Creato da woodenship il 23/08/2010

delirio

una spirale

 

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Carne da macello

Post n°734 pubblicato il 04 Aprile 2024 da woodenship
 

A occhi chiusi e labbra dischiuse al sole

ridevo in faccia al cielo oggi: è arroganza

di chi pensa di saperne di più, 

lo so. Ma che dir della teoria

più stupida che ci sia? Paranoica

teorizza la sostituzione etnica,

(cioè che faccian venire da altrove

disgraziati senza alcun dove e illusi

per sostituir noi disgraziati e frusti)

ignorando il fatto che la macchina

già ci ha sostituiti noi genti tutte:

dopo averci risucchiato ogni cosa,

nozione o ricordo dall'intelletto.

Sol carne da macello ci han concesso

d'essere: prede in trincea dei droni. 

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Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 04/04/24 alle 04:28 via WEB
Fino a qualche anno fa si diceva produci consuma e crepa. Oggi soltanto produci e crepa ma soprattutto non pensare a quali sono i veri problemi
 
 
woodenship
woodenship il 05/04/24 alle 01:12 via WEB
A guardare i politici viene solo una gran confusione in testa. Ma la cosa peggiore è data dal fatto che, a ben vedere, pare che siano i votanti a non avere chiaro in testa quali siano i veri problemi.
 
gianor1
gianor1 il 04/04/24 alle 14:34 via WEB
L'ultima fibbra pulsante di me vorrebbe ingoiare il tempo infinito, riproducendosi e riciclandosi in desiderio di certezza. Vorrei la disponibilità di frugare l' oscura camera del destino per cercare di luce i nuovi germogli della tecnica, palpare i nuovi fonemi d' orizzonti sconosciuti, e accarezzare i colori dell' Uomo in contrasto col grigio robotico. Solo così, caro Interlocutore, plasmeremo ancora concimi di vita. A ben rileggerci attraverso essenze di un nuovo principio. Gian
 
 
woodenship
woodenship il 05/04/24 alle 02:12 via WEB
Ottimi propositi mio gentile interlocutore: spesso è la visionarietà poetica a guidare l'evoluzione della specie da ogni punto di vista, impedendole di finire ostaggio della tecnologia spersonalizzante. Certo di questi tempi l'intelligenza artificiale fa temere che le masse possano diventare superflue, se non perniciose del tutto. Del resto che farsene, una volta che da esse sia stato estratto tutto lo scibile da inserire, accortamente frollato, nella macchina? Grazie di cuore e a ben rileggerci sempre nella speranza che possa darci ulteriore opportunità di crescita umana e non solo tecnologica.
 
OgniGiornoRingrazio
OgniGiornoRingrazio il 04/04/24 alle 22:49 via WEB
Wood, caro amico, hai tessuto una tela di paradossi..un enigma baciato dal sole che danza con il vento. Vedo il quadro di Bookling , l’Isola dei Morti. Che le tue strofe si propaghino nel tempo come la luce della luna sull’acqua e che persino le stelle si fermino ad ascoltare. Un altro viaggio nell’introspezione, dove le parole sono barche senza timone, e noi, naufraghi poetici, cerchiamo un faro nell’oscurità.Stasera alzo il calice (tazza)*_* e brindo a te e con te
 
 
woodenship
woodenship il 05/04/24 alle 02:43 via WEB
Dici bene amica mia:"...cerchiamo un faro nell'oscurità. " è nell'oscurità che si ha la transizione. Un'oscurità che confonde: par quasi di regredire, piuttosto che di stare continuando il cammino verso la consapevolezza. È un'oscurità ch'è anzitutto incertezza. Cosa che alimenta il cinismo e la malvagia perversione di chi può avere la malcelata idea di sacrificare i popoli per salvarsi da solo. Del resto che farsene delle masse, una volta spremuto dalle loro teste tutto lo scibile da inserire nella macchina? Già adesso si fanno i conti su quanti posti di lavoro cesseranno di esistere con l'avvento dell'intelligenza artificiale. E, in un mondo sempre più egoista nel suo liberismo rapace...perdona se posso sembrare poco chiaro, ma è che sono cose che, per adesso mi frullano nella mente e mi pulsano nel cuore. Un giorno magari avranno una loro lucentezza. Grazie di cuore anche per il brindisi al quale partecipo con grande afflato ed euforia, alzando ai tuoi occhi il calice ricolmo del mio affetto amicale per te.
 
