ricomincio da qui

poesie prose e testi di L@ur@

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

Per chi volesse leggere la storia"Un passo indietro per farne uno avanti" sin dalle prime pagine;basta cliccare sui link.

post. 1post. 2post.3post.4post.5post.6post.7

post. 8post.9post.10post.11post.12post.13pag.14

post.15post.16post.17 ...post.18 ...post.19 ...post.20 ...post.21

 

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 139
 

ULTIME VISITE AL BLOG

lascrivanatanmikclock1991monellaccio19je_est_un_autreGUATAMELA1casella_1965woodenshipArechitanoprefazione09cassetta2c0nsuelocammino_1QuartoProvvisoriom12ps12
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 

 

« La pioggia sull'ulivo.La saga dei ricordi. »

La stagione dei maiali.

Post n°1442 pubblicato il 14 Settembre 2017 da lascrivana

Le memorie di un tempo s’incrociano con un presente che costruisce ancora ricordi; sensazioni ed emozioni che presto immagazzinerò in un angolo della mia mente. Spesso le diverse donne che sono stata nella mia vita, s’incontrano per fare un resoconto. Mi sembra di vedere la Laura bambina che incontra la me ragazzina, mentre la me donna sorride ad entrambe con tenerezza … e poi c’è quella me odierna che le abbraccia tutte e tre.

Stamani nell’osservare una mia vecchia fotografia, ammiravo il sorriso sincero dell’infante che ero stata: quando ancora non avevo complessi e vivevo in uno stato d’ingenua incoscienza. Eppure qualcosa di cui vergognarmi l’ho combinata anch’io; e così ho scoperto che un pizzico di coscienza l’abbiamo anche all’età di cinque anni.

Ho usato un aggettivo volgare nei confronti di un sacerdote. Ricordo di averlo sentito dire da qualcuno più grande.  La nostra casa era sempre frequentata da figure religiose,  poiché mio padre aveva improvvisato una chiesa in uno dei nostri fabbricati, e tra questi c’erano anche ragazzi costretti dai genitori a seguire il catechismo, e il loro malcontento si manifestava attraverso queste espressioni volgari e poco lusinghiere.

 

Mi sembra di rivedere ancor oggi la scena che si era svolta in una fredda mattina di Gennaio. Quel giorno mio padre aveva ucciso il maiale per fare la conserva dei salumi -motivo di grande festa in passato; tant’è vero che invitava sempre i parenti e gli amici più cari, che oltre a partecipare al banchetto, davano una mano.  Quell’anno aveva deciso di invitare anche dei giovani sacerdoti che frequentavano la catechesi, anche se solo per un aiuto spirituale. Erano le dieci del mattino, e il sole aveva fatto capolino da dietro le nubi spessi, ed io saltellavo felice vicino all’albero dov’era stato appeso il maiale.  La grossa fune che penzolava dal robusto ramo d’ulivo, era tutta intrisa e gocciolante di sangue; e il giovane frate osservava rattristito la piccola pozza che si era formata ai piedi dell’albero. Di solito quando si gioca e si saltella da bambini, si canta una filastrocca; beh anch’io ne avevo una da cantare quella mattina, solo che le parole non erano di certo adeguate alla mia età e alla mia religiosa educazione. Ricordo di essermene vergognata tanto da non riuscire a guardare negli occhi il frate fino a che non sono diventata adulta. 

Laura

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://gold.libero.it/scrivoeleggio/trackback.php?msg=13554959

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
das.silvia
das.silvia il 14/09/17 alle 12:48 via WEB
Episodi del passato, che riaffiorano, prendendo posizioni mentali, diverse, nel presente. Un caro saluto a te, silvia
 
 
lascrivana
lascrivana il 15/09/17 alle 07:03 via WEB
Sicuramente s'incastrano con il moderno creando unmosaico prefetto.
 
qmr
qmr il 14/09/17 alle 14:49 via WEB
I ricordi dell'infanzia hanno il sapore dell'ingenuità... Oggi i "maiali" sono quegli esseri umani che si comportano peggio delle bestie
 
 
lascrivana
lascrivana il 15/09/17 alle 07:04 via WEB
A dire punta o sulla mia coscienza, quella mia sensibilità che ancor oggi mi appartiene. Non mi è mai piaciuto ferire gli altri.
 
monellaccio19
monellaccio19 il 14/09/17 alle 17:13 via WEB
Beh, spero non leggano gli animalisti questo sanguigno post. La descrizione del maiale appeso e il sangue gocciolante, ha scosso me e non sono molto impressionabile, metti uno di loro, sarà inorridito per la morte cruenta. Ma che colpa hai tu? Sono i ricordi di una ragazzina felice per la festa campestre. Buona sera mia cara.
 
