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poesie prose e testi di L@ur@

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Lilly e il ciliegio:" Una missione improvvisa per Eddy".

Post n°345 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da lascrivana

 

 

Mentre ero seduta sul tronco dell'albero,in attesa di Eddy;mi maledivo per aver avuto fretta il giorno prima a tornare nella dimensione reale,solo ad aver udito la voce di Piergiorgio che mi chiamava.

La mia paura era che Eddy poteva essersi offeso e non sarebbe più ricomparso.

No ... non è possibile che si sia rassegnato così facilmente!

-Lui deve ricomparire e portarmi ancora nel suo mondo!- Esclamai ad alta voce; con la speranza che lui potesse sentirmi.

Cercai di ricordarmi cosa accadde il giorno prima e se avevo detto qualcosa di offensivo.

Ricordo che eravamo ancora nella tana di Betta la volpe;e Eddy aveva sussultato fremente di rabbia.

------------------------ Il giorno precedente -----------------------------

Quando...

Urla incitanti a Lilly provenienti dalla macchia l’avevano distratta e aveva restituito la bacchetta col quel sorriso disarmante implorante mille scuse.

-Dai Eddy, fammi tornare grande, sai quanto ci tengo a Piergiorgio e a giudicare dalla voce è molto preoccupato.-

Eddy starnutì forte e la fanciulla di colpo divenne troppo piccola per la improvvisata tana e ben presto i suoi capelli lucenti sventolarono all’aria aperta mossi dal vento verso Piergiorgio… Betta sollevò il musino umido dell’acqua che aveva bevuto dal cappello del folletto e gli disse premurosa:

- Dovresti saperlo amico mio che il tuo è solo un sogno irrealizzabile.-

Ancora qualche mese e quella ragazza non si ricorderà più di te, tu le passerai vicino e lei non se ne accorgerà. Sta crescendo non l’hai vista? È la legge di madre natura e tu lo sai.

- Quanti anni hai amico mio? –

Il folletto sospirò con gli occhietti azzurri pieni di lacrime.

- ne compio 150 a giugno, il ventiquattro. Sai Betta, pensavo davvero che sarei riuscito a sposarla, che portandola nel mio mondo le avrei fatto dimenticare il suo.-

Così dicendo sfilò la bacchetta dalla cintura e la puntò sfrigolante verso la ferita ancora sanguinante. Il prodigio tornò a ripetersi per l’ennesima volta e subito dopo la volpe correva a perdifiato verso i suoi piccoli nascosti dentro le radici di una grande quercia nel fitto della boscaglia; ancora qualche minuto e i cinghiali sarebbero usciti per la cena…

-Eddy il folletto dove sei?-

Una voce potente gracchiava il suo nome dal cielo. Scorse l’aquila reale svolazzare in tondo e usci allo scoperto saltando sopra un vecchio ceppo di quercia tagliato decenni prima dal nonno di Lilly

Sapeva chi lo cercava e si asciugò in tutta fretta gli occhi umidi di pianto e approfittando di una foglia di edera si soffiò fragorosamente il naso.

-Sono qui madre natura, perché mi cerchi? -

L’aquila era ferma a mezz’aria e lo guardava con gli occhietti pungenti che emanavano luce incandescente.

-Il mago nero ne ha fatta un’altra delle sue, un’orda di termiti mutanti sta per attaccare la foresta amazzonica. Saltami in groppa che dobbiamo andare. -

Eddy saltò a terra rifugiandosi nell’erba alta ma l’aquila con un possente battito d’ali lo riportò allo scoperto piegando l’erba e lo ghermì con la zampa artigliata intrappolandolo.

-Non voglio venire, sai che sto cercando moglie! -

-al tuo ritorno ti sposerai ma ora salta su che non c’è tempo da perdere. Se distruggono la foresta sarà la fine per tutti noi. -

Eddy capì che era la fine della sua storia con Lilly, al suo ritorno non l’avrebbe di certo riconosciuto. Abbarbicato alla penne del collo dell’aquila la supplicò all’orecchio:

-Madre prima di partire mi permetti di dare una lezione a Piergiorgio? Vorrei trasformarlo in una magnifica, bellissima, puzzola. -

-Eddy, Eddy, quante volte le lo devo dire? Non potrà mai esserci niente fra un umano e un folletto. E poi lo sai che queste cose noi non le facciamo. A Piergiorgio ci penserà la vita a farlo crescere e maturare. In fondo è un bravo ragazzo. -

-Si ma gonfia le ranocchie.

-E tu da piccolo non rubavi le uova dai nidi? Ora fai silenzio che devo trovare la rotta giusta. –

L’albero di ciliegio visto da lassù sembrava fatto di madreperla. Il Vento strappò due lacrime al folletto che cadendo in prossimità della casa di Lilly si trasformarono in due magnifiche rose rosse assai profumate.

 --------------------------- Lo stesso giorno ------------------------------

Aspettai vicino al ruscello per quasi due ore;ma di Eddy nessuna traccia.

Si era fatto tardi;era ora di rientrare,altrimenti mamma e papa si sarebbero preoccupati.

Mi avviai velocemente,percorrendo la campagna in un batter d'occhio.

Arrivata vicino casa rallentai il passo e mi fermai per prendere fiato prima di rientrare.

E fu proprio mentre cercavo di ricompormi che notai le insolite rose nel giardino antistante casa.

Mi avvicinai e le raccolsi delicatamente,annusandole ... avevano lo stesso odore di Eddy;o era lui ad avere il loro odore! Boh ... questo non era poi così importante.

Ciò che era importante per me era che lui non sparisse.

Intanto su nel cielo qualcosa d'imprevisto stava cambiando gli eventi.

il mago nero sapeva del valore di Eddy in battaglia e si stava preparando per non farlo mai giungere a destinazione.

Nuvole nere avanzavano minacciose all'orizzonte.

 Luvif e L@ur@


 
 
 
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INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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