Rotolandonelvento
Rotolandonelvento il 05/04/24 alle 21:29 via WEB
Un futuro sempre più difficile da definire e da accettare. Le macchine artificiali sempre più veloci, senza incertezze e se un giorno imparassero anche a sognare?
 
 
woodenship
woodenship il 06/04/24 alle 01:15 via WEB
" Gli androidi sognano pecore elettriche?" Si è chiesto qualcuno, pure intitolandoci un romanzo. Certo, alla fine quasi ci riuscivano, gli androidi, a sognare. Quel che sento io dell'intelligenza artificiale è solo una gran confusione. E quando la confusione è grande, il pericolo dell'involuzione autoritaria è più che reale. Grazie di cuore carissima, più che mai felice di tornare a leggere di te.
 
oltreL_aura
oltreL_aura il 06/04/24 alle 11:53 via WEB
Hai interpretato ottimamente come l' Evoluzione umana, puo' ,o immagino Potra' ,ritorcerci contro. La meccanizzazione ed annessa robotica, ha della stessa medaglia DUE FACCE. E come sempre è nell' Utilizzo che definira' il Futuro . Sempre emozionante leggerti mio caro W....
 
 
woodenship
woodenship il 06/04/24 alle 22:44 via WEB
Amica mia, oggi mi è capitato di leggere questo articolo. Adesso, leggendo le tue parole, mi è venuto il desiderio di condividerlo con te. "(di Michele Manfrin – lindipendente.online) – L’esercito israeliano starebbe utilizzando un sistema d’intelligenza artificiale per designare i palestinesi da colpire a morte con droni e attacchi dal cielo. Durante l’assalto alla Striscia di Gaza, il suo uso sarebbe stato sistemico e automatizzato, definendo migliaia di persone come legittimi bersagli da colpire, e che poi sono stati effettivamente colpiti. È quanto emerge da un’inchiesta congiunta condotta dalle testate giornalistiche indipendenti israeliane +972 Magazine e Local Call, utilizzando fonti dell’intelligence israeliana. Secondo quanto riportato, il sistema di intelligenza artificiale adottato dall’esercito israeliano, di nome Lavender, è stato progettato per giudicare in 20 secondi se una persona identificata sia o meno da ritenere affiliata ai movimenti della resistenza armata palestinese e, in caso di giudizio positivo della macchina, senza nessuna ulteriore verifica, i soldati israeliani procedono all’uccisione. La testata giornalistica indipendente, formata da giornalisti israeliani e palestinesi, +972 Magazine, insieme a Local Call, ha realizzato un’inchiesta sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’attuale guerra che Israele sta portando avanti a Gaza. L’indagine delle due testate si basa su conversazioni con sette membri dell’intelligence israeliana – attuali ed ex – tra cui personale coinvolto nell’ operazione israeliana attualmente in corso nella Striscia, oltre a dichiarazioni ufficiali del portavoce dell’IDF e di altre istituzioni statali israeliane così come testimonianze, dati e documentazione raccolte direttamente nella Striscia di Gaza. Ne emerge un quadro a dir poco raccapricciante: una calcolata uccisione di massa sulla base di elaborazioni prodotte dall’intelligenza artificiale. “Lavender” è il sistema di intelligenza artificiale progettato per contrassegnare tutti coloro che sono ritenuti sospetti operativi nelle ali militari di Hamas e della Jihad islamica palestinese (PIJ), compresi quelli di basso rango, come potenziali obiettivi di bombardamento. Le fonti hanno detto a +972 Magazine e Local Call che, durante le prime settimane di guerra, l’esercito si è affidato quasi completamente a “Lavender”, il quale ha generato una lista di 37.000 palestinesi sospettati di essere dei militanti, e quindi come bersagli da colpire. A tale scopo, un altro sistema di intelligenza artificiale, “Habsora” (“Il Vangelo”), contribuisce allo sterminio di massa. La ragione del gran numero di edifici, case comprese, designati come obiettivi, e l’estesa distruzione e morte tra i civili di Gaza, risiede nell’utilizzo di “Habsora”, il quale può “generare” obiettivi quasi automaticamente a una velocità che supera di gran lunga