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Se c'è una pubblicità che mi manda in bestia è quella delle BigFruit. Quella dove una volta c'era il cavallo che è morto per dei polipi allo stomaco causati da assuefazione da caramelle ed è ora stato sostituito dal delfino.
E poi manca tutta la parte dal punto di vista del delfino.

Inquadratura dall'alto: arriva lui, teenager che invece di cercare di "foropparsi" qualche sua coetanea passa le giornate in questo posto che non si sa se è un acquario, un centro di recupero di animali che hanno avuto infanzie difficili o un laboratorio per la vivisezione animale. Lui, in quanto teenager che si sente parecchio bullo, arriva in bici e fa una mezza sgarfatina fingendo di prendere sotto il guardiano. Il guardiano è il tredicesimo che è stato assunto questo mese perchè, nelle 13 precedenti visite all'acquario, il teenager, fingendo di stirare i guardiani, li ha stirati veramente fratturando loro ossa superflue come le tibie, i malleoli e il cranio. Il guardiano, schivato il pericolo, mentre con una mano si regge le balle, con l'altra indirizza il getto della pompa d'acqua, con la quale non si sa cosa cazzo stesse bagnando (forse il marciapiede nella speranza che si ingrandisse? mah...) verso il giuovine e simpatico protagonista. Nel far ciò, nonostante la sua velocità di rotazione sia pari a quella del motorino del mio spazzolino da denti elettrico quando è completamente scarico, viene colto da labirintite fulminante e, caso unico nella storia, gli si spezzano le tibie e il cranio. A questo punto il ragazzo, felice di aver mietuto la sua quattordicesima vittima mensile, si reca (senza che vi sia nessun addetto ad impedirglielo) sul bordo della vasca dei delfini. Il delfino, in qualità di animale, appena nota un individuo che si avvicina, subito lo associa a qualcuno che gli porti del cibo sano da mangiare, e non quelle fottute caramelle al gusto di plastica. Il simpatico mammifero acquatico alza dunque il muso fuori da pelo dell'acqua e si accorge che il visitatore è quel ragazzino rompicoglioni. A questo punto si sente distintamente il tipico verso del delfino: "creeeec creeeec". Tradotto significa: "O merda! Ormai mi ha visto e non posso far finta di non vederlo. Poi sto coglione si offende e va a chiamare il responsabile della mia vasca che pensa che io sia ammalato e mi mettono nuovamente nel culo una siringa per qua...". Ormai che il danno è fatto, il simpatico pesciolone va a bordo vasca e, raccogliendo tutta la sua forza d'animo, simula un sorriso per il giovine visitatore. A questo punto il delfino pensa: "ma che cazzo sto facendo? Noi delfini mica sorridiamo. E che minchia ho raccolto tutta sta forza d'animo a fare? Tanto quel coglione non può mica capire la mia espressione. Ehi scemo! Tiè! Vaffanculo! Vai viaaaa! Mi stai sulle palle! Visto? Non capisce". Il ragazzo la mena dunque un quarto d'ora al suo supposto amico dicendo "scusa sono stato via un po' e bla bla bla". Il delfino risponde: "scusa un cazzo! Sono stato tanto bene senza un rompicoglioni che mi porta le caramelle dieci volte al giorno! Deh! Ma hai studiato la biologia? Secondo te, mille anni fa, i miei antenati mangiavano queste fottute caramelle? Eh? Cazzo, ho avuto due settimane di relax totale senza te tra le balle.. guarda: mi stanno anche ricrescendo i capelli. Pensa un po'...". Il ragazzo, immaginandosi di esser mancato al suo grande amico, porta la mano al taschino della giacca e lentamente inizia ad estrarre qualcosa:
"o dio fa che sia una sarda" pensa il delfino
il ragazzo sta per estrarre...
" per l'amor del celo mi va bene anche un pesciolino di frittura"
ancora qualche istante...
"... anche un polipino, un guatto, una cappa santa"
ci siamo quasi...
"... dai muoviti! Sarda , sarda, sarda, sarda!"
E' un pacchetto di caramelle!
"Delfino curioso!"
"Ma vai a fare in culo brutto pezzo di merda! Delfino coglione! Altro che curioso! Son due anni che spero ogni volta che mi porti un fottuto pesce da mangiare e invece continui a portare queste caramelle di merda! Altro che curioso! Sono un C-O-G-L-I-O-N-E! E continuo pure a darti corda! Fottiti! Vai a giocare col guardiano, coglione!"