delirio

Ahi di quali verità ti fai portatrice,mia dolce amica!Apri una breccia nella corazza del giorno per giorno,ovvero in quella difesa che si indossa per superare la quotidianeità.E quale prima delusione tra le delusioni,se non quella che ci attanaglia già aprendo gli occhi?Anch'io alle volte accartoccio e strappo fogli mentali, nel riscoprirmi non in grado di mettere in parole i miei stati d'animo.E chissà perchè il riuscirci debba essere così fondamentale per continuare a vivere:la delusione è sempre li,quasi palpabile;convitata di pietra che ci riafferma ch'è con essa che dobbiamo fare i conti;dunque perchè il potere darle veste grafica riesce a rendercela quasi sopportabile,se non proprio esorcizzata?Alle volte si è come avvinti da un'atmosfera magica che necessita di riti propiziatori per prendere forma nella mente per poi,infine, materializzarsi.Ed alle volte è proprio quel"come stai?"a dare l'imput.Ma quando mai questo ci arriva spontaneo?Forse dovremmo imparare a volerci bene,dicendocelo noi stessi,consci che siamo solo noi stessi a potercelo dire.Forse dovremmo imparare trovando conforto nei nostri pensieri anche non scritti.E, del resto,il nostro travaglio interiore non è che s'arresti solo perchè messo per iscritto.Anzi,se ci fai caso:più scrivi e più questo si fa impellente,proprio come la delusione che"ti relega ed annienta".Ma,come ti dicevo:bisogna imparare a trovare conforto ed antidoto in sè stessi,contro il veleno della delusione,come anche a chiederselo confortanti come si sta.Ed un giorno si scoprirà che non siamo solo noi a chiedercelo,bensì anche la voce di qualcun altro che davvero ed in persona ce lo chiede..........Perdona se mi sono dilungato annoiandoti:è che le tue parole mi hanno rapito.........Grazie di cuore con un abbraccio d'aurora e l'augurio per un giorno dal sentite sereno..........