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delirio

una spirale

 

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L'INCANTESIMO DEL SANGUE(10)

Post n°88 pubblicato il 02 Febbraio 2012 da woodenship

10)
Appena giunto,il col.Hurtado aveva chiamato il gen.Vargas:la cosa era sempre più assurda,la faccenda aveva preso una piega preoccupante.Tanto che,lo stesso generale,gli aveva deto che sarebbe arrivato al più presto.Aveva raccomandato,comunque di continuare a cercare.Hurtado,seppure scetico,si era rivolto al serg.Orellana,dicendogli di far venire il cap.Henriquez.A questi aveva ordinato di far scavare ovunque e di sollevare persino i sassi nel giro di un chilometro,se era il caso.
"Hai fame?"Gli chiese la vampira,tornando improvvisamente al mondo.Lui ammise che sì,che qualcosa l'avrebbe mangiata.Uscirono dalla vettura in cui erano rimasti tanto a lungo,percorrendo i pochi metri che li separavano dai gradini,scricchiolanti e malfermi,che portavano alla veranda,e all'interno del comedor.Una penombra unta e flaccida,li aveva avvinghiati alla gola,spiaccicandone lo sguardo alle pareti sudicie e tarlate.Sedettero,ordinando uova,fagioli,caffè e tortillas.Una vecchia aveva smesso di spennare qualcosa che nulla aveva dell'animale originario.All'ordine,si diede da fare,trafficando con padelle e fornelli.Un puzzo di rancido ben presto aveva iniziato a diffondersi,nauseabondo.Aveva lo stesso odore delle carni ustionate di don Angel.La ragazza,Pilares,era stata molto generosa con lui.
Le ricerche proseguivano frenetiche,quando era arrivato il gen.Vargas.Il suo elicotero era atterrato poco lontano dalla macchina abbandonata dai fuggitivi.Hurtado l'aveva accolto come si riceve un capo,ma anche un complice.Vargas era nervoso.Quando lo era,un tic lo prendeva all'occhio sinistro.Un movimento quasi impercettibile sul faccione tondo e simpatico all'apparenza,ma che finiva per assumere lampi minacciosi,per chi lo conosceva bene.Hurtado lo aggiornò sulla situazione:avevano trovato solo scorpioni,crotali e qualche osso di coyote,ma dei fuggitivi nemmeno l'ombra.Il virus era fuori controllo.
Non aveva voluto ucciderlo.Le era bastato sputargli in volto tuto il suo disprezzo e sfregiarlo,in modo assai doloroso.Era stata la vampira a cedere a lui l'onere di liberare la faccia della terra da quello schifo.E lui non aveva esitato,usando gli stessi strumenti del boia defunto.Intanto,la vampira aveva aiutato Pilares a rivestirsi.E la stava accompagnando verso l'uscita,spiegandole cosa fare per svanire:doveva raggiungere al più presto Roxìo,al Barrio Perdido,lei l'avrebbe aiutata.Lui le aveva sorpassate,inseguito da una voluta di fumo acre:"E' meglio che ci affretiamo"aveva suggerito.Pilares,lo aveva fermato.Si erano fissati per una frazione di secondo.Poi lei gli aveva sfiorato le labbra con un bacio.La vampira le aveva detto che lì si dividevano le loro strade.Di andare senza mai fermarsi o guardarsi intorno.
C'erano più di duecento uomini pronti a giurare di averli visti entrare lì,in quel tugurio che cuoceva,col suo tetto di lamiere contorte,sotto il sole nel desertico  Real  Catorce.E non ne erano ancora usciti.Cosa fosse successo lì,nella baracca,non era dato saperlo:c'erano solo ragnatele e scarafaggi.I due ufficiali si stavano guardando intorno,turbati da una vaga sensazione di minaccia incombente.
Era da poco che nei piatti campeggiava qualcosa di poco simile a ciò che avevano ordinato.Ma non mangiavano.Lei era persa,frugava con occhi dalla luce assente,tra gli strappi delle tendine luride alle finestre e le fessure tra le tavole sconnesse del pavimento.
Orellana aveva affermato che,prima di entrare,gli uomini avevano esaminato a terra e,dallo strato di polvere compatto,pareva che lì non ci fosse entrato nessuno da un pezzo.Hurtado aveva ammesso che l'assenza di impronte costituiva un bel rebus.Vargas aveva annuito pensoso:la stamberga era stata visionata anche con strumenti sofisticati,fatta a pezzi,e non avevano trovato indizio del virus.Solo una dannata sensazione di disagio.