ciò che era possibile in precedenza. Questa combinazione di programmi di intelligenza artificiale è stata descritta da un ex ufficiale dell’intelligence come una «fabbrica di omicidi di massa». «Soprattutto durante le prime fasi della guerra, l’esercito israeliano diede ampia approvazione per adottare le liste di uccisione di Lavender, senza alcun obbligo di controllare a fondo il motivo per cui la macchina aveva fatto quelle scelte o di esaminare i dati grezzi dell’intelligence su cui si basavano». Una fonte ha affermato che il personale umano spesso serviva solo come «timbro di gomma» per le decisioni della macchina, aggiungendo che, normalmente, «dedicavano personalmente solo circa 20 secondi a ciascun bersaglio prima di autorizzare un bombardamento». Il software “Lavender” analizza le informazioni raccolte sulla maggior parte dei 2,3 milioni di residenti della Striscia di Gaza, attraverso il sistema di sorveglianza di massa posto in essere da Israele, quindi valuta e classifica la probabilità che una singola persona sia attiva nella resistenza armata. Secondo le fonti, la macchina conferisce un punteggio da 1 a 100, esprimendo quanto sia probabile che l’individuo analizzato sia un militante. “Lavender” impara a identificare e classificare i sospetti sulla base delle informazioni note riguardo ai militanti di Hamas e di PIJ, inizialmente inserite dagli operatori come dati di addestramento, per poi iniziare a generare automaticamente i suoi calcoli verso la popolazione totale. Informazioni visive, informazioni cellulari, connessioni ai social media, informazioni sul campo, contatti telefonici, foto, email, contatti, interessi, tutto quanto viene scandagliato dall’intelligenza artificiale col fine di decidere se una persona ha un’alta probabilità di essere un militante della resistenza palestinese. Insomma, per quanto potente e veloce possa essere la macchina, dipende da cosa gli viene insegnato di cercare, immettendo in essa ogni valutazione o pregiudizio umano, ed esprimendo pur sempre una probabilità. Secondo quattro delle fonti che hanno parlato con +972 Magazine e Local Call, come già riportato sopra, Lavender ha contrassegnato circa 37.000 palestinesi come sospetti “militanti di Hamas” e inseriti nella lista per l’assassinio. E con l’utilizzo dell’altro sistema di intelligenza artificiale, “Il Vangelo”, che designa automaticamente gli edifici che sono un obiettivo da colpire, l’esercito israeliano ha sistematicamente attaccato gli individui identificati da “Lavender” mentre si trovavano nelle loro case, uccidendone anche tutta la famiglia. Il che è significativo per diverse ragioni che vanno oltre la semplice violazione del diritto internazionale, per cui questi individui non vengono uccisi sul campo di battaglia, mentre combattono, prova ineluttabile del fatto che siano effettivamente dei militanti della resistenza. Il problema è molto più vasto. Questi bersagli umani vengono condannati a morte per dei calcoli di una macchina che, per quanto sofisticata, potente e veloce, rimane pur sempre una macchina – aprendo, tra l’altro, il discorso sull’ulteriore deresponsabilizzazione delle azioni umane attraverso l’impiego massiccio e automatizzato dell’intelligenza artificiale – che impara da delle istruzioni umane di partenza, le quali, tra l’altro, possono essere totalmente sbagliate. In terzo luogo, per uccidere un individuo che una macchina ha detto essere, forse, appartenete alla resistenza, si decide di ucciderlo mentre si trova nella sua abitazione, insieme al resto della sua famiglia, donne e bambini compresi. Insomma, l’inchiesta condotta dalle due testate giornalistiche rivela una realtà distopica e disumana dello sterminio di massa che Israele sta perpetrando a Gaza ed è un monito per un futuro prossimo che già si è affacciato in maniera macabra sul presente." Emozionante è per me averti ancora qua, mia dolce Laura. Grazie di cuore con un augurio per fine settimana dei migliori.
 
