delirio

Molto suggestiva anche questa immagine di piante viaggianti per radici,mia dolce sig.ra Gabri:fantastico immaginarle scorrere lungo le vene diterra e rocce, grazie alla capillarità dell'espandersi di esse...Ma io pensavo anche ad altre dinamiche:certo che le piante viaggiano, lo fanno anche affidandosi al vento ed agli insetti non solo per le impollinazioni, pure per dei trasferimenti veri e propri,verso regioni dall'ambiente che possa permettere maggiori condizioni di sopravvivenza.Dunque le piante,per gli spostamenti geografici,a differenza degli animali,necessitano di tornare alla condizione del SEME. L'animale uomo,invece è, come se nella catena evolutiva degli esseri viventi,fosse un passo in avanti:le radici le ha ma sono"portatili" e risiedono nella mente e nel cuore.Dunque non deve regredire per affrontare un viaggio...Dicono che a vita sul pianeta terra sia arrivata dallo spazio, magari viaggiando sottoforma di batterio a bordo della coda di una cometa o un meteorite.Dunque se ne potrebbe desumere che,la vita,per viaggiare nello spazio,un po'come per le piante sullla Terra,necessità di assumere forme più semplici perchè più adatte allo scopo.Quel che capita grazie all'animale uomo,è che si verifica la possibilità di non dovere regredire a tale scopo.Si può sognare di viaggiare organismi complessi ed evoluti fino a distanze inimmaginabili,ricercando altri pianeti in cui garantire la sopravvivenza agli organismi viventi.Dunque,in ultima analisi,il discorso non lo restringerei esclusivamente al confronto tra animale uomo e individuo vegetale.Poichè credo che l'uno rappresenti un livello evolutivo diverso e forse più avanzato,rispetto all'altro.Anche se viene spontaneo alla mente,alle volte,immaginarsi nella condizione di"impossibilità di movimento"come quella che,di solito attribuiamo ai vegetali.Noi ci consideriamo umani non tanto e solo per il sognare,ma anche per l'inseguirli questi sogni,cercando di dare corpo ad essi.Dunque coe ci sentiamo al solo pensiero che la morte ci faccia regredire a seme, piuttosto che farci progredire in anima che supera ogni distanza e realizza i propri sogni senza più la schiavitù delle distanze?...Grazie di cuore mia dolcissima sig.ra Gabri,anche per questi spunti di riflessione fertilissimi e perdona se dovessi risultarti confuso:ho la testa in ebollizione,spero che non termini l'acqua nel pentolone,altrimenti mi si brucia il minestrone e rischio di ammorbarti con il puzzo di bruciato....Bacio sempre e dei più cari con un abbraccio di petali vellutati e l'augurio per un Primo di maggio dei più sereni e pimpanti.........