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« RIFLESSIONE DI MEZZA EST...CORPO FEMMINILE, UN MOND... »

LA VACANZA PERFETTA, SCIENZE,RIPOSO, MA NON TROPPO,21 GIORNI PERIODO IDEALE

Post n°8381 pubblicato il 17 Agosto 2015 da psicologiaforense

Staccare la spina? Sì! Ma non del tutto. Altrimenti al rientro si paga un prezzo eccessivo in termini di memoria, funzioni esecutive e capacità di gestione dello stress...

VACANZE INTELLIGENTI

Per rendere il rientro meno faticoso, beneficiando al massimo delle ferie, la scienza consiglia di mantenere allenate quelle funzioni cognitive utilizzate di consueto, come la capacità di concentrarsi e di passare da un compito all’altro velocemente (task switching). Durante le vacanze è molto utile  l'esercizio fisico da un lato e quello mentale dall'altro. Ad esempio, leggere un buon  libro scrivere qualche riga, (magari un post!), riflettere, svagarsi. 


In questo modo, l’inizio settembrino non sarà una partenza in salita ma richiederà solo un «cambio di marcia» mentale. 

 
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Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 17/08/15 alle 12:12 via WEB
E lo dici a me???? Monsieur Dupall.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/08/15 alle 12:17 via WEB
eheheheh ho risposto ad un tuo commento sulle mie ferie "laboriose". Buon pomeriggio Carissimo:-)))
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
MIRELLA il 17/08/15 alle 12:22 via WEB
Cosa succede, invece, quando una ragazza come tante, con una vita e un lavoro normali, sviluppa un disturbo d'ansia? Accade che tutto lentamente cambia e ciò che fino ad allora sembrava usuale - come andare in vacanza, uscire per una pizza, recarsi in disco - diventa prima faticoso, poi difficile, infine impossibile e la persona si trova preda delle paure, dell'ansia e del panico.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/08/15 alle 12:39 via WEB
Quasi sempre il disturbo ansioso segnala una dolorosa disattivazione del vitale rapporto tra il mondo degli affetti e il mondo dei significati, una disarmonia innanzitutto con se stessi prima che con il mondo esterno che si traduce spesso in un difetto di autostima..Ed è su questo punto che la mera, impersonale, prescrizione di psicofarmaci si rivela inefficace, se non dannosa: si tratta invece di stabilire un dialogo partecipe tra terapeuta e paziente capace di istituire come dico io "UNA COMUNITA' DI DESTINO EMOZIONALE"; che funga da prototipo per ogni auspicabile ricostituzione di quel tessuto relazionale che si era venuto lacerando, riattivando quell'affettività turbata e riconfigurando quegli orizzonti di senso che si erano resi opachi.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/08/15 alle 15:24 via WEB
Ciao. I tuoi post fanno riflettere. Per vivere bene bisogna scrivere un racconto al giorno. Avere un rapporto positivi con se stessi e con il mondo che ci circonda. Fare le cose che piacciono e danno piacere. Dino
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Eugenio B. il 17/08/15 alle 16:11 via WEB
Per me vacanza significa vivere nuove esperienze e visitare luoghi mai visti anche molto lontani. Al rientro bisogna gradualmente abituarsi al vecchio tran tran, alla sveglia, agli orari dei mezzi pubblici e dell'ufficio. Questo va messo in conto quando si programmano le ferie. Quindi si ritorna a casa 48 ore prima di iniziare un nuovo anno di lavoro e ci si riabitua alla vita di tutti i giorni. Ma le batterie sono cariche.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 17/08/15 alle 21:02 via WEB
ahahah...passerò settembre senza neanche accorgermi..dolceserata Principessa..
(Rispondi)
 
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