Creato da woodenship il 23/08/2010

delirio

una spirale

 

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Vedimi oltre

Post n°500 pubblicato il 02 Giugno 2019 da woodenship
 

 

Lo so che mi vedi e folle mi studi

zitto. Ma è che faccio finta di nulla:

con quell'occhio vitreo mi vai ben oltre

il muro bianco. Del soffitto dico io

lo sbrego, luminoso, tra sagome

falsanti agonia del giorno. Tu dimmi:

ti vedi? Standotene con socchiusa

mente in quella cannuccia che ti stilla

trasparente goccia in vena... Mi senti?

Puoi sentirmi, oppure sei troppo intento

a raccogliere forze per uscirtene

dalla testa? E chissà cosa ci vedrai

mai, fuor di quella tua testa che premi

febbrile contro la sponda del letto

 

... a pensarci bene: ne ero sicuro

che ci saresti stato: era da tanto

che non ti ci vedevo. Ho immaginato

così, che ti ci saresti impegnato

allo spasimo, per esserci ancora

lì, con lei e nonostante lei, più che mai

sfuggente, figlia velata di nero

per startene sul ballatoio seduto

fumando e berciando di contro il mondo:

dirimpettaio irrispettoso ringhiante

rissoso meglio che te. Come un tempo

quando più che scarnificato d'ironia 

provetto nei tempi ed algido nei temi

nuotavi nel cortile tra una birra e l'altra.

 

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Commenti al Post:
lascrivana
lascrivana il 02/06/19 alle 19:22 via WEB
Triste realtà. Ti abbraccio affettuosamente
 
 
woodenship
woodenship il 03/06/19 alle 13:28 via WEB
E'vita, c'è vita, poi c'è altro...Grazie di cuore anche per l'abbraccio chevricambio con carezza di calda brezza e l'augurio per un inizio di settimana dei migliori.....
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 03/06/19 alle 12:42 via WEB
La tristezza della nostra epoca è la mancanza del "coltivare".Un azione piccola,eloquente che non crea abitudine..
 
 
woodenship
woodenship il 03/06/19 alle 13:41 via WEB
Credo che la vita stessa sia un'abitudine. Miracolosa quanto si vuole, ma pur sempre un'abitudine: ogni anno ci si aspetta di vederla sbocciare, la vita. Ma, con il tempo, per quanto la si possa"coltivare",si prende consapevolezza che non ci si è più a sbocciare. Anzi che un male inguaribile ci sta consumando.......Grazie di cuore.......
 
   
gabbiano642014
gabbiano642014 il 04/06/19 alle 11:08 via WEB
Nella consapevolezza di ogni stagione, l'albero ha il suo fiore..
 
     
woodenship
woodenship il 04/06/19 alle 13:15 via WEB
E'nell'ordine delle cose che sia così...
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 03/06/19 alle 12:43 via WEB
Una buona giornata caro Wood..
 
 
woodenship
woodenship il 03/06/19 alle 13:42 via WEB
A te una carezza calda di sole, con l'augurio per un inizio di settimana promettente di soddisfazioni.......
 
   
gabbiano642014
gabbiano642014 il 04/06/19 alle 11:08 via WEB
Una buona giornata Wood.
 
     
woodenship
woodenship il 04/06/19 alle 13:16 via WEB
Anche a te una giornata serena di grande gioia....
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/06/19 alle 17:15 via WEB
E' il genere maschile che non mi concede molti spazi: a tutto ho pensato, a tanti ho pensato, ma sono tutti di genere femminile. La morte? La droga? Una donna? La vita? L'Alcool? La birra? l'abbandono? L'attesa? La speranza? La sopravvivenza? L'indifferenza? La malattia? L'agonia? Due cose mi sono rimaste al maschile: un amico che non conosco (chiunque esso sia, magari frutto della tua fantasia) oppure...io! Sul primo non posso scrivere niente, su di me invece (ammesso che sia io) potrei esprimermi peggio, potrei scrivere molto, ma preferisco non rovinarti di più l'esistenza!!!! Buona sera Sal.
 
