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CALENDARIO DELL'AVVENTO di Teresa Ramaioli

Post n°16811 pubblicato il 06 Dicembre 2014 da dinobarili
 

CALENDARIO DELL'AVVENTO 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 05/12/14 alle 19:00 via WEB
CALENDARIO DELL’AVVENTO--- SABATO 6 DICEMBRE ----BABBO NATALE----- Era la notte della vigilia di Natale e tutti, in paese, aspettavano l’arrivo di Babbo Natale. Tutti tranne una bambina di nome Valentina. Valentina si era convinta che Babbo Natale non fosse mai esistito e che fosse tutta un’invenzione. -Valentina ma cosa dici?!? Babbo Natale esiste!- le ripeteva il padre. Ma Valentina non voleva cambiare idea. La bambina si addormentò presto ma nel cuore della notte venne svegliata da un rumore fortissimo. Valentina chiamò il padre e insieme uscirono, solo col pigiama, per vedere cos’era successo. -Ahi ahi, che botta e che mal di schiena- disse un vecchio paffuto dai capelli bianchi e dalla barba lunga. Valentina spalancò gli occhi e il cuore le si gonfiò di gioia. Dietro al vecchio c’era una grande slitta trainata da renne. -Babbo Natale ma sei davvero tu?- urlò la bambina correndo incontro al vecchio -Oh oh oh, ma certo che sono io. Io esisto nel cuore dei bambini e ho sentito che il cuore di un bambino mi chiamava. Sono corso qui ma, ahimè, le luci natalizie mi hanno distratto e sono precipitato- -Babbo Natale, ma io avevo smesso di credere in te. Non sono stata io a chiamarti- -Babbo Natale, ti ho chiamato io- disse il papà -Anche se sono adulto, nel mio cuore non ho smesso di essere un bambino e avevo bisogno di te per far sì che anche il cuore di mia figlia rimanesse sempre bambino. Dopo aver sistemato slitta e renne, tutti e tre volarono felici nel cielo per distribuire regali a tutti i bambini. Dopo quella notte Valentina non smise mai di credere nel Natale. ---Buona lettura Teresa Ramaioli

 

 

 

