cernusco. E per restare in tema, mi domando cosa stia facendo l'Amministrazione di Cernusco non solo per difendere il proprio territorio ma anche per salvaguardare la salute di tutti i cittadini, la tua compresa.
(Rispondi)
 
 
kudablog
kudablog il 22/01/10 alle 23:48 via WEB
hai ragione, ma rispondi alla mia domanda: le vecchie rotte aeree erano meno inquinanti? dobbiamo guardare a chi ha cambiato lo rotte o a chi ha costruito su quello che era stato pensato come corridoio per il decollo? dobbiamo incolpare chi ha spostato le rotte o chiedere la chiusura dell'aeroporto? e allora perchè investire per farci la metropolitana? chi può decidere il destino di Linate, il sindaco di Cernusco o quello di Milano, il presidente della Provincia e della Regione?
(Rispondi)
 
antonio1929
antonio1929 il 23/01/10 alle 13:21 via WEB
Credo che prima di porre domande sia il caso di rispondere alle domande che sono già state poste. 1) Perchè è stato accettato supinamente il cambio di rotte senza protestare in TUTTE le sedi opportune? Mi risulta che sia aperta solo l'opzione TAR con tutte le incognite del caso 2) Perchè nessuno denuncia questa situazione (ma ci si occupa di Ecopass o di biglietto metropolitano, iniziative che avrebbero un impatto minimo rispetto a quanto procurato dalle nuove rotte) e si organizza per mantenere alto il livello di attenzione? Proprio a te devo ricordare che il destino di qualunque iniziativa è fortemente influenzato dalla capacità di denunciare un fatto e organizzare una protesta? Il Sindaco di Cernusco ha certamente il suo peso (altrimenti che ci sta a fare?) ma deve essere capce di usarlo. Ad esempio: 1) Perchè non chiede alla Provincia di entrare a far parte della Commissione Aeroportuale? 2) Perchè non usare la cassa di risonanza dei media per chiedere una commissione tecnica non di parte per individuare rotte alternative con impatto equo per tutti? Oggi mi risulta che Cernusco sopporti quasi il 60% delle rotte in decollo da Linate. 3) Perchè non si ricorre in sede europea? Io credo che prima di guardarsi fuori e accusare politiche di altri, sarebbe opportuno guardarsi in casa propria e domandarsi cosa possiamo fare per migliorare la situazione, anche nell'interesse dei nostri vicini di casa. Qui mi sembra che i nostri vicini di casa, usando leve che potrebbe usare benissimo anche il nostro Sindaco, abbiamo scaricato il peggio su di noi. O mi sbaglio?
(Rispondi)
 
 
kudablog
kudablog il 23/01/10 alle 14:57 via WEB
1) non è stato accettato supinamente, tant'è che c'è un ricorso al tar -- 2) buona domanda, da fare anche all'opposizione -- 1) lo ha chiesto alla provincia (che però non decide) e ha avuto risposta negativa. la legge non prevede l'obbligatorietà. Pioltello èin commissione per decisione del prefetto per la presenza del polo chimico, che non sparisce con la bonifica dell'ex Sisas -- 2) cernusco non sopporta il 60% dei decolli perchè questi voli passano anche sopra pioltello o segrate. 60& vorrebbe dire 120 voli! -- 3) non ci sono presupposti per ricorrere in sede europea.

Ecopass e biglietto metropolitano non sono questioni secondarie ma fondamentali per la gestione della mobilità e per la qualità della vita. Che non ti interessino non vuol dire che non contino.

(Rispondi)
 
 
 
antonio1929
antonio1929 il 24/01/10 alle 09:57 via WEB
1) Il ricorso al TAR è l'unica opzione aperta (peraltro fortunosamente aperta) e non è molto, comunque per nulla coerente con gli impegni presi da questa Amministrazione con una delibera Consigliare del 2007 (vai a rileggertela).In ogni caso , in ogni altra situazione, chiunque non fosse riuscito a portare risultati dopo 3 anni (e nel nostro caso la situazione è anche peggiorata) sarebbe considerato o un incompetente o un incapace e ne sarebbe andato (in presenza di un briciolo di dignità personale) o sarebbe stato cacciato. 2) La domanda la faccio a te e al tuo partito che appoggio questa Amministrazione (lasciamo perdere per una volta gli altri e il solito giochino dello scaricabarile). Non mi risulta che questa richiesta sia stata fatta. So benissimo che la legge non prevede l'obbligatorietà ma puoi ben immaginare che, sulla base della situazione attuale e se la richiesta proviene da una Amministrazione Comunale (magari a capo di un Comitato come quello che è stato inventato tempo fa) qualche speranza ci può essere. 3) Cernusco sopporta il 60% dei sorvoli diretti a Sud e fanno 50-55 al giorno; se per te è una situazione accettabile basta dirlo. 4) che non ci siano i presupposti per ricorrere in sede europea fatevelo dire da qualche esperto giurista; delle competenze di questa armata Brancaleone ci fidiamo ben poco e dovresti averlo ben capito. 5) non ho mai detto che Ecopass e biglietto metropolitano non sia fatti importanti; ho detto che bisognerebbe imparare ad essere più onesti nelle denunce e guardare pure in casa propria anche se (come nel nostro caso) sono i nostri amici a non beccarne una giusta. Nell'attesa di imparare a non usare due pesi e due misure, respira a pieni polmoni l'aria di Cernusco e fatti un po' di scorta di ossido di titanio.
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