   
oltreL_aura
oltreL_aura il 07/04/24 alle 14:10 via WEB
Follia pura.In passato. , la storia ha insegnato a Giudicare e condannare chi con la forza, per una Sete irrefrenabile di Potere ha sterminato popolazioni innocenti. ADESSO. FOLLE è invece chi SEGUE E DESIGNA ALL ALGORITMO la facolta di scelta e decisione. Il pezzo dell' articolo che mi ha piu rabbrividita W.....e. "che l'uomo ha solo DUE strumenti concessi : TIMBRO. E GOMMA" . Intelligenza Umana deve, adesso piu che mai, legiferare un LIMITE nell' utilizzo de L' I.A. PER un futuro in cui le POTENZE mondiali non vengano sopraffatte da scelte ARTIFICIALI
 
     
woodenship
woodenship il 08/04/24 alle 02:04 via WEB
È perversione delle peggiori, degna prosecuzione di quella nazista che era sostenuta dai più moderni ritrovati della tecnica e della scienza di allora. Sembra che, sotto questa luce, sia la deriva disumanizzante il nostro traguardo di popoli "evoluti". L'unica cosa che ci rimane è sperare che così non sia, mia carissima amica.
 
anima_on_line
anima_on_line il 06/04/24 alle 18:44 via WEB
prede della tecnologia, oramai già sostituiti e trattati come carne da macello, che altro dire, prima o poi un drone inquadrerà anche noi...salutissimi
 
 
woodenship
woodenship il 06/04/24 alle 22:52 via WEB
Terribile amico mio, l'altro giorno leggevo un intervista ad un soldato ucraino. Raccontava di come sia terribile la vita, in trincea, di un essere umano che deve difendersi dai droni: se non si sta attenti, quando si è allo scoperto, si mette a rischio l'esistenza stessa del proprio gruppo. Perché il drone localizza e poi indirizza i colpi dell'artiglieria. Oppure provvede direttamente al bombardamento. Grazie di cuore con anche a te saluti assai cari.
 
Nuvola_vola
Nuvola_vola il 06/04/24 alle 22:27 via WEB
certo che si! ma non bisogna mai permetterlo ... la superiorità spesso viene usata male ma a volte certe cose non le vediamo. Io superiore mai a nessuno , ma non mi faccio sbranare viva ... un abbraccio
 
 
woodenship
woodenship il 06/04/24 alle 23:24 via WEB
È il compito per le generazioni future, dolcezza mia, quello di non farsi dominare dall'intelligenza artificiale. È un compito assai difficile, dal momento che l'intelligenza artificiale consente di licenziare grandi masse di lavoratori, perché è in grado di svolgere il loro lavoro in modo molto più economico. È solo una questione di tempo: quello che occorre ad addestrare gli algoritmi. Grazie di cuore anche per l'abbraccio che ricambio con grande afflato amicale e l'augurio per un fine settimana sereno.
 
Estelle_k
Estelle_k il 09/04/24 alle 19:42 via WEB
Abbiamo dato in mano l'intelligenza artificiale ai nostri figli solo perchè la nostra generazione ha avuto necessità di sopravvivenza e loro ci sono semplicemnte nati dentro; in un mondo che corre e ti cancella se non stai al passo cosa potevamo aspettare? Siamo continuamente in guerra Wooden, anche con la nostra coscienza. Ad ogni modo di fronte alla carne da macello si può sempre diventare vegani. Un abbracccio *_***
 
 
woodenship
woodenship il 10/04/24 alle 02:01 via WEB
Ah mia cara amica, bastasse esser vegani per non esser carne da macello! Purtroppo questo è un mondo che non ci vede se non per quello che possiamo dare: schiavi da sfruttare oppure soldatini che ammazzano e si facciano ammazzare. Lo so che è sempre stato così. Ma, ultimamente, mi pare che l'asticella dell'orrore si sia ulteriormente abbassata: l'AI permette di processare un'infinità di dati e poi emettere sentenze inappellabili. Come sta accadendo in questi mesi in Palesfina: intere famiglie spazzate via, solo perché un sistema intelligente, detto "lavender", ha deciso che un solo membro di famiglia potrebbe essere un terrorista di Hamas. Così si massacrano donne, vecchi, bambini solo colpevoli di essere parenti di un probabile terrorista...che razza di mondo è questo?...grazie di cuore dolcezza mia, con anche a te un abbraccio assai caro e l'augurio perbuna notte serena.
 