Lui era da giorni che non toccava cibo.Però,lo stesso,si limitava semplicemente ad osservare,sbalordito,le pietanze,ed il caffè fumante nelle tazze di plastica.Nel piatto ci vedeva spuntare presenze laboriose:vermi che si disponevano a mangiare al posto suo.Il sole,tendente a calare,illuminava appieno lo stanzone e la vecchia cincischiava una canzone tra se e se.
Vargas stava ricordando ad Hurtado cosa significasse,per loro,quella situazione:erano in grave pericolo.La vampira giustificava benissimo,quel nomignolo che le avevano affibbiato i suoi colleghi della capitale.Fino a quando non l'avessero scovata,loro erano a rischio.E la brutta fine di Orozco e don Angel era lì a testimoniarlo.Potevano solo maledire il momento in cui avevano avuto l'idea di usarla.
Alle volte,con la forchetta,rigirava la poltiglia che aveva davanti,come a facilitare il lavoro delle bestioline vispe.E rimaneva ad osservare rapito.Il ricordare non lo aveva aiutato.Pensava che avrebbe dovuto smettere quella vita.Ma non riusciva ad immaginarne una diversa,senza quel ronzare di mosche,sempre intorno ad una carogna.
Delle urla ed un movimento concitato,avevano distolto l'attenzione di Vargas e Hurtado dai cupi pensieri.Si erano mossi all'unisono verso l'uscita,ma il colonnello era  inciampato in uno sgabello.E l'occhio era stato attratto da un pezzetto di carta per terra.L'aveva raccolto:era una foto.Forse era rimasta incastrata tra le assicelle del banchetto.L'aveva stirata.Una volta messa bene a fuoco,era rimasto di pietra.
Con un gesto quasi meccanico,Reyes aveva estratto qualcosa di ancora lucido dal taschino della camicia.Era una fotografia tutta spiegazzata,una di quelle vecchie polaroid che dovrebbero servire a ricordare momenti particolari.Era da tanto che non la rigirava più tra le dita.Del resto,non gli aveva mai detto nulla il volto di quella donna che gli gettava le braccia al collo:si sarebbe detto che lo amasse perdutamente,solo che lui stentava a credere che fosse possibile un'eventualità del genere,o che si fosse mai potuta verificare.Alla fine,l'aveva accartocciata,ed infilata in una crepa abbastanza larga dello sgabello accanto a sè.
Vargas lo aveva preceduto all'esterno.Poco distante c'era un assemblamento di soldati,tutto intorno ad una macchia di cespugli spinosi.Hurtado si era fermato sulla veranda del ristorante.Il suo accorrere era stato frenato,prima dal cartoncino assurdo,e poi dallo svolazzare di avvoltoi,per nulla spaventati dalla presenza umana.Come colpito da un presagio,aveva ripreso in mano la foto:conosceva quella donna.L'aveva vista su diverse segnaletiche,quando era stato in missione a sud,nel Chìapas:era una guerrigliera,Ed aveva collaborato alla sua identificazione ed arresto con i guatemaltechi.
Ad un tratto lei si era scossa dal torpore:"Ci manca ancora un piccolo particolare:seguimi,ci stanno aspettando."Disse,alzandosi decisa e gettando dei biglietti sul tavolo.Stavano uscendo dalla spelonca,che la vecchia raccatava già i piatti, gettandone il contenuto ad un maiale ,che si era attardato a grufolare vicino all'ingresso."Gente un po' strana...",aveva mormorato,facendosi il segno della croce.Ma,del resto,non poteva essere diverso,si era consolata,se si erano ritrovati a vagabondare in quel posto,alla fine del mondo.
Hurtado si era avvicinato anche lui e,per prima cosa,aveva notato l'aria sempre più scura di Vargas:erano state trovate delle ossa.Forse lo scheletro di una vecchia,a giudicare della conformazione e dagli abiti lisi.Uno scorpione,molestato dal clamore,ne stava uscendo da una delle orbite vuore del teschio.Vargas,quasi isterico,aveva convocato gli ufficiali,esortasndoli a cercare ancora:a sollevare ogni granello di polvere o sasso,se era il caso,e sempre più lontano per quanto possibile.Il sole era ormai basso all'orizzonte.La notte s'approssimava,allungando a dismisura le ombre.
Reyes,prima di uscire,si fermò davanti allo specchio,scrostato,dietro al bancone del bar:era giorno inoltrato,quando la donna si era ridestata.Avevano passato la notte in cima al vulcano S.Pedro.Tastando il giaciglio accanto,aveva sentito di essere da sola.Aveva visto  le nuvole del mattino sciogliersi al primo calore.E si era alzata .Lui,il suo uomo,era seduto di spalle sopra un tronco.Temendo fosse solo un fantasma,gli aveva sfiorato appena una spalla.Lui,ancora vivo,si era girato prendendola tra le braccia.
