delirio

La meraviglia della tua poesia, caro Wood, sta nel fatto che, ognuno la interpreta in maniera personale, e di questo te ne avevo parlato in passato. Quello che non sapevo era che può succedere che, a distanza di tempo, se ne possa fare una differente lettura. Ed è quello che mi è successo tornando a leggerti! L'altro giorno, infatti, letta la tua cortese risposta al commento del post 'Squame',(mi scuso per l'orrore grammaticale, erano 'sostantivi' e non 'aggettivi'! :)) mi sono soffermata a leggere i post successivi, fino a questo: l'attenzione era stata attirata dal Fauno, dalle Lupercali, dalla Candelora che segna la metà del cammino invernale. Oggi, oltre a queste 'visioni', mi balza all'occhio la 'luna' che con il suo bagliore illumina 'scenari' di 'guerre' che nascono (o si nascondono) in incognite sementi di 'follia'. Sì, perchè la guerra, tutte le guerre, sono pura follia. E, purtroppo, ne sentiamo parlare ogni giorno. Naturalmente, è una mia personale interpretazione! Sono certa che, dovessi ripassare a breve, riuscirei a trovare qualcosa che mi è sfuggita oggi, come oggi ho letto cose che mi erano sfuggite l'altro giorno. Il tuo scrivere non è mai 'scontato', proprio come un quadro (di cui parlava un ospite in un commento) da qualunque angolazione lo guardi, trovi sempre un particolare che ti era sfuggito da un'altra prospettiva. Potrei definirla 'Opera 'Viva'' :) Spero che la tua serata trascorra serena, in compagnia dei tuoi affetti e della tua poesia. Un grande abbraccio, Wood! ^_^ Rosa