 
woodenship
woodenship il 04/06/19 alle 02:17 via WEB
Perchè non ti concede molti spazi,vecchio mio? Non hai che da mettere, tutto quanto da te elencato, in uno shaker ed agitare ben bene:in conclusione ne avrai un cocktail di quelli che ti faranno dire che hai avuto una vita spericolata...A parte gli scherzi:perchè mi rovini l'esistenza parlandomi di te? Sono qua non solo per pubblicare poesie.Sono qua anche per condividere emozioni e storie, vita vissuta, dolore e gioia...In fondo le mie poesie questo vorrebbero essere:emozioni dall'avere svoltato l'angolo, sbattendo il naso contro l'ineluttabile. In fondo questa è una poesia che sento si attagli a qualcuno che ha preferito morire per non dovere rinunciare alla quotidianità.Qualcuno che torna anche dopo la morte per continuare a vivere pure essendo morto.Qualcuni ch'era già morto prima ancora di morire...sinceramente,non saprei.Ho provato a scrivere per cercare di vedere se riuscivo ad accettare l'imponderabile che ti scorre sotto gli occhi: lo vedi, ti vedi, lo senti,ti senti. Poi ci resti chiedendoti se davvero si muore......Grazie di cuore mio caro amico.Sappi che,quando vorrai dire di te, qua hai sempre orecchie pronte.......Un abbraccio ed una notte di sogni felici a te.......
 
ninograg1
ninograg1 il 03/06/19 alle 19:51 via WEB
Vivere costa e vivere bene costa tantissimo... molti lo sanno ma pochi ne sono coscienti
 
 
woodenship
woodenship il 04/06/19 alle 02:21 via WEB
"vivere bene"può costarti anche la vita...
 
   
ninograg1
ninograg1 il 05/06/19 alle 18:10 via WEB
oh si... anche la vita: ma vuoi mettere a bruciare la candela da entrambe le parti? :)
 
     
woodenship
woodenship il 05/06/19 alle 19:11 via WEB
E' nell'ordine delle cose di almeno provarci...
 
     
ninograg1
ninograg1 il 07/06/19 alle 22:23 via WEB
meglio vivere e morire strisciando o alzarsi e morire ridendo?
 
     
woodenship
woodenship il 08/06/19 alle 04:01 via WEB
Trovo la domanda enfatica e retorica:la morte è un fatto personale che ognuno affronta com'è la propria natura. Non si può mai dire fino a quando non ce la si trova davanti...
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 03/06/19 alle 20:15 via WEB
mi vedo in quel letto, e mi vedo guardarmi. ma questo non solleva dall’abitudine che spesso si fa oblio. leggerti oggi, poeta, è un viaggio che dagli occhi va alla coscienza. E me li voglio dire ora, quanto sappia di essere inerme e disarmata di fronte alla feroce bellezza di vivere, preferendo l’abitudine. pazzesco wooden, abbi cura, p. https://youtu.be/oYdnUHCpomQ https://youtu.be/oYdnUHCpomQ
 
 
woodenship
woodenship il 04/06/19 alle 17:25 via WEB
https://youtu.be/up0t2ZDfX7E Non posso che inchinarmi a questo tuo"E me li voglio dire ora, quanto sappia di essere inerme e disarmata di fronte alla feroce bellezza di vivere, preferendo l’abitudine."... Grazie di cuore anche per la splendida musica con la quale, perfettamente in tono,discendi per vie armoniose il mio cuore....... più che mai con un abbraccio di brezza soave e l'augurio per una serata delle migliori........
 
several1
several1 il 04/06/19 alle 14:59 via WEB
l'ira da placare ... a costo del morire
 
 
woodenship
woodenship il 04/06/19 alle 17:27 via WEB
Sorda ribolle a morte: pentola la vita,nella quale ci si cucina a tempo........
 
Nuvola_vola
Nuvola_vola il 04/06/19 alle 15:27 via WEB
Quel oltre vede e sente... e tu fai tutto il resto, ma so che hai capito... Tu "condisci" quel oltre nella realtà...un bacio di ciliegia
 
 
woodenship
woodenship il 04/06/19 alle 17:30 via WEB
Credo che tra noi le parole siano superflue, in certi momenti: ci capiamo, ci sentiamo, ci confortiamo "condendo" quell'oltre la realtà....Grazie di cuore anche il bacio ciliegia: si sa che le ciliegie sono l'una tira l'altra.........Anche a te un bacio albicocca che ti sia coccola con l'augurio per una serata delle migliori........
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 04/06/19 alle 17:35 via WEB
Sembra un 'io' che parla all'altro 'io' e ne esce una sorta di dialogo in cui entrambi vedono se stesso in un'altra dimensione, in un'altra vita fra abitudini e ricordi più o meno dolorosi e vita che scorre con fatica o che si ferma. Un sorriso,...W... :)
 
