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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Una strana richiesta.

Post n°1288 pubblicato il 03 Novembre 2016 da lascrivana

Luisa faceva un po’ di fatica a capire la strana richiesta di Marco di decorare la villa con gli addobbi natalizi in anticipo. Di solito aspettavano l’otto Dicembre; e invece questa volta volle agghindarla per la metà di Novembre. 

-Mah! Marco con l’età diventa sempre più strano. E poi ultimamente me lo ritrovo sempre addosso, con una scusa o l’altra. Dice che la sua psicologa gli ha detto che ha bisogno di tanto calore umano-.

Esclamò Luisa confidandosi con i gemelli Angus e Sangus. Marco aveva chiesto a loro di realizzare degli effetti particolari per illuminare la villa e il giardino. Voleva che fosse spettacolare e che brillasse più del solito.

-Certo che sei proprio un’ingenua Luisa. Possibile che tu non hai capito che il signor Marco stravede per te. Passi che non se ne accorga la moglie Mara, che oltre a se stessa, lei non scorge nessun altro. Ma, tu sei orba!-

Luisa lanciò un’occhiata truce in direzione di Sangus. Non le andava che le mancasse di rispetto con certe insinuazioni. Lei era al servizio dalla famiglia da anni; e quello che Marco provava per lei, era solo affetto e tenerezza. Non avrebbe permesso a quei ragazzacci di pensar male.  Così per vendetta gli lanciò contro le pigne glitterate che sarebbero servite per decorare le aiuole più alte.

-Ahi aia! Sei matta! Che diamine ti prende Luisa? Ti da fastidio la verità? Bene, allora resta nel tuo mondo fantastico Alice nel paese dei cogl-

-Alt!! Non dire parolacce in mia presenza. Altrimenti te le faccio ingoiare le pigne. Mi hai già offeso con le tue basse insinuazioni; non ti consento di andare oltre. Bischero che non sei altro!-

A interrompere la diatriba che stava nascendo tra Sangus e Luisa, fu l’irruzione di una macchina scura in giardino.  Dopo aver salutato i presenti con un cenno militare, i due agenti in divisa scesero dall’auto e si avvicinarono a Luisa.

-Buongiorno! Cerchiamo la signora Luisa. E’ in casa?-

Lo sbigottimento iniziale che aveva colto Luisa alla vista dei due agenti, si trasformò subito in ansia a sentire il suo nome.

-Come mai mi cercate? E’ successo qualcosa ai miei fratelli? Al signor Marco o alla signora Mara? Oppure al figlio Durt?-

Senza nemmeno confermare che fosse lei, li tempestò di domande strattonando l’abbottonatura della divisa all’altezza del petto, prima all’uno e poi all’altro. I suoi occhi roteavano impazziti, spostandosi dai gemelli agli agenti. A questi ultimi due ci volle poco per capire che la persona che cercavano era proprio davanti a loro che si dimenava terrorizzata.

-Si calmi signora Luisa! Non c’è stato nessun incidente. Stanno tutti bene!-

Esordirono gli agenti nel tentativo di calmarla.

-No! Voi mi state mentendo per placarmi. Ma io non ci credo. Ditemi subito che cosa è successooo?-

Urlo isterica ormai al limite della pazienza.

-Le garantisco che non è successo nulla signora Luisa. Siamo qui per lei, dobbiamo condurla in centrale per delle accuse che le sono state rivolte.  A noi serve la sua testimonianza! Quindi si tolga gli addobbi Natalizi che si trova addosso e ci segua senza frignare-.

Il tono severo e perentorio dei uno dei due agenti, riportò Luisa alla ragione, ricomponendosi e togliendo la ghirlanda dal collo, rispose con tono circospetto: -E di cosa sarei accusata di grazia? E’ un mio diritto saperlo prima di seguirvi-.

-Su signora, non faccia storie e ci segua con le buone. Non abbiamo nessun’intenzione di ammanettarla-.

 

Luisa rassegnata decise di eseguire l’ordine; anche se era certa di non aver fatto nulla di male, era meglio non tirare troppo la corda e seguirli con le buone in caserma. Una volta li, avrebbero dovuto per forza dirle di quale improbabile crimine era accusata.

Laura

 
 
 
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Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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