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poesie prose e testi di L@ur@

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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« Lilly e il ciliegio. " ...Lilly e il ciliegio:" U... »

Lilly è il ciliegio. "Dispettosi compagni di scuola".

Post n°344 pubblicato il 26 Febbraio 2012 da lascrivana

 

Seduta tra i banchi di scuola,nell'ora di ricreazione cercavo di dare forma alle mie fantasie sugli elfi, su quanto era accaduto qualche giorno prima con Eddy e alla medicazione della volpe:un altra vittima dei dispetti di Piergiorgio;è vero che la sua mamma si lamentava sempre che le divorava le galline,ma questo non era un buon motivo per non curarla!

E Eddy ... Oh Eddy;si era dimostrato dolcissimo.

Quella magica creatura mi aveva conquistato il cuore e non vedevo l'ora di rivederlo per passare ancora qualche piacevole ora insieme.

A pensarci bene non è che avessi molti amici;tutti mi definivano strana.

Non che avessi molto da condividere con loro!

Le femminucce erano troppo civette e gli uomini troppo maschilisti e bulli.

-Ma guarda un po' che strani disegni fa la nostra Lilly!-

Esclamò Piergiorgio con tono burlesco alle mie spalle;poi con un gesto inaspettato e scattante mi prese l'album di disegno dal banco .

Cercai invano di riprendermelo,ma lui era più alto e forte,e poi ad aiutarlo erano venuti i suoi compagni che presero subito parte ai dispetti di Piergiorgio,lanciandosi l'album tra di loro;incuranti che questo si potesse anche stracciare.

Avvilita e infuriata,mi allontanai di corsa dalla classe,senza nemmeno aspettare che finissero le lezioni.

Mi avviai verso la brulla campagna,con i pugni stretti e un espressione inferocita sul viso:se avessi avuto la forza di Ercole li avrei stessi tutti!

Ma io ero solo una gracile donzella,dalla chioma dorata e dai grandi occhi azzurri.

Era più facile scambiarmi per un elfo,per via della mia pelle diafana e della mia esile corporatura.

La primavera era alle porte e la fioritura dei narcisi,aveva vivacizzato la ridente campagna; sembrava proprio sorridere con quella fila fitta,fitta di bianchi fiori che costeggiavano il viottolo.

Due magnifici cavalli dal pelo marrone lucido e dalla folta e lunga criniera svolazzata al vento,trottavano tranquilli e imperiosi nella natura selvaggia e incolta,un misto di sterpaglie,arbusti secchi e qualche timido e prepotente fiorellino che coraggiosamente si faceva strada tra i rovi.

Poi attraversai i campi coltivati facendo attenzione a non pestare le neonate piantine.

Arrivai vicino al ruscello,dove il giorno prima ci aveva condotti la lepre,con la speranza di rivedere i miei amici.

Si perché oramai i miei amici erano loro!

Gli animali e Eddy.

Mi sedetti su un grosso tronco,lanciando di tanto in tanto pietre nella limpida acqua del ruscello e crogiolandomi al sole come una lucertola.

Cercai di fischiettare con la vana speranza di veder comparire Eddy.

Ero preoccupata per la salute di Betta ed ero ansiosa di avere sue notizie.

Io ci avevo creduto veramente che ella potesse guarire;e già da subito si erano visti i primi magici risultati;ma ero ugualmente impaziente di sapere come se l'era cavata oggi.

                                         L@ur@

1: Lilly e il ciliegio.

2:Lilly e il ciliegio. "Eddy il folletto."

3:Lilly e il ciliegio. " Le presentazioni".

4: Lilly e il ciliegio. " Betta la volpe"

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Commenti al Post:
nefertiti704
nefertiti704 il 26/02/12 alle 17:00 via WEB
Scrittura chiara, semplice (non semplicistica) per una fiaba che si potrebbe leggere ai bambini. Sarebbero lieti d'incontrare Eddy,gli animali e tutta la natura così bene evidenziata e ammirata nel corso del tuo racconto. In quanto ai maschietti (a scuola) ne ho esperienza diretta solo che la mia saggia Nonna mi aveva insegnato una cosa: quando te li trovi davanti dai loro un calcio ma prendi bene la mira: il calcio dev'essere dato secco, improvviso, scattante ma deciso e proprio al centro al centro delle loro gambe! Così ho fatto ed è così che mi sono fatta rispettare. ahahah Buona serata, Mapì
 
 
lascrivana
lascrivana il 26/02/12 alle 19:38 via WEB
Che nonnina energica!°__° Da piccola a qualche bambino qualche calcio glielo pure dato,anzi più d'uno. Non iniziavo mai io;ma non m i era nemmeno difficile provocare.
 
