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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Il fantasma del vecchio mulino.

Post n°1124 pubblicato il 03 Febbraio 2016 da lascrivana

Dopo aver indossato il pesante cappotto di lana, Giada si diresse verso la porta.

-Ci vediamo domani, Filomena, e non si attardi troppo davanti al televisore, mi raccomando-

Non sentendo alcuna risposta si voltò, e sulle sue labbra si disegnò un sorriso. La testa reclinata da un lato, la vecchia signora era già profondamente addormentata. Sebbene sapesse che le persone anziane lo facevano spesso, non smetteva mai di stupirsi per come rapidamente accadeva. Tornando verso la poltrona, sistemò con cura la coperta sul fragile corpo della donna, quindi spense la luce ma non la tv. Non era affatto preoccupata, col tempo aveva imparato che di li a un paio d'ore, dopo aver fatto un pisolino, Filomena avrebbe raggiunto la camera da letto, seppur a fatica. Oltre che avanti con l'età infatti, e con gli acciacchi derivanti da essa, la donna soffriva di una brutta artrite deformante che ne limitava i movimenti. Per questo motivo, non avendo alcun parente che si potesse occupare di lei, un paio d'anni prima aveva messo in giro la voce.

E Giada, diciottenne di belle speranze e con tanta voglia di fare qualcosa di utile, si era fatta subito avanti. A dire il vero, gli inizi non erano stati affatto semplici, anzi. Filomena era una donna autoritaria e dal carattere molto irascibile ma Giada, col suo modo di fare, era riuscita a farsi voler bene. Ed anche lei si era affezionata alla vegliarda, a tal punto da proporsi come presenza fissa in quella casa isolata dal mondo. Anche se non l'aveva dato a vedere, la risposta di Filomena l'aveva sorpresa e leggermente amareggiata,

Non sono rimbambita del tutto, ho solo bisogno di qualcuno che mi aiuti a tener pulita la casa e a svolgere le incombenze più pesanti. Ma alla sera ognuno a casa propria, su questo non transigo”

Nonostante questo Giada aveva accettato e tutte le sere, prima che calasse il buio, salutava e tornava a casa.



Quella sera però aveva fatto più tardi del solito, e se ne accorse non appena aprì la porta. Inforcando la bicicletta, si diresse senza esitazioni verso la strada principale, distante un chilometro circa.

E se prendessi la scorciatoia del vecchio mulino?  le venne in mente d'un tratto.

Non l'aveva mai fatto prima, in parte per la propria atavica paura dell'oscurità ma, ancor di più, per le dicerie e le leggende che aveva sentito su quella costruzione. Si narrava di spiriti, di fantasmi e di strane e inquietanti presenze. Tutte cose che, solo qualche anno prima, l'avrebbero letteralmente terrorizzata.

Roba per bambini!” esclamò ad alta voce.

Quindi, dopo aver effettuato un'improvvisa sterzata, imboccò il sentiero che portava al vecchio mulino. Quando lo raggiunse, pochi minuti dopo, istintivamente rallentò sino a fermarsi al bordo della radura che l'ospitava. L'edificio, ridotto ormai a un ammasso di ruderi, era ricoperto di erbacce e cespugli di ogni forma e dimensione. Fu percorsa da un brivido, e non solo per il gran freddo di quella serata di febbraio. Stringendosi ancor di più nel caldo cappotto, riprese a pedalare con energia, voleva arrivare a casa il più velocemente possibile. Ma il buio, unito alla strada sconnessa, le giocò un brutto scherzo. Lanciata ormai ad alta velocità, la ruota della bicicletta finì in una buca profonda almeno una spanna. Giada perse il controllo del mezzo e, dopo aver cercato invano di mantenere l'equilibrio, ruzzolò pesantemente a terra. Dopo un attimo di smarrimento, con l'aiuto delle braccia cercò di rimettersi in piedi ma, una fitta lancinante alla caviglia, la fece desistere. Tremante, e con la consapevolezza che da li non sarebbe passato mai nessuno, si appoggiò a un albero e cercò di pensare. Il silenzio era assoluto, si udiva solo il fruscio delle foglie che, agitate dalla brezza gelida, sembravano sussurrarle qualcosa.

E' solo immaginazione, smettila!” urlò nel buio, mentre le lacrime cominciarono a scendere copiose.

 

-A volte, l'immaginazione può giocare brutti scherzi-

La voce la fece voltare di scatto. Alla sua destra, a pochi metri di distanza, un giovane la stava osservando. Pur nell'oscurità, poté distinguerne la figura alta e slanciata, la posa sicura. Immediatamente, col dorso della mano cercò di asciugarsi il viso, non voleva farsi vedere in quello stato. Nel contempo, il ragazzo le si parò di fronte e le tese la mano. Dapprima titubante, allungò il braccio afferrandola con decisione, e solo da quella distanza poté constatare quanto fosse bello. Gli occhi, di un azzurro intenso, sembravano volerla trapassare da parte a parte. I riccioli biondi poi, gli ricadevano sulle spalle in morbide e fluttuanti onde. La mascella era squadrata e il naso, proporzionato e delicato, troneggiava due labbra carnose e leggermente socchiuse.