 
woodenship
woodenship il 05/06/19 alle 19:16 via WEB
Molto interessante questa tua lettura, mia cara edel:la faccio mia, per quanto mi piace come gioco di specchi. In fondo ci si specchia negli altri per trovarci qualcosa che a noi sfugge. E forse, anche nella morte degli altri, possiamo rifletterci vedendoci qualcosa di noi...Grazie di cuore con un abbraccio d'immenso e l'augurio per una serata d'incanti.......
 
aliasnove
aliasnove il 04/06/19 alle 19:47 via WEB
Ti confesso Wood che sono abbastanza abitudinario... ma mi piace così.. faccio una vita normalissima e semplice che tanti rifiuterebbero ma che non cambierei mai... versi bellissimi e tristi ciao Wood buona serata
 
 
woodenship
woodenship il 05/06/19 alle 19:18 via WEB
L'abitudine...come faremmo senza un buon istinto di resilienza che ci porti a sopravvivere anche quando tutto d'intorno non si muove foglia?.......Grazie di cuore mio caro alias con un abbraccio e l'augurio per una serata delle migliori.....
 
lacey_munro
lacey_munro il 05/06/19 alle 09:59 via WEB
https://youtu.be/WDO9jU5mcLA
 
 
woodenship
woodenship il 05/06/19 alle 19:09 via WEB
https://youtu.be/UmFFTkjs-O0
 
channelfy
channelfy il 05/06/19 alle 10:01 via WEB
Deve piacerti tanto lei per pensare a lui...hahahaha....ah bello..qui il sole è in splendida forma,saluto un po tutti voi..mi mancante un po ma i miei impegni psicopatici hanno la meglio sul mio perverso ed ammaliante libero...periodaccio..che te lo dico a fare...beh vado in giro a fare danni..un bacio zucchero su una soffice nuvola rosa. Francesca
 
 
woodenship
woodenship il 05/06/19 alle 19:21 via WEB
Leggerti è una botta di vita, mia dolce fanciulla. Mi stavo giusto chiedendo dove fossi finita a far danno...ahahahahah!!!!Un abbraccio dei più cari, con l'augurio affichè una dolce brezza ti sia cura facendoti viaggiare serena...........
 
virgola_df
virgola_df il 07/06/19 alle 14:51 via WEB
... oltre l'oltre, un infinito tutto da scoprire ...
Abbracci cari wood e buon venerdì.
virgola
 
 
woodenship
woodenship il 08/06/19 alle 04:03 via WEB
Ed è per esplorare quell'infinito che viviamo...Grazie di cuore mia deliziosa amica,con un abbraccio di brezza soave e l'augurio per una notte serena....
 
nina.monamour
nina.monamour il 08/06/19 alle 17:44 via WEB
Eccomi tornata, grazie del gentil pensiero, felice w.e. Sal.
 
 
woodenship
woodenship il 09/06/19 alle 02:59 via WEB
Grazie a te e di cuore anche periltuo pensarmi, mia cara Nina. A te un forte abbraccio con l'augurio per una notte di sogni dorati.....
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 08/06/19 alle 19:25 via WEB
La mente, a volte bugiarda e a volte salvifica, a volte rifugio - approdo benevolo in un mare in tempesta di panico e angoscia trasparenti e multiformi - ma tante volte prigione...A tutti, prima o poi, stilla gocce in vena. E tutti, talvolta, o frequentemente, siamo intenti a raccogliere le forze per uscirne, da questa nostra carcere. Ma siamo noi a possederne le chiavi, perché siamo noi i nostri carcerieri. Ti ricordi la canzone del carceriere di Jacques Prévert? Si potrebbe rivolgere a noi stessi, e chiederci, parlando con la nostra personale trappola d'acciaio: Dove vai bel carceriere con la chiave macchiata di sangue? E se lui rispondeva che stava andando a liberare la sua amata - se ancora in tempo! - da quella prigione del desiderio dove lui stesso, teneramente e crudelmente, l'aveva collocata, noi possiamo dire altrettanto della nostra mente. Perché è lei che declina la nostra vita, tutte le vite. Anche noi siamo prigione e prigionieri con la chiave in mano insanguinata, in cerca di libertà e di prigionia, teneramente e crudelmente, nel più profondo del nostro tormento, nelle menzogne dell'avvenire, nelle sciocchezze del giuramento... Vogliamo che la nostra mente sia libera, vogliamo essere liberi, da sempre, ma forse siamo soltanto incapaci, da sempre, di capire e di accettare cosa sia la libertà.
 
