la memoria dispersa

QUEL SOTTILE CONFINE TRA...

La colpa non esiste,

Se non nella misura

in cui noi stessi l'abbiamo creata,

Siamo noi, perciò, che dobbiamo distruggerla.

Se scegliamo di fare il male,

il male esiste

finchè noi stessi non lo distruggiamo.

Il bene non possiamo farlo,

perchè è il respiro stesso dell'universo:

ma possiamo scegliere

di respirare e vivere in esso

e con esso

K. Gibran

A volte il confine fra il bene e il male è così sottile da confondersi, puoi ritrovarti da una parte o dall'altra senza neanche  accorgertene ed è proprio là,  in quella terra di nessuno che diventa veramente arduo fare la scelta che a volte può determinare il tuo destino.

Ma il bene e il male, il buio e la luce, la vita e la morte secondo la simbologia  dello

ying e yang

non sono che due facce della stessa medaglia, entrambe presenti e opposte in   un processo di trasformazione che presuppone la loro interdipendenza e reciprocità.

 Il giorno non può esistere senza la notte, il buio senza la luce, l’acqua senza l’asciutto  e questo processo che trasforma tutte le cose dell’universo decretandone la loro bellezza riguarda anche il bene e il male, entrambi contenenti il seme  del loro opposto.

 Questo confine  è talmente soggettivo che è solo la coscienza personale che può individuarlo e stabilirlo e  anche se in linea generale si può affermare che tra Stalin e Maria Teresa di Calcutta ci sia stata una qualche differenza., sempre a  proposito di soggettività, il crollo delle torri gemelle se per gli islamici è stata la vittoria del bene sul male, per gli occidentali  non è stato altro che un insensato ricorso al fanatismo religioso.

Siamo  abitati dal Bene e dal Male, tutti abbiamo dentro di noi una parte angelica e una diabolica e la lotta, a volte, per la prevalenza dell’una o dell’altra ci lascia squassati ma in ultima analisi liberi di decidere cosa fare.

Le categorizzazioni rigide sono sempre da evitare ma  quanto è sottile la linea di demarcazione tra la manifestazione del bene e l’apparenza del bene: la carità distratta,  le bugie pietose, elargizioni vuote e  senza amore sono tutti  spostamenti inconsci o meno verso zone d’ombra dalle quali spesso accade che il peccatore incallito riesca ad allontanarsi  in un autentico slancio di generosità.