Sabbie immobili
I castelli di sabbia a volte resistono più del cemento armato
Post n°55 pubblicato il 17 Aprile 2013 da sabbianeisandali
Tag: cronaca, curiosità, idrocefalo, india, macrocefalia, malformazioni, salute, soldi, solidarietà, terapia Sembra un piccolo extraterrestre, una specie di ET uscito dalla fantasia di Rambaldi, invece è una bimba indiana, di 18 mesi, affetta da una malattia curabile ma, a causa della povertà dei genitori, finora solo subita. Roona Begum è idrocefala, ossia soffre di un versamento anomalo di liquido cefalorachidiano nelle aree attorno al cervello, con conseguente rigonfiamento abnorme della testa. Quest'anomalia può causare problemi alla vista, convulsioni, debolezza degli arti, gravi disturbi neurologici, ridotta capacità intellettuale e, non curata, porta alla morte prematura. La condizione della bambina, inoltre, è assai dolorosa perchè la pressione del liquido è molto forte. Eppure, in alcune immagini, sorride e, al momento, le sue capacità cognitive non sono ancora compromesse. La sua testa ha ormai raggiunto una circonferenza di 91 centimetri, rendendole impossibile sedersi o stare in posizione verticale o anche semplicemente "gattonare". Il padre, Abdul Rehman, è un semplice bracciante analfabeta che guadagna solo150 rupie (2,60 dollari) al giorno. Quando i medici locali gli hanno detto che la bimba doveva essere ricoverata in un ospedale a pagamento per le cure, è stato preso dallo sconforto: non aveva nemmeno un soldo da parte. Ma le immagini di tanta sofferenza e tenerezza diffuse nel web hanno raggiunto un risultato: è stato creato un sito che racconta la storia di Begum e sono arrivate molte donazioni: la piccola potrà volare nella capitale indiana, presso un centro privato specializzato e lì, speriamo, il suo calvario avrà fine. La clinica si è inoltre offerta di intervenire gratuitamente. I genitori sono grati, euforici e speranzosi, oltretutto molto giovani: papà Abdul ha solo 18 anni e mamma Fatima 25. E i maledetti soldi fanno sempre la differenza tra il malessere e il benessere, tra la vita e la morte. Il giovane padre ha affemato: "Non abbiamo soldi e non so come si potrà mai ripagare tutti per quello che stanno facendo". Non è abituato alla solidarietà disinteressata ed è felicemente stupito del fatto che sia arrivata. Il sito www.mygoodact.com (con sede in Norvegia) ha iniziato la raccolta di donazioni per Roona ed ha raccolto 8.800 dollari in tre giorni. Da tutto il mondo sono arrivati aiuti. |
Post n°54 pubblicato il 17 Aprile 2013 da sabbianeisandali
Ha creato il primo archivio al mondo degli effluvi, è un naso richiestissimo dalle maison (ha ricreato il profumo della città di Berlino, venduto nelle boutiques), e con gli odori crea anche dei quadri, esposti al Moma e nei principali musei del mondo. Questa scienziata scandinava sta lavorando a dare un nome agli oltre 15.000 odori che percepiamo. La signora norvegese dal 2006 insegna comunicazione olfattiva e retorica ed è un vero genio degli odori. Perché lei, classe 1961, è l’ideatrice del primo archivio di odori conosciuto al mondo. Sono 7.800 le essenze finora raccolte, isolate, ricreate e catalogate. Un paio di queste si trovano anche in commercio e sono così squisite, costose e introvabili da essere diventate oggetti di culto. Dal 1981 al 1988 Sissel studia matematica, chimica, linguistica e arte alle università di Oslo, Mosca, Leningrado, Oxford e Princeton e nel frattempo impara nove lingue. Dopo gli studi scopre di essere un’artista e si mette a dipingere. Naturalmente odori. Le sue opere sono state in mostra al MoMa, alla Biennale di São Paulo e al Museo Nazionale di Pechino. Dal '90 si dedica esclusivamente alla passione per i profumi. Oggi il suo naso è richiestissimo tra gli altri da Louis Vuitton, Cartier, Estée Lauder. Gli odori hanno un enorme influsso su di noi. E ne sappiamo ancora pochissimo. Inspiriamo in media 23.760 volte al giorno. Ogni volta muoviamo milioni di molecole dal naso al cervello che, con ogni respiro, elabora migliaia di nuove informazioni. A noi, però, di tutto questo non resta nulla’. Esistono, dunque, milioni di odori a noi del tutto sconosciuti. |
Inviato da: cassetta2
il 08/05/2020 alle 09:05
Inviato da: guardati_alle_spalle
il 04/10/2013 alle 17:48
Inviato da: Eva_laStrega
il 03/10/2013 alle 10:07
Inviato da: MaTeNeVai
il 03/10/2013 alle 04:41
Inviato da: jaycommand
il 02/10/2013 alle 23:14