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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

Per chi volesse leggere la storia"Un passo indietro per farne uno avanti" sin dalle prime pagine;basta cliccare sui link.

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Concerto per tre. 2

Post n°1099 pubblicato il 19 Dicembre 2015 da lascrivana

Marisol aveva conquistato tutti con la sua bellezza e la voce calda e melodiosa, ma anche lei e Luke stavano ottenendo molti consensi da parte del pubblico. Nonostante questo, Luciana non poteva evitarsi di provare una sorta di gelosia nei confronti di Marisol. E non tanto per il discorso artistico, le sue doti canore non erano messe in discussione, quanto per l'approccio che aveva avuto con Luke.

Lei e Luke erano cresciuti insieme, condividevano molto del loro tempo libero e a volte anche di più. E sempre insieme avevano fatto le loro prime esperienze, compreso il sesso. All'inizio l'avevano fatto quasi per gioco, esplorandosi a vicenda e punzecchiandosi in continuazione. Poi era avvenuto. Improvviso, prorompente, un'esplosione di sensi e vigore giovanile che li aveva travolti. Da allora, nessuno dei due aveva mai sentito il bisogno di cercare in altre direzioni, eppure non si erano mai sentiti una coppia vera e propria. Ma l'arrivo di Marisol aveva cambiato qualcosa, di questo Luciana ne era pienamente consapevole. Spesso, si ritrovava a spiarli di nascosto, cosa di cui se ne vergognava molto, ma era più forte di lei, non poteva farci nulla. E bastava un piccolo sfioramento, una mano sulle spalle o sui fianchi, per farle salire il sangue alla testa. La gelosia è una brutta bestia, e lei meglio di altri lo sapeva bene, eccome se lo sapeva. Suo padre, geloso sino alla follia, aveva costretto sua madre a cacciarlo di casa per le sue continue scenate. E Luke le era stato vicino in quel particolare momento della sua vita promettendole a più riprese che mai si sarebbe comportato in quel modo. Ma il peggio doveva ancora arrivare.

La goccia che fece traboccare il vaso capitò una sera di qualche tempo prima. Al suo rientro a casa dopo aver fatto visita alla madre ricoverata in ospedale, trovò Marisol e Luke a letto insieme. Sorprenderli nello stesso letto dove lei e Luke avevano fatto l'amore per tanto tempo, fu una coltellata in pieno petto, sentì il mondo crollarle addosso.

Erano talmente presi e avvinghiati in un unico corpo, che non si accorsero nemmeno della sua presenza. Vincendo l'impulso di saltare su quel letto e fare una strage, Luciana scivolò via così com'era arrivata, silenziosamente.

Una volta all'esterno, il vento gelido le sferzò il volto scompigliandole i lunghi capelli biondi che svolazzarono inquieti. Le lacrime iniziarono a rigarle le guance sino a depositarsi sulle labbra socchiuse, lacrime calde che bruciavano maledettamente.

I suoi occhi, di un caldo nocciola, incrociarono quelli scuri e freddi di Simon. Se lo trovò dinanzi all'improvviso, e non avrebbe potuto fare nulla per evitarlo. Ed era anche l'ultima persona al mondo che avrebbe voluto incontrare quella sera, ma ormai era troppo tardi per sfuggirgli.

-Ciao, Luciana. Che ci fai in giro con questo freddo? Non vorrai prenderti una broncopolmonite, vero?-

Sconvolta da ciò che aveva appena visto, avrebbe voluto rispondergli che si, avrebbe voluto ammalarsi, morire e non vedere più nessuno di loro. Che importava a lui di quello che stava provando? A lui interessava solo una cosa: guadagnare sulla loro pelle. Sentì di odiarlo con tutte le sue forze, avrebbe voluto che se ne andasse subito.