marabertow
marabertow il 10/04/24 alle 15:59 via WEB
La ricerca di falsi nemici è da sempre molto di moda.
 
 
woodenship
woodenship il 10/04/24 alle 22:05 via WEB
Anzitutto permette di tenere sotto il tallone gli"amici".
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 14/04/24 alle 16:03 via WEB
Mai quanto oggi, proprio oggi, questo tuo scrivere,...W..., racconta la gravità della situazione. Che la si sapeva, che la si conosceva, che si presupooneva andasse in quella direzione, che le etnie sono diventate giochi di potere su cui speculare e, mi torna in mente quel tale imparentato-cognato che dal suo piccolo fra battimani di ignoranti seguaci pontificava su etnie... forse non sapendo neppure cosa significasse il termine...ma tant'è.
Buoni giorni, ...W...:)
 
 
woodenship
woodenship il 14/04/24 alle 21:53 via WEB
Ironia della sorte vuole che gli imbecilli che blaterano di sostituzione etnica somo gli stessi che tengono bordone a quelli che la stanno effettuando zitti zitti, senza tanto clamore, ma con licenziamenti a profusione. In poche parole: gli algoritmi ben addestrati, sfruttando la conoscenza umana, animano i robot e i programmi che ci sostituiscono. In definitiva avranno bisogno degli esseri umani solo per mandarli in trincea a fare massa e carne da macello contro il nemico di turno. Grazie di cuore, più che mai felice di tornare a leggere di te, un buon inizio di settimana...
 
cassetta2
cassetta2 il 14/04/24 alle 16:18 via WEB
Non era così il mondo che sognavamo da bambini
 
 
woodenship
woodenship il 14/04/24 alle 21:56 via WEB
Per niente! Ma i sogni son solo desideri, cantava qualcuno. E la realtà è sempre così diversa da quella che si sogna.
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 14/04/24 alle 17:35 via WEB
Se da un punto di vista sintattico non c’è alcuna differenza tra il prodotto di un essere umano e quello di un’entità artificiale, semanticamente tutto è diverso. La macchina può sostituire l'uomo, ma non la sua etica. Almeno fino a quando non esisterà un'etica artificiale. Ti riporto una cosa: Si parla esplicitamente di etica “per” le entità digitali, nel senso che il sistema di valori deve essere presente e rispettato da parte di chi tali entità progetta e realizza. Ma quando diventano “intelligenti” e autonome, allora si parla di etica “delle” entità digitali, un’etica che deve controllarne i comportamenti. Al momento non sappiamo costruire questa forma di etica, perché inevitabilmente ricadiamo nell’altra, quella di chi le entità le realizza. Detta in maniera più semplice, l’etica non si può programmare razionalmente perché scaturisce dall’esperienza e dal libero arbitrio umano. « Le risposte dovremo trovarle noi, dal momento che le tecnologie che stiamo creando non possono fornirci alcuna risposta a riguardo», afferma Simone Natale nell’introduzione a Macchine ingannevoli (Einaudi). E ho letto anche il tuo precedente post. A presto!
 
 
woodenship
woodenship il 14/04/24 alle 23:42 via WEB
Speriamo che riescano a trovare in fretta un'etica valida da appioppare alle" entità digitali". Altrimenti, visto l'uso che ne fanno gli israeliani a Gaza, non è un bel futuro digitale quello che ci aspetta. Anche senza pensare alla sostituzione "etnica" indiscriminata delle macchine nei confronti degli esseri umani: rischiamo di ritrovarci a fare tutti dei lavori poveri. Mentre le macchine arricchiscono pochi miliardari sempre più ricchi. Ho già risposto al tuo commento al post precedente. E ti ringrazio doppiamente di cuore, felicissimo di tornare a leggere di te. A te un inizio di settimana dei migliori.
 
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