mariopalmieri.mp
mariopalmieri.mp il 26/02/12 alle 18:12 via WEB
E come potrei...amica cara...dimenticare. quei giorni della mia infanzia...i sogni ...la poesia...dell'immagine del mondo...come lo percepivo allora...e quel sognare mi è rimasto strumento di percezione profonda del reale...Quell'infanzia mi ha fatto l'uomo di oggi...potrei dirti così che in realtà la mia infanzia continuo a viverla continuamente ancora oggi... e non so se ciò sia giusto...ma so che così è...quei giorni sono impressi nella carne anche del mio stesso corpo...non solo della mia anima... Vorrei scrivere ... della mia infanzia...per guarirne ...o farne forza dell'oggi...non solo segno del sogno ...o del dolore...ma chissà...amica mia ... se riuscirò mai a farlo... Ti abbraccio forte...amica preziosa e cara...che mi porti su sentieri... così forti ed importanti della mia vita...
 
 
lascrivana
lascrivana il 26/02/12 alle 19:46 via WEB
Scrivere questa storia mi riporta indietro nel tempo,facendomi ripercorrere mentalmente sentieri già esplorati. Se ho inviato a tutti quel messaggio;è che stranamente mi sono resa conto che i sogni si erano mescolati così bene con la vita vissuta da non riuscire emozionalmente a fare la differenza. Improvvisamente mi sono ritrovata bambina tra i bambini e adulta tra gli adulti,e elfa con gli elfi. Questa mia favola ambientata nel reale,cerca proprio di dimostrare tutto questo. So bene che metterò in difficoltà il povero luvif,che non solo dovrà trasformarsi da elfo,ma anche esplorare nella mia testa per vedere cosa mi passa per la mente. Avrei preferito che molti dei destinatari rispondessero sotto questo post. Ma ho letto con molto interesse le risposte in privato;e devo dire che leloro risposte mi sono piaciute tantissimo! Al punto da raccoglierli tutte su un foglio e mesolarle insieme senza nik e poi postarli. Che dite lo faccio?
 
luvif
luvif il 26/02/12 alle 22:17 via WEB
Non chiedo di meglio che mettermi alla prova. Un brano di musica e via, la mia fantasia prende il volo lungo i sentieri a cercare le impronte segrete dei miei lettori. Cio che amo davvero è ascoltare in silenzio il pulsare del cuore, creare parole che spingono ad amare. Questa è la mia arte. Io sono luvif il narratore... (vabbè mo non esageriamo)
 
 
lascrivana
lascrivana il 27/02/12 alle 07:47 via WEB
Non esageri;hai interagito con i miei sogni magnificamente. So bene di averti creato delle difficoltà,ma tu hai agito egregiamente. Vediamo un po' quante cose accomunano noi e i lettori. Ho raccolto tutte le loro rispote in privato. Li posterò senza nik. Quando ,lo farò invierò un messaggio a tutti. Sono certa che ognuno di loro a qualcosa da aggiungere.
 
carbonediamante
carbonediamante il 26/02/12 alle 23:12 via WEB
bellissimo racconto, mi ha fatto pensare a quando ero piccola. Sono cresciuta in un piccolo paesa di campagna, una meraviglia. Finita la scuola, al pomeriggio: via, di corsa per i prati, il bosco, il ruscello, il laghetto, tutti gli animaletti...e a casa c'era quasi un piccolo zoo...credo di avere imparato molto dalla natura. A scuola sono stata vicina di banco per tre anni di fila con un bambino "speciale", era un'inventore già da piccolo e ogni tanto durante le lezioni ci perdavamo con queste idee originali, così la maestra ci buttava fuori tutti e due, ahahaha!...continuavamo fuori nel corridoio...il guaio era la bidella che ci rimandava in classe. ah ah ah ah! Dei maschietti non ho mai dovuto preoccuparmi, erano le bambine ad essere piccole pettegole e forse un po invidiose...ma!
 