Simone, da parte sua, cercò di controllarsi. Avere trovato Luciana fuori al freddo, con solo un leggero cardigan addosso, lo aveva fatto uscire fuori di testa. Pensò subito a quanto ne avrebbero risentito i suoi guadagni qualora, quella piccola incosciente, avesse preso l'influenza. Dallo sguardo vuoto e dal suo viso contratto dalla sofferenza però, immaginò che forse le era successo qualcosa che l'aveva sconvolta, a tal punto da uscire di casa in quelle condizioni. Quando le si rivolse nuovamente, il suo tono di voce era diventato più dolce e comprensivo.

-Scusami se sono stato così brusco, ma vederti così mi ha fatto uscire fuori dai gangheri. lo sai che ti voglio bene, e che ci tengo alla tua salute-



Luciana lo guardò dubbiosa, faceva una gran fatica a credere che fosse sincero. In ogni caso aveva ragione, solo in quel momento si accorse di non essere gelata solo dentro, ma anche fuori. Rabbrividendo, si strinse ancora di più nel suo leggero golfino, e di conseguenza accettò volentieri il cappotto che Simon si tolse dalle spalle per coprirla. Dopo di che, senza opporre resistenza, si lasciò condurre verso la sua auto parcheggiata poco distante.

Simon la portò nella sua lussuosa villa fuori città. Era la prima volta che varcava il cancello di casa sua, e non poté fare a meno di rimanere sbalordita davanti a quella costruzione imponente. L'edificio, dal design moderno, aveva larghe vetrate che davano sull'ampio giardino d'ingresso. Le aiuole, ben curate, facevano da cornice a un viale asfaltato di recente. Una volta all'interno, la magia di quella casa fantastica continuò, anzi, parve moltiplicarsi. Le decorazioni Natalizie, anch'esse dal design moderno, davano un tocco di calore al mobilio prevalentemente scuro. Tavolini di vetro, e divani di pelle bianca troneggiavano nel salone, circondando un cammino tubolare centrale, dove, da dietro un vetro circolare, s'intravedevano grossi ciocchi di legno e un fuoco che scoppiettava allegramente.

Dopo averla fatta accomodare vicino al camino, si diresse verso il mobile bar per versarle una dose abbondante di cognac.

-Mandalo giù in un sorso, ti aiuterà a riprendere subito calore-.

Obbedendo, lasciò che il liquido ambrato le scivolasse nello stomaco per poi incendiarle tutto l'apparato digerente, a cominciare dalla gola.

Simone sedette silenzioso al suo fianco, ma fremeva dalla voglia di chiederle le motivazioni che l'angustiavano. Qualcosa, senza stare a scervellarsi troppo, gli faceva pensare che aveva a che fare con Marisol e Luke.

-Su Luciana! Non hai voglia di raccontarmi cosa ti è accaduto? Magari posso darti una mano?- disse alla fine.

Vedendo che lei si ostinava a tacere, si fece sempre più pressante e insistente.

-Hai forse litigato con Luke e Marisol?-

Luciana lo guardò con un espressione torva, ben decisa a non aprir bocca. Spazientito, si alzò e si versò una dose di cognac, quindi riempì nuovamente il suo bicchiere, che Luciana vuotò ancora tutto d'un fiato.

L'alcool iniziò a fare il suo effetto, e la testa iniziava a girarle, ciò nonostante chiese ancora da bere. D'un tratto, la necessità di stordirsi sino a perdere il controllo sembrò essere la sua priorità.

Simon sembrava non aspettare altro e, con estrema calma, continuò a versarle da bere. Dopo infiniti bicchieri, e qualche pianto liberatorio, Luciana sciorinò tutta la storia della sua vita. Era la prima volta che lo faceva con uno sconosciuto, sino a quel momento, l'unico suo confidente era stato unicamente Luke.

Simon per tutto il tempo rimase impassibile, il suo volto non tradiva nessuna emozione. Fu solo quando Luciana raccontò di aver trovato Luke e Marisol a letto insieme, che cambiò espressione.

-Quella puttana non ha perso tempo, ma la pagherà cara!-

Nonostante fosse completamente sbronza, Luciana tremò di fronte a quella violenta reazione.

Danio e Laura

 
 
 
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INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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