Canzone,io credo che saranno radi
color che tua ragione intendan bene,
tanto la parli faticosa e forte.
Onde,se per ventura elli addivene
che tu dinanzi da persone vade
che non ti paian d'essa bene accorte,
allor ti priego che ti riconforte,
dicendo lor,diletta mia novella:
"Ponete mente almen com'io son bella!"
Dante,Convivio.
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Post n°218 pubblicato il 21 Maggio 2014 da woodenship
Primaverili stelle cadenti sottili sono file di guerrieri e la mitraglia che le miete storpiando la natura contronatura fa di rosso i fiori in cielo "Certo che non li conto più gli anni" sospira sotto il peso del fucile se gli si chiede l'età "solo le tacche sul calcio m'hanno insegnato a contare" infantile ancor si direbbe lo sguardo miniatura d'uomo. |
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Il predatore crea situazioni allo scopo di formare un rapporto di fiducia in linea con il bambino, con l'intento di facilitare in seguito il contatto sessuale. Questo può avvenire in chat, instant messaging, siti di social networking ed e-mail. Aiutaci e rendere internet più sicura...Aiutaci a fermare la pedofilia. PS: Sono felice dei vostri commenti, ma ai commenti preferirei la condivisione di questo post nei vostri spazi.
Per favore, copia e incolla questo post ed inseriscilo in un tuo box. Grazie di cuore._A®
Ero in Mali nell’ultimo conflitto.
Un posto di blocco.
Controllano i documenti. Una piccola mano si tende. Due occhi fermi pretendono le carte.
Che età avrà? A occhio non più di 13 anni. Un piccolo soldato che non è mai stato un bambino e che non sarà mai un adulto.
Messaggeri, sentinelle, cuochi, portatori e, soprattutto, combattenti: questo erano diventati i bambini nel Nord del Mali, come tanti altri bambini in tante, troppe, guerre nel mondo.
Nella zona di Gao si contavano sei campi d’addestramento dei miliziani nei quali venivano educati al combattimento dei minorenni.
Baby soldati il più delle volte utilizzati come carne da cannone: mandati avanti sui campi minati, per aprire la strada all'esercito. Prima dell'azione militare, li eccitano riempiendoli di droga. Cocaina, anfetamine o polvere da sparo bruciata e mischiata col riso, succo di canna da zucchero o hashish. I loro addestramenti sono crudeli, perché crudeli devono essere le loro missioni. Molti sono rapiti durante le razzie nei villaggi e poi addestrati all'uso delle armi e della violenza.
Converrebbe leggere I signori delle mosche. L’uso militare dei bambini nei conflitti contemporanei di Peter Warren Singer. E’ uno studio serio su come stia cambiando il modo di fare la guerra.
Il fenomeno dei bambini soldati è la spia e insieme l’aspetto più atroce di tale trasformazione. L’instabilità dei paesi post-coloniali dove gli stati sono fragili, la disponibilità di armi letali e poco costose consente anche a gruppi piccoli, spesso privi di sostegno popolare, di trasformarsi in bande armate che si battono per il controllo delle risorse economiche. Il reclutamento dei bambini diventa sistematico proprio perché risponde alle esigenze di questi nuovi conflitti: sono facilmente manipolabili, imparano in fretta a maneggiare armi leggere e letali, non costano e sono sostituibili.
Singer propone che lo si dichiari crimine contro l’umanità. Gli adulti responsabili devono essere giudicati da tribunali ad hoc e da tribunali internazionali.
E che dire delle bambine usate in combattimento come spie o con altri vari compiti, ma soprattutto sfruttate come “schiave sessuali”?
Bisognerebbe porre molta attenzione all'ampia diffusione e disponibilità di armi leggere in paesi in conflitto armato o reduci da guerre. Armi che finiscono con il danneggiare soprattutto i bambini, contribuendo a creare eserciti di bambini soldato, a ferirne, ucciderne, traumatizzarne migliaia di altri e a fomentare e accrescere le violenze.
Le guerre non solo uccidono, ma fanno collassare il sistema scolastico, i ragazzi restano così in balìa del reclutamento forzato da parte dei gruppi armati e delle milizie
Dice un proverbio africano: - quando ci sono due grandi elefanti che combattono, è l'erba che soffre –
E questa è un’erba tenera, piccola che avrebbe bisogno di molta cura.
Grazie per questo tuo modo profondo e lieve (cosa propria delle anime grandi) di affrontare certe problematiche e scusa se io parto con la mia logorrea, ma tu stuzzichi eheheheheh
Sogno dei gigli bianchi,
strade di canto e una casa di luce
Voglio un cuore buono
e non voglio il fucile
Voglio un giorno intero di sole
e non un attimo di una folle vittoria razzista
Voglio un giorno intero di sole
e non strumenti di guerra
Le mie non sono lacrime di paura
sono lacrime per la mia terra
Sono nato per il sole che sorge
non per quello che tramonta.
Grazie...
così salutava Vik Arrigoni da laggiù...
Restiamo umani, ripe l'eco della sua voce in questo giorno particolare in cui si è fatta strage di uomini immensi...
OPA!!!!!!!!!!!
Ciao Wooden,
trattare di argomenti cosi gravi usando la poesia potrebbe far pensare di voler in qualche modo alleggerire o sminuire le problematiche urgenti legati all’argomento. Ed invece credo proprio che sia la giusta maniera per renderne tutta la cruda verità. Come parafrasando un vecchio detto, mai datato, “mettete i fiori nei vostri cannoni”.
Mi ricordi il Cyrano di Guccini che con la penna, “… non perdona e tocca..” !!!
Quello che, poeticamente ma con forza espressiva, sollevi, è un'altra delle perle di un rosario che giornalmente dovremmo sgranare, per non dimenticare. Per ricordarci delle vite private della semplicità di un sogno, della eliminazione della parola futuro per intere generazioni di bambini. Un’altra delle medaglie appuntate a pelle, sul petto gonfio e tronfio, dei paesi occidentali.
P.S.: Non ci crederai, ma il mio prossimo post, (ci sto lavorando, ma il tempo manca sempre), tratta un argomento simile a questo tuo. E devo dirti che quest’assonanza rende piacevole questa mia, seppur limitata, presenza in questo “luogo”.
Un abbraccio sincero.
Antonio
Buongiorno Wooden,
vero ciò che dici, ma credo che la parola, il linguaggio, da solo non sempre basti. Bisogna che dietro ci sia un disegno, più spesso un visione, per far si che le parole abbiano un seguito, che non finiscano nel solo tempo della pronuncia o della lettura. Quindi proprietà di linguaggio supportata da quel tasso di fantasia che consente di scorgere quei dettagli che, ai più, spesso, rimangono “spenti”.
E il percorso da te intrapreso, fin dal mio primo leggerti, mi ha dato questa impressione.
E’ sempre piacevole leggerti, c'è sensibilità ed emotività in ciò che scrivi e riesci a trasmettere.
Buona giornata … un abbraccio, e sereno w.e.
Antonio
Crudele realta',che raggela il sangue nelle vene.Il mio caldo saluto W...
perché ognuno possa un giorno trovare la sua.
Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo principe
Notte, notte e buon lunedì!
virgola
Belli i tuoi versi Wooden. Ciao, Laura