Hurtado gli aveva mostrato la fotografia,spiegandogli il modo assurdo con cui l'aveva trovata.Anche Vargas conosceva quella ragazza.E sapeva pure dell'uomo che pareva l'amante:un consigliere Yankee,esperto di controguerriglia.In quel momento si era reso conto che forse stavano sbagliando tutto.Aveva fatto chiamare il pilota dell'elicotero,per sapere se potevano decollare subito.Quello rispose che c'era un problema al motore,e che stava cercando di risolverlo.
La vampira andò a riprenderlo che stava per entrare nello specchio per recuperare un brandello di vita:dovevano andare,non potevano tardare.A Reyes parve assurdo rinunciare all'ultima cosa che lo legava a quel mondo.Ma la vampira fu irremovibile.Lo specchio tornò a riflettere i raggi del sole morente e le cose in decomposizione del locale.Si rassegnò a seguirla.
Le tenebre erano già calate.Hurtado aveva dato ordine di accendere tutte le luci possibili,e dato disposizioni per una guardia rafforzata.Ma neppure le fotoeletriche risultavano efficaci a vincere l'oscurità vorace.E quando Vargas si avvide che tuti gli uomini sembravano spariti,ormai la scena era gravata da un clima irreale.Lui stesso si muoveva impacciato.Aveva provato a chiamare Hurtado prima,il capitano Henriquez poi,il suo attendente ed infine il sergente Orellana,ma senza esito alcuno.Anzi,le luci si erano affievolite,per poi spegnersi di colpo.E stava muovendosi a tentoni,quando si era avvicinato ai gradini della veranda.Gli era sembrato di vedere un'ombra accoccolata.Forse Hurtado,lo aveva scrollato,con il risultato di vederne scivolare il corpo come un cencio,fino ai suoi piedi:era Hurtado.Dal nero più profondo ancora,compresso nella cornice della porta del tugurio,avevano preso forma i contorni minacciosi della vampira e dello yankee."Vargas?"Quella voce gli aveva afferrato le corde dei nervi,dandoci uno stratone terribile."E' proprio lui!"Il generale aveva cominciato a sentire un freddo pungente."Tutte quelle bambine,donne...uomini...Don Angel è stato molto loquace!"Aveva cercato,disperato,con gli occhi,qualcuno dei suoi uomini."Eppure avevi una famiglia felice..."Aveva provato ad arretrare,ma aveva incespicato nella testa di Hurtado."...Eri un buon padre per i tuoi figli,Vargas!"Non riusciva più a muoversi:paralizzato totalmente.E non trovava una ragione a quella specie di processo."Dovrebbe capire il perchè di tutto ciò.però non credo che lo ammeterebbe mai."Sudava e stava gelando,non poteva che essere un incubo."E' tutto tuo!"Alla fine aveva esclamato Reyes,rivolto alla vampira."Ha ancora intenzione di liberare la patria dagli infami trafficanti di droga,sfruttatori di donne e spietati assassini?"Aveva aderito lei,avvicinandosi ad annusare il sudore che inzuppava l'uomo di terrore indicibile."Vuole servirsi ancora di me,generale Vargas?"Le uniche cose che gli riuscì di farfugliare furono che lui era un ufficiale dell'esercito,che gli si doveva rispetto,che aveva sempre combattuto per la patria.Ed infine fu solo il silenzio.

.................................(Fine)...............................................

Questo è molto più che un commento:

Caro wood desidero lasciarti questa poesia scritta da Susana Chàvez in memoria di una donna vittima del femminicidio:

"Sangue mio,

sangue di alba,

sangue di luna tagliata a metà

sangue del silenzio".

Susana Chavez,oltre ad essere attivista contro i femminicidi a Ciudad Juarez,era una poetessa.Aveva 36 anni.Hanno gettato il suo corpo seminudo .per strada.La testa era avvolta in un sacchetto di plastica nero.Le mancava la mano sinistra.

E' stata la prima vittima del 2011.Amnesty International ha richiesto un'investigazione approfondita.La Commissione Nazionale dei Diritti Umani ha aperto un'inchiesta.Le ong e i collettivi di donne non hanno intenzione di starsene zitti,nè di nascondere la propria indignazione...perchè il silenzio rende complici................

Monica...............................

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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