romolo ricapito

"I Migliori Anni" condotto da Carlo Conti: programma sempre più all' insegna della riscoperta utile di artisti dimenticati e il suo opposto, ovvero il trash. Nell'ultima puntata si è visto il redivivo Al Stewart di "Year of the cat". Ma si è visto anche, purtroppo, come in tutte le edizioni precedenti, Riccardo Del Turco con "Che cosa hai messo nel caffè". Niente da dire contro Del Turco, professionista onesto e simpatico. Ma ascoltare la riproposta di quel brano (non certo eccelso) con la voce ormai sfiatata dell'artista di cui sopra, il quale, terminata l'esibizione, chiedeva a Conti la preghiera d'invitarlo al più presto per ricantare anche "Luglio", è stato umiliante oltre che per lui, anche per i telespettatori. E comunque poi, come una nemesi, c'è da registrare il dato che il programma viene nobilitato non tanto dalle canzoni, quanto dalla presenza di attrici come Gisella Sofio o Loretta Goggi, che si esibiscono in scenette e imitazioni irresistibili. Le scorse settimane si è rivisto l'ottimo Elio Pandolfi. Il varietà serve principalmente da traino a trasmissioni della rete ammiraglia di prossima programmazione, come la riproposta delle commedie di Eduardo da parte di Massimo Ranieri, presente in studio per parlare del suo lavoro di attore-regista . Cosicchè I Migliori Anni ha fallito lo scopo di rivalutare il vintage musicale, finendo con il riaffermare la qualità di big che da 50 o 40 anni lavorano con rinnovato entusiasmo, al di là di mode ed effimeri consensi.
ROMOLO RICAPITO