-Come...come sei vestito?- chiese, accorgendosi solo in quel momento dello strano abbigliamento.

Il giovane fece un passo indietro, accennò un passo di danza per poi concludere la performance con un inchino.

-Siamo a carnevale, mia donzella, come dovrei essere agghindato?-

Già, era vero. Si trovavano nell'imminenza del carnevale, e lei stessa aveva progettato di recarsi a una festa.

-Vorrei essere accompagnata a casa. La caviglia mi fa male, ho fatto una brutta caduta-

Il giovane inclinò la testa, quindi allargò il sorriso.

-Ho notato, e comunque hai assoluto bisogno di ghiaccio e cure. Sarò felice di aiutarti, vieni-

Detto questo, non le diede neppure il tempo di una replica. Senza sforzo apparente, la prese in braccio e s'incamminò verso il vecchio mulino.

-Dove...dove mi porti...non voglio andare la...io...io...-

Il giovane le carezzò i capelli, quindi avvicinò le labbra al suo orecchio.

-La festa è solo iniziata, benvenuta mia cara-

Giada inorridì mentre uno spicchio di luna, fugace come un sussurro, illuminò nuovamente il volto del ragazzo.

Danio e Laura

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Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 03/02/16 alle 11:31 via WEB
E poi mi vengono a parlare della violenza alle donne!!! AhAhAhAhAhAh!!!! Le strade principali bisogna percorrere, altro che!!!! E poi un posto come quello, tutto a lei doveva capitare? E poi il malato sarei io? E Danio cos'è? Ma fatemi il piacere!!!! AhAhAhAhAhAh!!!! Vuoi vedere che nel mulino abbandonata si svolge il veglione e nessuno lo sapeva? Un veglione per...due!!! Bye cari.
 
 
lascrivana
lascrivana il 03/02/16 alle 11:37 via WEB
A dire il vero l'idea è stata mia. Perché dai per scontato che solo a Danio vengono in mente le idee malsane? Poverino, lui non fa altro esorcizzare le paure, andando direttamente al sodo. E poi, capita di dover percorrere una scorciatia più isolata. Da bambina lo facevamo sempre, quest'idea mi è venuta in mente osservando una vecchia casa e le antiche dicerie del posto. Però posso assicurarti che, nonostante la zona sia stata bonificata, quel vecchio rudere è rimasto proprio come lo descriviamo. Mi sono spesso domandata perché. E ti premetto che di li ci passo spesso a piedi, a che se oggi non è isolata come nel passato. Ed'è proprio per questo che mi meraviglia il fatto che l'abbiano lasciata abbandonata a se stessa. Quindi, come vedi, la natura ti fornisce sempre la fonte da cui attingere. Ciao Carlo.
 
 
Cantastorie61
Cantastorie61 il 03/02/16 alle 16:56 via WEB
Si Carlo, in effetti un po' di raffreddore me lo sono beccato, ah ah ah. Temo si tratti di qualcosa di più di un veglione, ma lo scopriremo molto presto. Ciao brontolo!
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 03/02/16 alle 12:36 via WEB
Buongiorno Scrittori in quale periodo storico è ambientata?
 
 
Cantastorie61
Cantastorie61 il 03/02/16 alle 16:59 via WEB
Ai giorni nostri, Patty. Buona serata a te :)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 03/02/16 alle 12:37 via WEB
Buon pomeriggio Laura!Patty
 
 
lascrivana
lascrivana il 03/02/16 alle 17:59 via WEB
Buonasera Patty.
 
qmr
qmr il 03/02/16 alle 18:08 via WEB
Nuova storia, nuovi personaggi. Se bel il giovane biondo è il fantasma credo che ognuno ne vorrebbe incontrare uno così , almeno per il momento, dato che si mostra gentile e premuroso. Ma forse è meglio diffidare di troppa gentilezza...Vedremo...
 
 
lascrivana
lascrivana il 03/02/16 alle 20:10 via WEB
Brava! Fai bene a diffidare. Ormai le nostre storie si sono tinte di giallo.
 
 
Cantastorie61
Cantastorie61 il 03/02/16 alle 20:37 via WEB
Non credo che Giada sarà dello stesso avviso, non dopo che avrai letto il prossimo capitolo...
 
woodenship
woodenship il 04/02/16 alle 18:21 via WEB
Mica male come incipit...Aspetto in trepidazione che abbia inizio la festa...Un caro saluto ed un bacio alla scrivana.........W.....
 
 
lascrivana
lascrivana il 04/02/16 alle 19:03 via WEB
Siediti al fianco di Carlo Woode, ha detto che porta i profiterol. :-). Bacio a te caro woode.
 
ingridmessina
ingridmessina il 05/02/16 alle 06:56 via WEB
«Le persone viaggiano per stupirsi delle montagne, dei fiumi, delle stelle e passano accanto a sé stesse senza meravigliarsi.» (S. Agostino) ___clicca
 
 
lascrivana
lascrivana il 05/02/16 alle 07:06 via WEB
La natura esercita in me un fascino senza eguali. Ciao Ingrid
 
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INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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