 
lascrivana
lascrivana il 27/02/12 alle 07:51 via WEB
E' bello il modo in cui tu mi hai risposto. I ricordi d'infanzia che ci accomunano sono già diventati magia. Perché è magia che ci avvolge,quando le memorie di bimbo,si affacciano sulle nostre realtà. E io mi son detta:Perché non rinnovare i nostri ricordi,aggiungendoci anche un pizzico di fantasia?
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 27/02/12 alle 00:29 via WEB
bel post!! io non sognavo di diventare qualcuno, vivevo secondo quel che leggevo, la scuola e mia madre sono stati e i miei sogni e poi il mio destino, nel senso che facevo quel che mi si presentava. Mi è andata quasi sempre bene, quasi!! Molto quasi. Ma mi poyteva andare peggio se non fosse intervenuto un pizzico di fortuna. Sogni da bimbo?? Diventare un grande compositore e concertista. Ma non c'è stao nulla di tutto questo ma son felice lo stesso per quel poco che so fare!! Sono diventato grande quando ho scoperto ma SOPRATTUTTO ACCETTATO i miei limiti, quelli che impedivano ai sogni di realizzarsi! E da allora la calma è stata sovrana!! Grazie! tt
 
 
lascrivana
lascrivana il 27/02/12 alle 07:53 via WEB
Ora che sei grande puoi ricordare i tuoi sogni da bimbo e aggiungerci un pizzico di fantasia ai ricorda;così sarai nei ricordi il bimbo che oggi da adulto ti sarebbe piaciuto essere nel passato. Lilly è questa,Eddy lo sta facendo pure.
 
Alltogether1
Alltogether1 il 27/02/12 alle 13:42 via WEB
Buon pomeriggio , buon inizio un grande bacetto buon proseguimento ciao By All *-*
 
 
lascrivana
lascrivana il 27/02/12 alle 20:23 via WEB
Buona serata anche a te.
 
LUNA.PIENA40
LUNA.PIENA40 il 27/02/12 alle 15:10 via WEB
voli con la fantasia per staccare qualche minuto dalla riluttante realtà di tutti i giorni... in attesa di incontrare Eddy... (clik)
 
 
lascrivana
lascrivana il 27/02/12 alle 20:23 via WEB
Già! Un po' di stacco fa bene.
 
luvif
luvif il 27/02/12 alle 21:21 via WEB
Eddy sussultò fremente di rabbia. Urla incitanti a Lilly provenienti dalla macchia l’avevano distratta e aveva restituito la bacchetta col quel sorriso disarmante implorante mille scuse. - dai Eddy, fammi tornare grande, sai quanto ci tengo a Piergiorgio e a giudicare dalla voce è molto preoccupato. Eddy starnutì forte e la fanciulla di colpo divenne troppo piccola per la improvvisata tana e ben presto i suoi capelli lucenti sventolarono all’aria aperta mossi dal vento verso il suo amato… Betta sollevò il musino umido dell’acqua che aveva bevuto dal cappello del folletto e gli disse premurosa: - Dovresti saperlo amico mio che il tuo è solo un sogno irrealizzabile. Ancora qualche mese e quella ragazza non si ricorderà piu di te, tu le passerai vicino e lei non se ne accorgerà. Sta crescendo non l’hai vista? È la legge di madre natura e tu lo sai. Quanti anni hai amico mio? - Il folletto sospirò con gli occhietti azzurri pieni di lacrime. - ne compio 150 a giugno, il ventiquattro. Sai Betta, pensavo davvero che sarei riuscito a sposarla, che portandola nel mio mondo le avrei fatto dimenticare il suo.- Così dicendo sfilò la bacchetta dalla cintura e la puntò sfrigolante verso la ferita ancora sanguinante. Il prodigio tornò a ripetersi per l’ennesima volta e subito dopo la volpe correva a perdifiato verso i suoi piccoli nascosti dentro le radici di una grande quercia nel fitto della boscaglia; ancora qualche minuto e i cinghiali sarebbero usciti per la cena… Eddy il folletto dove sei? Una voce potente gracchiava il suo nome dal cielo. Scorse l’aquila reale svolazzare in tondo e usci allo scoperto saltando sopra un vecchio ceppo di quercia tagliato decenni prima dal nonno di Lilly.
 
 
lascrivana
lascrivana il 27/02/12 alle 21:30 via WEB
In effetti,mentre ero seduta sul tronco in attesa di Eddy,mi maledivo per aver avuto fretta il giorno prima a tornare grande,solo ad aver udito la voce di Piergiorgio. La mia paura era che Eddy poteva essersi offeso e non sarebbe più ricomparso. No ... non è possibile che si sia rassegnato così facilmente! -Lui deve ricomparire e portarmi ancora nel suo mondo!- Esclamai ad alta voce; con la speranza che lui potesse sentirmi e ricordandomi di quello che accadde prima che Piergiorgio mi chiamasse.
 
