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GRETA & VANESSA, TORNEREMO IN SIRIA,SIAMO ORGOGLIOSE, ITALIANI PAGARONO 12 MILIONI PER LIBERARLE

Post n°8219 pubblicato il 23 Marzo 2015 da psicologiaforense

Vanessa: "Pronte a tornare in Siria". In barba ai 12 milioni di euro pagati per il riscatto. Buonanno: "Mettiamole in un circo" Salvini sulle volontarie: "Pago a Greta e Vanessa biglietto di sola andata"

 

VANESSA MARZULLO: "IO E GRETA TORNEREMO IN SIRIA"
 

 

Dopo due mesi di silenzio torna a parlare la volontaria rapita dal Fronte al Nusra e liberata il 15 gennaio. Con l’occasione Vanessa Marzullo annuncia  che intende tornare in Siria insieme all'amica Greta Ramelli e dice : "Se per vergogna si intende imbarazzo per quello che abbiamo fatto, io non mi vergogno di niente. Anzi, ne vado fiera". Una dichiarazione che  ha scatenato un giro di polemiche  visto che  l'Italia ha dovuto sborsare ben 12 milioni di euro per riportarle a casa. "Chi ha lavorato con noi in questi anni sa quello che abbiamo fatto e come lo abbiamo fatto. Quanto ci siamo spese per la Siria" (…)  "Gli insulti passano. Il fango e le cattiverie me le sono tolte di dosso. Ho ripreso gli studi. Io e Vanessa Ramelli torneremo ad aiutare il popolo siriano". La 21enne ribadisce che non ha nulla di cui vergognarsi: "Siamo andate in Siria da volontarie con il progetto per il quale abbiamo lavorato per quasi tre anni: "Assistenza sanitaria Siria". E' dal 2012 che aiutiamo il popolo siriano massacrato da una dittatura tremenda - spiega - di fronte alla quale il mondo ha fatto e fa ancora niente". Tra le voci più critiche c'è senza dubbio quella della Lega Nord. Ai microfoni di Radio Padania, Matteo Salvini propone di "aprire una sottoscrizione per pagare" alle due ragazze "il biglietto di sola andata" per la Siria. "Perseverare è  diabolico - ha aggiunto il leader lumbard - Non so se ci sono o ci fanno. Ragazze, fate volontarie sotto casa vostra e se volete andare in zona di guerra firmate una bella liberatoria e speriamo che non capiti nulla: non siano i cittadini italiani a rimetterci". Anche Gianluca Buonanno non è da meno."Dopo tutto quello che è successo, la cosa migliore sarebbe quella di farle lavorare in un circo, visto che amano così tanto i pericoli - ha tuonato l'eurodeputato del Carroccio - almeno se stanno in un circo non ci costano niente".

NOTA INTEGRATIVA

Vanessa Marzullo, 21 anni, di Brembate in provincia di Bergamo, e Greta Ramelli, 20 anni, che abita a Gavirate in provincia di Varese, sono state rapite ad Aleppo, nel nord della Siria, la notte tra il 31 luglio e il primo agosto 2014. Si trovavano in Siria dal 28 luglio per conto del “progetto Horryaty”, un’associazione che organizza piccoli progetti di volontariato a favore dei civili siriani. Il 31 dicembre 2014 il Fronte al Nusra – il gruppo che “rappresenta” al Qaida in Siria – aveva diffuso un video che mostrava le due ragazze dire di essere in pericolo e chiedere aiuto al governo italiano. Secondo il quotidiano britannico Guardian  le due ragazze sono state liberate in cambio di un riscatto “multi-milionario”. Secondo Al Aaan, una televisione degli Emirati Arabi Uniti, il riscatto pagato  supera i 10 milioni di euro. Durante un’audizione alla Camera, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni  non ha mai esplicitamente negato il pagamento di un qualche tipo di riscatto. Gentiloni ha detto: «L’Italia in tema di rapimenti si attiene a comportamenti condivisi a livello internazionale, sulla linea dei governi precedenti. Per noi la priorità è sempre la tutela della vita e integrità fisica dei nostri connazionali». In passato l’Italia è stata più volte accusata di pagare per la liberazione degli ostaggi come per esempio nel caso  di Simona Pari e Simona Torretta (settembre 2004), Giuliana Sgrena (febbraio 2005), Clementina Cantoni (Afghanistan, maggio 2005), Rossella Urru (ottobre 2011) e Mariasandra Mariani (febbraio 2011), ecc…

 
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