vivi e lascia vivere

Un amore tra le stelle

I nostri mondi sono così diversi, così lontani che solo a pensarci mi manca il respiro. Io sono figlia delle stelle, mentre tu sei figlio dei boschi. Tu contempli il cielo, mentre io abbasso lo sguardo, scrutando il mondo alla ricerca dei tuoi occhi. Il nostro incontro fu un evento inaspettato, sorprendentemente meraviglioso. Abituata al silenzio della galassia, venni attirata dal suono di un flauto, le note sembravano magiche, non avevo mai udito una melodia simile…era davvero speciale per arrivare così lontana. Chiesi ai miei fratelli se anche loro riuscivano a sentirla, ma fecero di no con la testa, guardandomi sbalorditi…Decisi di infrangere le regole del mio regno avvicinandomi alla Terra così tanto da venire folgorata dai tuoi occhi. Tu stavi piangendo e suonavi con tutto il fiato che avevi in corpo, come se attraverso la musica volessi inviare un richiamo d’aiuto, una supplica. Sentivo il dolore del tuo cuore, che all’istante divenne anche il mio. Le lacrime si trasformarono in cristalli lucenti e tu fosti attirato proprio da quello sbrilluccichio notturno. Ero proprio sopra di te, con le mani protese, pronte ad abbracciarti. Tu ti spaventasti per un solo attimo, ma poi, guardandomi negli occhi, trovasti la quiete. Non era me che stavi cercando, ma l’amore che ti era stato da poco strappato…”Ora lei fa parte del mio mondo, è diventata una stella meravigliosa e vorrebbe che tu fossi di nuovo felice.”

Il mio messaggio gli riscaldò il cuore, ma il ghiaccio che scorreva nelle sue vene non gli permise di smettere di soffrire. Gli dissi che la sua musica era arrivata fino al cielo, oltrepassando la barriera che divideva i nostri mondi.  

Superare il varco celeste era praticamente impossibile, ma quella volta mi dovetti ricredere. Parlammo tutta la notte ed io, attraverso le tue parole, scoprii per la prima volta cosa volesse dire amare con tutta l’anima. L’amore è un mare di gioia, di colori, di profumi, di emozioni, di forza, di passione, di carezze che arrivano fin dentro all’anima. E’ una cascata di brividi sulla pelle, anche se il sangue nelle nostre vene è lavico. E’ un plasmarsi di corpi, di baci, di coccole…Sono sussurri che il vento trasporta dolcemente e in quegli istanti il cuore pulsa forte, con nuovi battiti, facendoci mancare il respiro, facendoci piangere per le intense emozioni provate. Mi hai raccontato dell’amore e ad ogni tua parola il mio cuore sussultava; era come se mille piccole farfalle stessero volando sotto la mia pelle, come uno strano brivido che coinvolgeva tutto il mio essere. L’alba stava arrivando e da li a poco sarei svanita tra le luci del giorno…dovevo rientrare nel mio mondo, ma il mio cuore era già  nelle tue mani.

Al mio rientro mi sentii strana, non riuscivo a smettere di pensarti; volevo sentire ancora la tua voce, quella melodia che mi aveva totalmente rapita, volevo provare quelle emozioni, volevo donarti il mio amore, ma non sapevo se tu fossi pronto ad accogliermi. Quindi decisi di parlare al gran Consiglio delle Galassie, chiedendo loro di poter scendere sulla terra, trasformandomi in un umana. La mia famiglia all’inizio fu contraria, come scettici erano anche tutti gli altri, ma ascoltando quanto avevo da dire, sentendo la sofferenza e l’inquietudine del mio essere, non restarono di certo indifferenti. Se avessero rifiutato la mia proposta, sarei dovuta andare lontano, nel luogo del non ritorno, tra le fiamme che bruciano eterne: sarei andata in contro al sole, dissolvendomi nell’universo del mio dolore. Il consiglio deliberò e di comune accordo tutti mi lasciarono andare, con la certezza che un giorno sarei tornata tra loro più splendente di prima. La trasformazione fu dolorosa, ma sapevo che ad aspettarmi ci sarebbe stato il mio amore.

Giunsi sulla terra, nel luogo dove avevo conosciuto quel dolce ragazzo.

Lo aspettai tutta la notte, faceva freddo, ma la neve aveva trasformato il bosco in un luogo magico. Sapevo che sarebbe tornato, in quanto ogni notte dedicava alla sua stella le note più belle. Non avevo mai sentito freddo, ma quella notte conobbi il dolore del gelo, soprattutto quello che avvolgeva il mio cuore. Lui arrivò, ma quando mi vide non mi riconobbe. Gli spiegai chi ero, dicendo che avevo rinunciato alla mia immortalità per stare al suo fianco, perché mi ero innamorata di lui. Ma le parole che pronunciò un attimo dopo, furono come frustate sulla mia pelle, si aprì una voragine nel mio cuore, non credevo a quello che stava dicendo. Come avevo potuto rinunciare al mio mondo, senza tener conto della cosa più importante? Il suo cuore era legato alla sua amata stella, a colei che gli aveva dato un motivo per vivere, per respirare, per amare…Lui aveva occhi solo per lei; mi abbracciò perché si sentiva impotente davanti alla drastica scelta che avevo fatto, ma mi disse che al cuore non si comanda, perché bisogna essere in due per amare e lui non aveva più amore da donare. Il suo cuore era stato sigillato in uno scrigno e mai nessuna avrebbe avuto le chiavi per aprirlo. Queste ultime parole mi attanagliarono la gola, sentivo il freddo in ogni mia cellula, sentivo il sangue fluire con affanno, sentivo la morte avvolgermi piano piano…Lui mi stette accanto fino al mio ultimo respiro, asciugando le mie lacrime, cullandomi col calore delle sue braccia, suonando per me una nuova melodia.

Feci ritorno al mio regno in men che non si dica e ad aspettarmi ci fu il caldo abbraccio del mio popolo che mi disse: non è stato vano questo tuo viaggio, in quanto hai potuto assaporare la vita terrena, anche se ad aspettarti non ci sono state per te carezze, ma una cruda verità: l’amore non è una cosa univoca, ma deve essere condivisa in due; non si può constringere una persona ad amarci, perché sarebbe una violenza inaudita, sarebbe un amore non ricambiato, sarebbe solo una nostra convinzione e con l’andar del tempo ci autodistruggeremo con le nostre stesse mani. Quel ragazzo è stato onesto nei tuoi confronti ma la tua vita è stata breve in quanto lui non poteva ricambiare il tuo amore. Ti abbiamo concesso di trasformarti solo perché credevamo che lui potesse ritrovare la luce dell’amore attraverso di te, il patto era questo, ma aimè non sempre le cose che desideriamo si avverano e non possiamo obbligare nessuno a volerci bene. Un giorno troverai la tua strada, ma per ora brilla più che puoi, perché questo è il modo più puro e speciale che hai per donare amore al mondo.

Non mi resta altro che vivere e brillare, con la voglia di amare, chiudendo gli occhi e provando ad immaginarti...

(Immagini tratte dal web)

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