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 09/06/19 alle 00:47 via WEB
P.S. Non so se possa o meno essere chiaro il mio intervento, in realtà non mi sono mai preoccupata che alcuni miei pensieri venissero recepiti o accolti, ma forse tu un pochino potrai farlo, se non altro perché sai che conosco cosa significhi stare da un lato e dall'altro dell'ago di una flebo. Mi sembra però giusto e rispettoso chiarire una cosa, soprattutto nel caso stessi parlando di una persona in particolare, che magari conosci, e dipendente - non so in che misura e per quale ragione clinica - dalla cannuccia di cui sopra... quella stillante a volte guarigione, a volte speranza in gocce di palliativi ed altre, solo anestetici obnubilamenti in vena per resistere ancora, fino al time over. Il mio commento riferito alla condizione di prigionia mentale - di un allettato, di un detenuto, di un malato terminale ma anche di un qualsiasi altro stato di un essere umano - era riferito al fatto che, comunque, nonostante le condizioni esterne possano essere aggravanti (o al contrario aiuti sorprendenti), resta la verità sconcertante che è sempre la mente, oltre ogni contesto e situazione a cui siamo sottoposti, ad essere l'unico padrone quasi onnipotente. Ed è per questo che, talvolta, chi ne ha capito il controllo riesce ad essere libero e vedere il cielo attraverso un muro mentre chi ne è schiavo, vittima più o meno inconsapevole di quell'orrore che solo lei riesce a creare quando gliene diamo il modo, non può sentirsi in salvo. Perché in quel caso non è sufficiente nessuna salute, o gradevole e comoda condizione, e a dispetto del cielo azzurro e della salvezza esteriore, ci sarà solo quell'abitudine di permanente agonia che tu hai perfettamente descritto per altri contesti, pur senza aghi e senza mortalità imminenti. Spero, così, di aver reso meno avulso il mio commento precedente.
 
   
woodenship
woodenship il 09/06/19 alle 03:36 via WEB
Sinceramente,mia cara fanciulla,debbo confessarti di non avere trovato per nulla"avulso"il tuo commento precedente ed al quale ho già risposto qui sotto. Come già detto: apri uno spazio, allargando alla sfera mentale, qualcosa che, mentre scrivevo, per me era molto più fisico. Come devo avere scritto da qualche parte, un giorno un medico mi spiegò cosa accade in un corpo quando giunge agli attimi finali:il cervello,in qualità di organo,risucchia tutte le energie da ogni parte del corpo. E quando non ne arrivano più, ecco ch'è giunta la fine.Come potrai ben costare, il tuo discorso è in linea con questo aspetto fisico del corpo umano:ogni pur singola cellula lavora affinchè, il cervello, possa funzionare e quindi avere la possibilità di sfuggire, alla prigionia del mondo fisico ed all'orrore che questa condizione ingenera, in coloro che vi si vedono costretti da particolari condizioni, anche cliniche ossia di salute. Per quanto poi riguarda il soggetto della poesia, questo non costituisce altro che uno spunto per delle riflessioni che vorrebbero suggerire l'onda emozionale che investe quando ci si prospetta un fine vita. Sì, perchè,in fondo,nella morte degli altri non possiamo fare a meno di coglierci anche qualcosa del nostro morire quotidiano...
 