 
lascrivana
lascrivana il 15/09/17 alle 07:09 via WEB
La carne di maiale è buona, e il loro sacrificio non è mai stato vano per noi buongustai. Vederli morire mi dispiaceva, in effetti non partevopavo mai allo sgozzamento. Ma come si sul dire, del maiale si mangia tutto, anche il sangue. Ma di questo ne parleremo nel prossimo post. Sono certa che un banchetto alla paesana, sia di buon gusto in questi tempi meccanici. Ciao Carlo
 
chiedididario66
chiedididario66 il 14/09/17 alle 18:44 via WEB
Buon fine settimana laura
 
 
lascrivana
lascrivana il 15/09/17 alle 14:12 via WEB
Anche a te Dario. Un bacione.
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 15/09/17 alle 08:23 via WEB
Dei ricordi del passato in montagna.Non ho mai dimenticato l'ingresso di un vitello in un seminterrato.
 
 
lascrivana
lascrivana il 15/09/17 alle 14:35 via WEB
Io invece più che altro non dimentico le mie pecche.
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 15/09/17 alle 08:23 via WEB
Buona giornata Laura..
 
 
lascrivana
lascrivana il 15/09/17 alle 14:36 via WEB
Buona giornata a te Patty.
 
Vince198
Vince198 il 15/09/17 alle 14:47 via WEB
Anche qui c'è stata questa usanza (senza eccedere troppo in manifestazioni se non in ambito "parentale"), anche se nelle sue fasi più recenti è stato necessario portare il maiale al macello sia per l'uccisione che per gli esami propri del veterinario. Di solito mio padre ne vendeva la metà (cioè un maiale per sè e l'altro dato via a chi voleva comprarlo) per recupare le spese.
É stato un rito "casalingo", tanto che fino ad una 40/50 di anni fa, il tasso di mortalità in età media di noi friulani, dediti a una vita più che altro contadina, fu elevato proprio per il tipo di cucina con quella carne e di gran parte dei suoi derivati che inevitabilmente, nell'eccedere, procurarono decessi a meno di 50anni di età.
Dopo abbiamo avuto un professore (Feruglio) che fece statistiche in tal senso, suggerì diete adeguate e migliorò tantissimo la vita di noi friulani sia per qualità che per durata.
Oggi c'è tantissima moderazione nel consumo dei "prodotti" derivanti dal maiale, (n.d.r. la lonza che è la parte magra del maiale è quella che si consuma di più) e questo, insieme a una buona moderazione da decine di anni di consumo di alcoolici, è entrata nella "dieta" friulana, oltre prodotti tipici di altre regioni, compresa la dieta mediterranea che adoro e seguo da diversi decenni (anche i miei figli mi stanno "seguendo").
Comunque questo post è un interessante "spaccato" di altri tempi in cui, se non altro, si privilegiò la genuinità dei cibi. Al contrario oggi ci ritroviamo, ad es., in una Ue che spinge per gli o.g.m.
Detto fra pochi intimi e senza essere troppo volgare, spingerei questi "signori" con la testa in un certo posto, se potessi...
 
 
lascrivana
lascrivana il 15/09/17 alle 14:52 via WEB
Noi ne uccidevamo molti di più, eravamo una grande famiglia, e a Gennaio si faceva festa tutti i fine settimana. Se l'annata era più fredda, qualcuno lo uccidevamo prima di Natale. Anche oggi non scherziamo come grassi, magari quelli di una volta erano più genuini. Ciao Vince.
 
woodenship
woodenship il 16/09/17 alle 16:41 via WEB
Bei tempi,mia dolce scrivana:io potrei raccontarti dei conigli allevati e mangiati in riunioni di famiglia interminabili. Il cibo un tempo era ragione che univa,momento per socializzazione. Ma lasciami farti i complimenti per questa tua vena di narrativa davvero avvincente.Mi porta alla mente il film "900"di Bertolucci,nella prima parte veniva sgozzato un maiale,proprio come l'hai raccontato.Prova di un'usanza che corre lungo tutto l'arco della nostra splendida penisola......Un bacio più che mai........W.......
 
 
lascrivana
lascrivana il 17/09/17 alle 07:31 via WEB
Mi ricordo anch'io del coniglio nostrano alla cacciatora con contorno di piselli di stagione. Sono cresciuta in campagna, e il cibo era fresco e buono. Le verdure crescevano con il concime ricavato dallo sterco, e i pomodoro erano rossi e saporiti. Ricordo le belle insalate di settembre, pomodori verdi con olive schiacciate e olio d'oliva appena uscito dal frantoio. Sapori che i nostri non avranno la fortuna di avere sulle tavole oggi. Ricambio il bacio woode.
 
aliasnove
aliasnove il 16/09/17 alle 17:03 via WEB
Lo crescevamo e poi verso natale gli facevamo la festa....bellissimi momenti di socialità..indimenticabili! Bellissimi ricordi Laura ciao
 
 
lascrivana
lascrivana il 17/09/17 alle 07:33 via WEB
Crescevamo i maiali con ceci e avanzi di cibo, e la loro carne era saporitissima, persino il grasso, che si presentava spumoso e friabile, non come quello di oggi tutti sfilacciato.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963