la memoria dispersa

Lontano...nel tempo

Si dice che il tempo non si ferma, che nulla ne trattiene l’incessante avanzata, lo si dice sempre con queste trite e ritrite parole, eppure non manca chi si spazientisca per la sua lentezza, ventiquattr’ore per fare un giorno, pensate, e quando si arriva alla fine si scopre che non è servito a niente, il giorno dopo è di nuovo così, sarebbe meglio che saltassimo le settimane inutili per vivere una sola ora piena, un folgorante minuto.

(José Saramago)

Penso alla preziosità della vita e ne assaporo i secondi.

E’ la conclusione alla quale sono arrivata dopo anni e anni “di corsa” alla rincorsa di chi e che cosa non saprei.

Ci sono stati gli anni giovanili quando pensando al traguardo dei 50 - 60 anni anni mi pareva fosse un tempo lontano, lontano nel tempo, troppo lontano per pensarci.

Ci sono stati gli anni della vita familiare, alle prese con casa, lavoro, figli, marito e troppo poco tempo per pensare al tempo, che intanto….passava.

Ci sono stati i terremoti della vita.

Perdite di persone care, delusioni, problemi di salute.

E cominci a pensare al tempo, quello che è ormai passato, cancellato e vorresti tornare indietro perché ti accorgi che in fondo “stavi meglio quando pensavi di stare peggio”.

E intanto il tempo lavora in tuo favore se “ti fermi a pensare”.

Se ti fermi a pensare impari a vivere  il presente, a cambiare la prospettiva di vita, il tempo non è più il tuo padrone ma sei tu padrone del tuo tempo.

Gli anni servono anche a questo, a farti vedere il mondo, la natura che ti circonda con altri occhi, ad accettare il tempo che passa, perché non è più importante quanti ne mancano al traguardo finale  ma come intendi viverli.