delirio

Ricordo che una volta mi accennasti a quanto si sia fatta spoglia la rosa che rallegrava la tua vita.E,soprattutto,come ciò sia avvenuto in modo repentino ed insistito.Mi pare che qualcuno abbia detto che chiunque ha sempre qualcosa da perdere,non fosse che soltanto la propria di vita.Così apprezzo molto la frase del tuo amico"Muore chi resta".Ovvero un capovolgimento di senso che che riporta dentro chi è andato fuori ed espelle chi parrebbe rimastoci dentro.Purtroppo capita:si può continuare a vivere pur essendo morti dentro.E sono felicissimo che per te non sia finita così e che tu invece hai saputo opporre la tua forza vitale innata alle avversità. Non è da tutti. Per quanto mi riguarda,provo a continuare il mio viaggio per versi.In fondo è il motivo principale per cui ho ripreso a scrivere,ovvero quello di esplorare i contorni della zona grigia,quella zona che si frappone tra la vita e la morte.In attesa di potermi addentrare ancor più nelle terre da cui non si torna,se non verbalmente e con parole alquanto ardue da scavare nelle conformazioni ossee dei viventi.Sì,perchè è in noi il segreto del vivere e del morire.Ed è proprio in quel concetto di"perdita"che tanto ci assilla ed affligge sin da quando facciamo risuonare al mondo il nostro respiro.......