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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 06/12/14 alle 16:20 via WEB
BUON NATALE Perché non spedire ad amici cari e parenti nel mondo i vostri biglietti o cartoline di auguri di Natale. Ecco le traduzioni nelle più diffuse lingue del mondo per augurare un Buon Natale nel mondo. Arabo: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah Bulgaro: Tchestita Koleda Ceco: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok Cinese: (Cantonese) Gun Tso Sun Tan’Gung Haw Sun Danese: Glædelig Jul Ebraico: Mo’adim Lesimkha. Chena tova Finnico: Hyvaa joulua Francese: Joyeux Noel Giapponese: Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto Greco: Kala Christouyenna Islandese: Gledileg Jol Inglese: Merry Christmas Irlandese: Nollaig Shona Dhuit, o Nodlaig mhaith chugnat Latino: Natale hilare et Annum Faustum Norvegese: God Jul, o Gledelig Jul Olandese: Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar! o Zalig Kerstfeast Polacco: Wesolych Swiat Bozego Narodzenia o Boze Narodzenie Portoghese: Feliz Natal Romeno: Craciun Fericit Russo: Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva is Novim Godom Serbo: Hristos se rodi Slovacco: Sretan Bozic o Vesele vianoce Spagnolo: Feliz Navidad Svedese: God Jul Tedesco: Froehliche Weihnachten Turco: Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun Ukraino: Srozhdestvom Kristovym Ungherese: Kellemes Karacsonyi unnepeket. Buon Natale Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 06/12/14 alle 16:25 via WEB
CALENDARIO DELL'AVVENTO--DOMENICA 7 DICEMBRE--La piccola fiammiferaia Era la fine dell'anno faceva molto freddo. Una povera bambina camminava a piedi nudi per le strade della città. La mamma le aveva dato un paio di pantofole, ma erano troppo grandi e la povera piccola le aveva perdute attraversando la strada. Un monello si era precipitato e aveva rubato una delle pantofole perdute. Egli voleva farne una culla per la bambola della sorella. La piccola portava nel suo vecchio grembiule una gran quantità di fiammiferi che doveva vendere. Sfortunatamente c'era in giro poca gente: infatti quasi tutti erano a casa impegnati nei preparativi della festa e la poverina non aveva guadagnato neanche un soldo. Tremante di freddo e spossata, la bambina si sedette nella neve: non osava tornare a casa, poiché sapeva che il padre l'avrebbe picchiata vedendola tornare con tutti i fiammiferi e senza la più piccola moneta. Le mani della bambina erano quasi gelate. Un pochino di calore avrebbe fatto loro bene! La piccola prese un fiammifero e lo sfregò contro il muro. Una fiammella si accese e nella dolce luce alla bambina parve di essere seduta davanti a una grande stufa! Le mani e i piedi cominciavano a riscaldarsi, ma la fiamma durò poco e la stufa scomparve. La piccola sfregò il secondo fiammifero e, attraverso il muro di una casa, vide una tavola riccamente preparata. In un piatto fumava un'oca arrosto.... All'improvviso, il piatto con l'oca si mise a volare sopra la tavola e la bambina stupefatta, pensò che l'attendeva un delizioso pranzetto. Anche questa volta, il fiammifero si spense e non restò che il muro bianco e freddo. La povera piccola accese un terzo fiammifero e all'istante si trovò seduta sotto un magnifico albero di Natale. Mille candeline brillavano e immagini variopinte danzavano attorno all'abete. Quando la piccola alzò le mani il fiammifero si spense. Tutte le candele cominciarono a salire in alto verso il cielo e la piccola fiammiferaia si accorse che non erano che stelle. Una di loro tracciò una scia luminosa nel cielo: era una stella cadente. La bambina pensò alla nonna che le parlava delle stelle. La nonna era tanto buona! Peccato che non fosse più al mondo. Quando la bambina sfregò un altro fiammifero sul muro, apparve una grande luce. In quel momento la piccola vide la nonna tanto dolce e gentile che le sorrideva. -Nonna, - esclamò la bambina - portami con te! Quando il fiammifero si spegnerà, so che non sarai più là. Anche tu sparirai come la stufa, l'oca arrosto e l'albero di Natale! E per far restare l'immagine della nonna, sfregò uno dopo l'altro i fiammiferi. Mai come in quel momento la nonna era stata così bella. La vecchina prese la nipotina in braccio e tutte e due, trasportate da una grande luce, volarono in alto, così in alto dove non c'era fame, freddo né paura.Ciao a tutti gli amici del blog,leggete la fiaba con i vostri bambini. Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 06/12/14 alle 16:29 via WEB
CALENDARIO DELL’AVVENTO—LUNEDI 8 DICEMBRE--"Il pettirosso" Nella stalla dove stavano dormendo Giuseppe, Maria e il piccolo Gesù, il fuoco si stava spegnendo. Presto ci furono soltanto alcune braci e alcuni tizzoni ormai spenti. Maria e Giuseppe sentivano freddo, ma erano cosi stanchi che si limitavano ad agitarsi inquieti nel sonno. Nella stalla c'era un altro ospite: un uccellino marrone. Era entrato nella stalla quando la fiamma era ancora viva; aveva visto il piccolo Gesù e i suoi genitori, ed era rimasto tanto contento che non si sarebbe allontanato da li neppure per tutto l'oro del mondo. Quando anche le ultime braci stavano per spegnersi, l'uccellino pensò al freddo che avrebbe patito il bambino che dormiva sulla paglia della mangiatoia. Spiccò il volo e si posò su un coccio accanto all'ultima brace. Cominciò a battere le ali facendo aria sui tizzoni perchè riprendessero ad ardere. Il piccolo petto bruno dell'uccellino diventò rosso per il calore che proveniva dal fuoco, ma il pettirosso non abbandonò il suo posto. Scintille roventi volarono via dalle brace e gli bruciarono le piume del petto ma egli continuò a battere le ali finchè alla fine tutti i tizzoni arsero in una bella fiammata. Il piccolo cuore del pettirosso si gonfio di orgoglio e di felicità quando il bambino Gesù sorrise sentendosi avvolto dal calore. Da allora il petto del pettirosso è rimasto rosso, come segno della sua devozione al bambino di Betlemme. Ciao , ecco una bella favola di Natale da raccontare ai bambini. Ciao Teresa Ramaioli
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iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 06/12/14 alle 16:36 via WEB
Oggi vi presentiamo una bevanda buonissima e molto tipica per il periodo dell'inverno - il Vin Brulè ! Ingredienti: 1 bottiglia di vino rosso 2 stelle di anice 1 bastoncino di cannella 5 chiodi di garofano 1 limone o lime (non trattato) zucchero Spremere il limone/ lime. Riempire una pentola con il vino, le spezie e lo zucchero. Riscaldare, ma non bollire. Cuocere a fuoco lento per 20 minuti, poi aggiungere succo di limone/lime. In caso di bisogno aggiungere lo zucchero. Il vin brulè è un buon rimedio contro il raffreddore. Ciao Teresa
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