   
woodenship
woodenship il 09/06/19 alle 03:47 via WEB
A questo punto,dato l'accavallarsi di risposte, mi vedo costretto a consigliarti di leggerle dal basso verso l'alto, mia splendida amica... In conclusione, volevo soltanto sottolineare come ben calza il tuo ragionamento sull'importanza della mente nella condizione dell'individuo, a maggior ragione quando, per un qualsiasi evento,si ritrova in regime di costrinzione. Dunque ecco confermata questa importanza anche dal versante fisico, ovvero quando il corpo muore perchè al cervello non è più dato di astrarre, di evadere, rispetto alla condizione di mortalità alla quale si trova ad andare incontro...Nella speranza di essere riuscito ad essere sufficientemente chiaro,in caso contrario sono pronto a fare ammenda,ti abbraccio fortissimamente, ringraziandoti più che mai di cuore ed augurandoti una notte generosa di sogni felici....
 
 
woodenship
woodenship il 09/06/19 alle 03:14 via WEB
Come non condividere questa tua riflessione così acuta e, allo stesso tempo, così languida di passione? Ne traspare tutto il tuo trascorso travaglio personale e tutta la bellezza che la tua anima ha saputo infondere a tempi"morti" che, in assenza di mente libera, forte ed autonoma,non avrebbero potuto che generare mostri.Nel mio scrivere c'è molto di fisico.Invece, nel tuo dirne, c'è quella capacita immaginifica che ti permette di spaziare cogliendo un aspetto per nulla secondario a me sfuggito. Forse perchè troppo intento a pormi domande comunque rimaste inevase.Dunque non posso che esserti infinitamente grato per queste tue parole così luminose da accendere un lume lì, dove il calare delle palpebre, lascia immaginare un buio eterno...Grazie di cuore anche per la citazione preziosa di Prevert...
 
 
woodenship
woodenship il 09/06/19 alle 15:10 via WEB
"Vogliamo che la nostra mente sia libera, vogliamo essere liberi, da sempre, ma forse siamo soltanto incapaci, da sempre, di capire e di accettare cosa sia la libertà." Permettimi di incorniciare queste tue considerazioni:ben s'attagliano su un piano etico filosofico, ma anche su quello fisico:il nostro corpo vuole vivere ad ogni costo, al punto da non accettare ed addirittura falsare la percezione della realtà. In poche parole, è una di quelle associazioni che si potrebbero definire"per delinquere"....Grazie più che mai.....
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 08/06/19 alle 19:51 via WEB
Esperienza amara di chi si trova a visitare un malato che lotta per i pochi momenti di vita che gli restano e si domanda cosa mai gli passi per la mente, se i suoi pensieri sono ancora lucidi o solo fissi alla flebo che piano scende.E viene spontaneo andare con la memoria al ricordo di come quell'uomo, ora attaccato al suo filo di vita,lo sguardo, ormai vitreo, era stato.
 
 
woodenship
woodenship il 09/06/19 alle 04:17 via WEB
Sì,mia cara Mariateresa,è tutto un fluire di pensieri, di domande,di paure,di ricordi di emozioni difficili da esprimere, se non provando a metterle in versi: chissà che l'ali del linguaggio non riescano a trasportare lì, dove tutto ha origine e fine, magari per scoprire ch'è un prosieguo e non una fine...chissà.....Grazie di cuore con un abbraccio e l'augurio per una splendida domenica..........
 
korov_ev
korov_ev il 09/06/19 alle 12:08 via WEB
Mi fa pensare a mio padre, Wood. Ero ancora un bambino quando lo sentii scorrere via da questa vita con gli occhi persi oltre il soffitto di quella camera d'ospedale imbiancata di calce e poco sole.
La goccia dalla cannuccia non era più né cura né speranza, ormai, soltanto analgesico.
Eppure ciò che me lo ha ricordato non è stato l'incipit della tua poesia, bensì le ultime parole "nuotavi nel cortile tra una birra e l'altra", solo che lui non berciava. Per lui il mondo era solo un ospite abusivo accampato alla buona in quel cortile.
Dura, Wood, questa è stata di una bellezza dura e tagliente. Almeno per me.
Abbi una buona giornata, amico mio
 
 
woodenship
woodenship il 09/06/19 alle 15:03 via WEB
Grazie di cuore, mio caro Korov, anche per aver condiviso un ricordo così vivo e dolente:è dolore nostro,vita vissuta, è accadimento che non ci lascia uguali a prima. Poi, per quanto riguarda il"berciare"o meno, questa è una caratteristica che contraddistingue caratteri più platealmente polemici e bellicosi.... Grazie di cuore con un abbraccio e l'augurio per una giornata serena....
 
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