delirio

E meno male che ci siete voi poeti a cogliere il bello della vita e impiattercelo su pagine del web. Un colorato e sfidante pensiero che ispira gratitudine. Bacio

...meno male che ci sei anche tu, mia dolce scrivana, tra i tanti che trattiamo di abbellire la cornice di questa realtà virtuale, altrimenti grigia e piatta come solo uno specchio perverso e grigio:Grazie di esistere.....Una carezza di tiepida brezza primaverile con l'augurio per una domenica delle migliori......

E meno male Wood! Ma, pure se invisibili, se nessuno vuol perdere tempo a leggerci, a capirci, non dico neppure ad apprezzarci, in qualche modo, siamo così tanto snobbati in questa età del mordi e fuggi che è una bellezza. Siamo, del resto, tutti pedoni, come rileva la tua amica, modesti pedoni: ne abbiamo consapevolezza, infine, e magari l'unica soddisfazione che ci è concessa è quella di scontrarci, a volte per caso, con qualche altro pedone vagante sui marciapiedi della poesia.Siamo ingenui e scomodi, mio caro, perché abbiamo un cuore, dei sentimenti, qualcosa di vero da voler comunicare a chi pone l'orecchio a ben altro. Siamo ed io l'ho sempre saputo, degli illusi, ma guai a mettere da parte quello che siamo...Un abbraccio, come tu dici "da pedone a pedona" con un sorriso.

Riflessioni,le tue,mia cara Mariateresa,che mi sento di sottoscrivere persino nelle virgole,per quanto le senta mie.Non posso che essertene infinitamente grato,abbracciandoti con immensa empatia ed augurandoti una notte di sogni felici......

Non fare il mossista con noi, anzi, con me. Ti metto subito a posto, ma lo farò in modo equo e chiaro, affinché non vi siano incomprensioni tra di noi. "L’amore non è quello che quei poeti del cazzo vogliono farvi credere. L’amore ha i denti, i denti mordono, i morsi non guariscono mai”. Di contro cerco di solleticarti e con più magnanimità: " Non c'è bisogno di aver studiato per leggere le poesie. Basta sentirle. Amarle. Io le leggo perché mi aiutano a vivere. Perché, come dici tu, parlano di noi e come noi. Anzi, come vorremmo parlare noi". Il primo aforisma è di quel vigliaccone di Stephen King, mentre il secondo, è di Manuela Stefani una poco nota scrittrice milanese. E ti ho fatto felice e degno del tuo pregevole lavoro. Grazie. Buona sera Wood.

Certo che mi hai fatto felice, vecchio mio: il tuo è un coming out che sarebbe da festeggiare: l'ho sempre saputo, sotto quella tua pellaccia di rinoceronte scalpitante, battesse un cuoricino di poeta sensibile alle farfalline dell'amore leggiadro. Non ho mai avuto dubbi in proposito. Al che non posso che dirmi felice una volta di più,per questa tua ammissione assai lodevole...Adesso credo di doverti fare una confessione, tra te e me, a mezza voce: c'è un sito che si vuole dedicato alla poesia, nel quale alcuni dibattono sempre che, la poesia, è tale perchè stretta in determinate regole e forme.Hai voglia di spiegare a costoro quanto da te riportato nella citazione della poetessa milanese.Ovvero che non necessita avere studiato per scrivere e leggere poesie:l'importante è sentirla quando ce la si trova davanti.E per sentirla occorre soltanto sensibilità,curiosità,capacità di innamorarsi di una nuvola come della morte...in poche parole desiderio di elevarsi oltre la miseria del vivere per vivere........Grazie di cuore con un abbraccio d'immenso e l'augurio per un fine settimana che possa esserti felice come non mai........

Mi sovviene una canzone di Bertoli"I poeti sono il sole che riscalda le speranze della gente disperata che si nutre di bestemmie "..buona domenica amico caro

Una visione alquanto idealistica, oltre che velleitaria, nella realtà non ci si spoglia, come per il sole di primavera, quando dei versi si dispiegano caldi per l'aire: a stento si prosiegue oltre, sempre che non ci si fermi a dileggiare il poeta...A parte gli scherzi: grandissimo Bertoli, un'assenza molto pesante, ma che ci ha lasciato perle di canzoni che si sono scavate un posto nel cuore.....Grazie di cuore con un abbraccio di brezza confortevole primaverile e l'augurio per un inizio di settimana dei migliori......

Fare poesia è un'arte molto complessa, buona Domenica Sal.

..."complessa", ma, allo stesso tempo semplice e naturale, come bersi un bicchiere d'acqua di fonte. Non fosse che, le fonti naturali, sono sempre più inquinate. Così è anche per la poesia.........Grazie di cuore con un abbraccio di brezza primaverile e l'augurio per una serata d'incanti......

temo che i poeti la vedano sempre un tantino personalizzate le cose...

In poesia non credo, dal mio punto di vista,sia corretto dire "personalizzazione", penso sia più felice "punto di vista"...Ecco: lo scrittore, il poeta, in genere tende ad assumere dei punti vista: quello proprio, come anche quello di altri, a seconda di ciò che egli sente di dovere comunicare.....

pensare, soffrire, riflettere, vedere
emozione dopo l'altra che nel dire narra oggi come ieri :)D

Verbi raffiguranti azioni, un procedere teso a percorrere i tempi con modalità che permettano di aprirne implicazioni e nessi.........Grazie di cuore,mia dolce dona, con un abbraccio di brezza primaverile e l'augurio per una serata d'incanti primaverili......

Invisibili sono alcuni - che poeti davvero possono essere definiti - e purtroppo o anche solo ironicamente, beffardamente più che visibili – addirittura popolari – coloro che forse si credono o forse no, ma certo sono creduti artisti e malauguratamente (o meno male) artisti non sono. Perché? Il perché lo ha spiegato tanti, tanti anni fa quello strano personaggio che si chiamava Baudelaire… Perché questi poeti – principi di parole e angosce irrisolte, di idee fatte sostanza ma non di carne – sono come i principi delle nubi, re dell’azzurro, impotenti e vergognosi, goffi e leggeri e sanno, come loro, essere così belli, eppure così comici e brutti, al di fuori del loro mondo. Così qualcuno gli stuzzica il becco con la pipa, un altro scimmiotta, zoppicando, l’infermo che prima – in altri contesti - volava! Che abituato alla tempesta ride dell’arciere; esiliato sulla terra fra gli scherni, non riesce a camminare per le sue ali di gigante.

... Che dirne,mia dolce amica? Di certo non sta a me giudicare. Io posso soltanto dire di me, delle mie sensazioni, di un mio sentire che cerca di trovare senso ed afflato nei versi di una modesta poesia, sperando che possano volare alto, fino a raggiungere i cuori e le menti......Grazie di cuore anche per la citazione del sonno Baudelaire,con un abbraccio d'immenso......

Con le poesie si fanno anche le rivoluzioni caro Wood e tu lo sai meglio di me. Ciao carissimo a presto

...E sinceramente, mi vien da dire che sono quelle più disperate perchè senza un domani. Basta pensare all'entusiasmo dei tanti poeti della rivoluzione d'ottobre che finirono folli e perseguitati.....Grazie di cuore con un abbraccio e l'augurio per una notte delle più serene......