delirio

Tu scrivi di “ Creature alate volubili” e il mio pensiero corre alle anguane, le donne delle acque che popolano le acque delle Dolomiti. Sono ninfe seducenti che si tuffano nelle acque dei laghi o dei torrenti per lavarsi e pettinarsi i lunghi capelli rossi. Sussurrano al cuore degli uomini e li fanno entrare in regni dove il tempo non scorre. Può capitare, a volte, di vederle apparire dalle ombre dei boschi o dagli anfratti delle rocce umide di muschio.
Nei filò, nelle notti in cui soffia il vento, si racconta di un’anguana che viveva in un laghetto nelle montagne bellunesi. Era bellissima con i suoi lunghi capelli rossi e i piedi capra. Viveva nascosta nel laghi e negli anfratti. Usciva solo di notte per rubare nelle case degli uomini il formaggio di cui era ghiotta.
Una notte la vide un giovane pastore e se ne innamorò perdutamente. Volle farla sua, ma l’anguana pose una sola condizione: mai si si sarebbe dovuto prendere gioco di lei. Il giovane pastore l’abbraccio e le promise che mai l’avrebbe derisa o tradita. Si amarono perdutamente e da lì a poco nacque un bellissimo bambino.
Ma si sa come vanno le cose tra gli innamorati… Un giorno, durante un feroce litigio, il pastore l’offese brutalmente: - “Sei proprio un’anguana piede di capra!”. L’anguana, accecata dall’ira, sparì per sempre nei boschi, ma prima maledì il marito: “Tuo figlio non si sposerà mai perché altrimenti i suoi figli avranno piedi di capra!”
Il figlio crebbe e un giorno s’innamorò, ma memore della maledizione, si gettò da una rupe….
Tutti coloro che dentro il calore della stalla ascoltavano la storia tremavano e si ripromettevano di non fare mai arrabbiare nessuna anguana.
ti raccomando, se mai ne dovessi incontrare una, sii gentile e cortese e sarai ricompensato con doni preziosi ^___*