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QUALE CULTURA A BARI? INCONTRO CON SIMEONE DI CAGNO ABBRESCIA E NELLO MONGELLI DI "BARISERA"

Post n°1880 pubblicato il 22 Marzo 2009 da romolor
 
Foto di romolor

Non è particolarmente riuscito -anche a giudizio degli stessi relatori- l'incontro col pubblico del candidato sindaco di Bari Simeone Di Cagno Abbrescia, moderato dal giornalista Nello Mongelli (Barisera ) e denominato "Quale cultura a Bari?", tenutosi al teatro Piccolo Piccinni nei pressi del Conservatorio, in via Cifarelli, il 21 c. m. Innanzitutto sbagliata la scelta dell'orario: le 19 del sabato sera ("mentre altrove si tengono numerosi altri incontri e commedie in vernacolo", ha ammesso Di Cagno Abbrescia). Inoltre il posto scelto per il dibattito: sperduto. Infuriava  una bufera di pioggia. Infreddolito, mi sono introdotto all'interno del Conservatorio per chiedere delle informazioni su dove fosse questo teatro (mai sentito) denominato Piccolo Piccinni. In una guardiola un gruppetto di uomini e una donna soltanto "allibiva" alla mia richiesta sull'ubicazione del (presunto)teatro. Nessuno sapeva neppure di Di Cagno Abbrescia. Allora ho vagato nella serata invernale, nonostante l'arrivo della primavera della quale nessuno si è accorto (alla faccia della "Primavera in anticipo" di Laura Pausini!), riprendendo la macchina. Sono arrivato nei pressi di alcune catapecchie diroccate ma comunque abitate, una terra di nessuno dove - ho all'improvviso ricordato- molti anni anni fa mi capitò di visitare dal di fuori una di queste cosiddette case. Una mia amica assistente sociale un po' pazza doveva andare a trovare una donna bisognosa e aveva paura di addentrarsi in quel ginepraio. Richiese quindi la mia presenza . Era una roba tipo sassi di Matera e lo è tuttora. Signor futuro sindaco (chiunque tu sia) si può fare qualcosa per riqualificare questa zona totalmente abbandonata?. Nei cortili ancora galline lasciate libere, come se ci si trovasse negli anni '30. Dopo varie peripezie, ecco infine il teatro Piccolo Piccinni, indicatomi da un gentile libraio che sembrava l'interprete di vecchi film di Dario Argento. Il Teatro è un ex capannone ancora semi-diroccato con 100 poltrone, un palcoscenico rudimentale e diversi fili d'acciaio che piovono dal soffitto come stalattiti. All'incontro pochi gatti. Artisti falliti e dimessi, mi viene fatto da pensare, perchè nelle orecchie all'improvviso è come se udissi la canzone di Milva: "gli artisti falliti...etc..etc.. The show must go on the show must go ooooooon". La canzone non mi abbandonerà più per tutta la durata del meeting. Fuori dal teatro un cane lupo "feroce" in una cuccia. Che paura. "Non aver timore , ha mangiato" mi dice un tizio. Ecco nel cortile arrivare Nello Mongelli (Barisera) "Ma è questo il teatro?". Di Cagno Abbrescia parlerà un'ora dopo. Si ripercorrono le vicende del Teatro Petruzzelli. Poi si discute della Festa del Cinema Italiano tenutasi a Bari in gennaio, ventilando un'opportunità mancata. "Film riproposti, già usciti e non novità assolute come negli altri festival". I soliti artisti falliti del cinema barese che insorgono contro Roma padrona e ladrona hanno originato questa pretestuosa polemica... Dissento: la manifestazione è stata organizzata in modo perfetto e io posso testimoniarlo, avendo fatto parte della giuria. Ancora un accenno al Petruzzelli: si legge un libretto di Versienti, vincitore del premio Michele Campione edizione 2009. La cultura a Bari fu veramente ben gestita da Angela Filipponio Tatarella, poi il nulla. L'incontro si fa interessante, ma io ho voglia di andar via: ho tutti i vestiti bagnati e alle 21 ho un appuntamento. Devo quindi passare da casa a cambiarmi, altrimenti rischio una polmonite. Uno di quelli da me ribattezzati "gli artisti falliti" ("The show must go on, Milva") prende la parola. E' in realtà una persona distinta, attore da trent'anni in un affermato teatro. "La cultura a Bari è in mano ai soliti 5 personaggi che gestiscono tutto" è l'assunto del suo discorso. La cosa si fa sempre più interessante, ma "The show must go on", devo andare.
ROMOLO RICAPITO

 

 
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