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« Una pizza a volo a volo!Sorelle, tenimme che ffa'! »

Ho scritto alla Malpezzi e l'ho twittato a Renzi

Post n°2044 pubblicato il 23 Marzo 2015 da vi_di

Simona Malpezzi, una 'donna PD', come ama definirsi, è componente della commissione cultura. 
So che non servirà a molto rispetto al DDL sulla scuola averle scritto, ma almeno mi sono sfogata. 
P.S. Magari mi risponderà Renzi, visto che gliel'ho linkato su twitter. 


'Voglio dirti, cara Malpezzi, che la riforma proposta per la scuola è la cosa più vergognosa ed antidemocratica che si potesse proporre.

E vado a spiegarne i motivi:

1) La TRAGICA, altro che buona, scuola accentra in mano ai presidi un potere assoluto vergognoso in uno stato democratico. Per contro non concede finanziamenti necessari ad un'autentica realizzazione di un'autonomia formativa seria, portando così la scuola pubblica  a dover cercare 'sponsor'mentre alla privata vengono dati cospicui finanziamenti. Quasi che gli articoli 3, 33, 34 della Costituzione possano realizzarsi in un’idea di scuola che somiglia ad una fabbrica di merendine, invece che al luogo principe dove si sviluppano e stimolano saperi e coscienze

2) Toglie i diritti a chi li ha: la chiamata a 'preferenza' del dirigente che non tiene conto della posizione in graduatoria, è un vergognosissimo mercato in cui lavoreranno dove preferiscono tutti i figli di 'Lupi' (giusto per citare l'ultimo caso di figlio d'arte), mentre gli altri staranno ad elemosinare una chiamata residuale

3) La precarizzazione non sarà cancellata, dato che a fronte di 170.000 precari stimati dal Ministero è prevista l'assunzione di circa 100.000. 

E gli altri 70.000 che fine faranno, visto che la GaE sarà cancellata? 

La legge prevede che i contratti a tempo determinato non potranno superare i 36 mesi anche non consecutivi. Insomma, uno di questi 70.000 che sta nella GaE attualmente con la speranza di trovare un lavoro a breve, potrebbe trovarsi fuori dalle assunzioni, fuori dal concorso e, tra 3 anni, fuori anche dalle
Geniale.

4) Un tempo l'anno di prova serviva da rodaggio e se non andava bene, si poteva avere un altro anno per recuperare: il DDL prevede che il DIRIGENTE può licenziare i precari senza preavviso.
Giustamente: che potere assoluto è, se uno non ha anche il diritto di vita o di morte sui sudditi?

5) Vogliamo poi parlare di chi viene assunto? Il 'fortunato' va su graduatorie regionali da cui i DIRIGENTI (tutto maiuscolo perché se lo meritano: sono i nuovi deus ex machina della scuola!) attingeranno. Pensando a questo, mi viene in mente la scena del film Ben Hur, quando lo vendono al mercato degli schiavi. Per chi volesse ammirare la nuova scena, il mercato avverrà ogni 3 anni, perché il DIRIGENTE programma attività  triennali, dunque se pure di ruolo l'insegnante sarà un jolly che ogni 3 anni può essere rimosso da una sede e spostato in regione a seconda di chi se lo aggiudica.

6) Gli stessi attuali titolari non solo non potranno avere il trasferimento se non graditi al dirigente, ma all'atto dello stesso diventeranno anche loro trottole sulle graduatorie regionali.

7) E vogliamo parlare del fatto che non si assegnano alla discussione parlamentare tutti i temi del ddl, delegandone tantissimi al Governo e sottraendoli di fatto alla discussione parlamentare? 

6) Chiuderei momentaneamente sottolineando il vergognoso ricatto che si sta facendo agganciando lo sfascio della scuola pubblica all'assunzione dei 100.000.

Complimenti. Peggio non aveva fatto manco la Gelmini. 

 

 
 
 
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