delirio

Bellissimo questo "flusso che rifugge guerra" e  "si scioglie da atomo essenziale a unità monade ed infine ad umanità nomade"... un gioiello per descrivere questa tua "sospinta marea che evade e invade con un passato in cerca di un futuro". Davvero preziosi questi tuoi versi, wood. Un viaggio di Enea, investito dal fato per fondare una nuova civiltà che tu, oggi, nuovamente re- investi dei suoi colori universali. Enea, perdente e fuggitivo, contrapposto all'Odisseo vittorioso nella guerra di Troia, ha uno scenario ben diverso da affrontare ed il suo vagare si conclude solo per fondare Lavinium. E poi, ancora, guerra di distruzione quella dell'Iliade, contrapposta a quella di fondazione dell'Eneide sebbene sempre di guerre si parli (e sulla pace con le giuste leggi, direi che possiamo soprassedere...ma come già sottolineato, se spot per Roma e per l'imperatore Augusto doveva essere...;-) ). Ognuno di noi, però, anche se preferiamo o abbiamo preferito le imprese di epica forza lette nell'Iliade o un'Odissea che ci insegna ad essere padroni della nostra esistenza, alla fine, è inevitabilmente un Enea. Un Enea che viaggia per sopravvivere, talvolta accettando compromessi e ingoiando perdite per inseguire un "destino glorioso" che forse hanno scelto altri per noi.