luvif
luvif il 27/02/12 alle 21:24 via WEB
Sapeva chi lo cercava e si asciugò in tutta fretta gli occhi umidi di pianto e approfittando di una foglia di edera si soffiò fragorosamente il naso. - sono qui madre natura, perché mi cerchi? - L’aquila era ferma a mezz’aria e lo guardava con gli occhietti pungenti che emanavano luce incandescente. - il mago nero ne ha fatta un’altra delle sue, un’orda di termiti mutanti sta per attaccare la foresta amazzonica. Saltami in groppa che dobbiamo andare. - Eddy saltò a terra rifugiandosi nell’erba alta ma l’aquila con un possente battito d’ali lo riportò allo scoperto piegando l’erba e lo ghermì con la zampa artigliata intrappolandolo. - non voglio venire, sai che sto cercando moglie! - - al tuo ritorno ti sposerai ma ora salta su che non c’è tempo da perdere. Se distruggono la foresta sarà la fine per tutti noi. - Eddy capì che era la fine della sua storia con Lilly, al suo ritorno non l’avrebbe di certo riconosciuto. Abbarbicato alla penne del collo dell’aquila la supplicò all’orecchio: - madre prima di partire mi permetti di dare una lezione a Piergiorgio? Vorrei trasformarlo in una magnifica, bellissima, puzzola. - - Eddy, Eddy, quante volte le lo devo dire? Non potrà mai esserci niente fra un umano e un folletto. E poi lo sai che queste cose noi non le facciamo. A Piergiorgio ci penserà la vita a farlo crescere e maturare. In fondo è un bravo ragazzo. - - si ma gonfia le ranocchie. - - e tu da piccolo non rubavi le uova dai nidi? Ora fai silenzio che devo trovare la rotta giusta. – L’albero di ciliegio visto da lassù sembrava fatto di madreperla. Il Vento strappò due lacrime al folletto che cadendo in prossimità della casa di Lilly si trasformarono in due magnifiche rose rosse assai profumate.
 
 
lascrivana
lascrivana il 27/02/12 alle 21:44 via WEB
Aspettai vicino al ruscello per quasi due ore;ma di eddy nessuna traccia. Si era fatto tardi;era ora di rientrare,altrimenti mamma e papa si sarebbero preoccupati. Mi avviai velocemente,percorrendo la campagna in un batter d'occhio. Arrivata vicino casa rallentai il passo e mi fermai per prendere fiato prima di rientrare. E fu proprio mentre cercavo di ricompormi che notai le insolite rose nel giardino antistante casa. Mi avvicinai e le raccolsi delicatamente,annusandole ... avevano lo stesso odore di Eddy;o era lui ad avere il loro odore! Boh ... questo non era poi così importante;ciò che era importante per me era che lui non sparisse.
 
luvif
luvif il 27/02/12 alle 22:00 via WEB
il mago nero sapeva del valore di Eddy in battaglia e si stava preparando per non farlo mai giungere a destinazione. Nuvole nere avanzavano minacciose all'orizzonte...
 
 
lascrivana
lascrivana il 27/02/12 alle 22:06 via WEB
Ti avevo detto che non ti sarebbe stato difficile seguirmi e che il linguaggio dei bambini è più semplice di quello degli adulti? E poi abbiamo la magia a rattoppar gli imbrogli e le gaffe.
 
   
luvif
luvif il 28/02/12 alle 13:14 via WEB
piu che gaffe è stata una fuga, eddy quando ha visto lilly correre da piergiorgio non ha capito piu nulla...
 
     
lascrivana
lascrivana il 28/02/12 alle 20:16 via WEB
Durante l'età dell'adolescenza non è che Lilly preferisse i ragazzi come Piergiorgio! La metteva sempre in imbarazzo e lei stava sempre sulla difensiva.
 
 
lascrivana
lascrivana il 27/02/12 alle 22:09 via WEB
E poi l'improvvisazione mi è sempre piaciuta.
 
volpe.51
volpe.51 il 28/02/12 alle 20:37 via WEB
Bello, sembrava essere lì, hai descritto ogni cosa minuziosamente, mi è piaciuto, complimenti, sei bravissima. Ti auguro una buona serata, un abbraccio...Bruna
 
 
lascrivana
lascrivana il 29/02/12 alle 10:12 via WEB
Grazie Bruna della tua generosa critica.°__°Benvenuta.
 
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Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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