dino secondo barili

DENISE E CARLO racconto (168) di Dino Secondo Barili

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

168

Denise e Carlo

Una città come Pavia offre la possibilità di fare mille incontri. Anche incontri inaspettati… come quello capitato lo scorso anno alla Dott. Denise, 35 anni, laureata in psicologia. In genere le persone che hanno un titolo di studio elevato si credono immuni da incontri “fuori della norma” invece sono come ogni altra persona. Denise aveva cercato di acquisire una solida istruzione nel suo campo di studi. Si teneva aggiornata e frequentava spesso corsi di aggiornamento. Quel martedì di un anno fa, però, non aveva messo in conto di incontrare un suo collega di Piacenza, il Dott. Carlo, specializzato nel suo stesso campo con un “non so che” di particolare. Denise e Carlo si incontrarono all’ingresso dell’Università di Pavia, in Strada Nuova poco prima di mezzogiorno. Fu Denise a riconoscerlo e a rivolgergli la parola. “Ciao Carlo. Come mai a Pavia?”- il Dott. Carlo si girò di scatto. “Ecco. Allora è vero.” – “Cosa è vero?” – “E’ vero che quando si pensa intensamente una persona, quella stessa persona si fa viva… Ed io stavo proprio pensando intensamente a te.” L’ultimo pensiero di Denise era quello di trovasi in un “esperimento di carattere psicologico”. Molte persone non ci credono, ma esiste un sistema di comunicazione legato al pensiero di cui si parla poco, ma che ha una grande importanza nella vita delle persone. Denise volle saperne di più. Carlo si spiegò. “Sono venuto apposta da Piacenza a Pavia per te. L’altro ieri ero a Milano, all’incontro di aggiornamento sul “pensiero nella vita delle persone”. Ti ho visto alla tribuna mentre leggevi la tua tesi. Ti ho fissata e pensata intensamente e tu sei stata costretta a interrompere la lettura della relazione, guardare in platea … e fingere di soffiarti il naso.” – “Allora sei stato tu. Mi rendevo conto di non riuscire a concentrarmi… e non capivo il perché. E… perché l’hai fatto?” Il Dott. Carlo cercò di svicolare. “Prima andiamo a prendere un caffè… poi ti dico le ragioni del mio atteggiamento.” Strada Nuova è una delle più belle vie di Pavia. E’ così dai primi anni del 1400 e, come molte vie, ha i suoi lati misteriosi e magici. Il Dott. Carlo fece in modo di prendere sotto braccio Denise e di cercare un Caffè nel quale sedersi e fare una chiacchierata. In realtà, il Dott. Carlo, voleva attraversare “l’incrocio magico” di Strada Nuova con Corso Cavour per vedere cosa sarebbe successo. Infatti, fu proprio quando i due colleghi si trovarono al centro dell’incrocio che Denise si sentì rivolgere la parola. “Denise. Denise” – La psicologa si girò. Era la sua vicina di casa Cleofe. “Denise… è il tuo fidanzato? Ricordati ciò che ti ho detto ieri … Sposati e sarai felice.” Denise non ebbe nemmeno il tempo di rispondere… Cleofe era sparita. Carlo chiese spiegazioni. “Vedi Carlo. La signora che ha appena parlato è la mia vicina di casa da molto tempo. Dice di aver ricevuto “un segno” da sua mamma prima di morire. E’ una specie di veggente. Ieri mi ha detto che… oggi avrei incontrato l’uomo della mia vita… del quale non avrei più potuto farne a meno.” (168)-