Post n°15311 pubblicato il
09 Settembre 2014 da
dinobarili
CARLO BANDIROLA
di
Teresa Ramaioli
| iltuonoilgrillo il 08/09/14 alle 14:11 via WEB iltuonoilgrillo il 28/10/13 alle 19:34 via WEB CARLO BANDIROLA- campione motociclista(Voghera, 1915- 1981). Fin dall’adolescenza affascinato dai motori e dalle motociclette, esordì nelle corse automobilistiche nel 1934 sul Circuito di Novara. L’anno successivo, per avere la possibilità di proseguire l’attività agonistica,entrò volontario nel corpo della Milizia della Strada, nelle file della cui squadra corse fino allo scoppio del secondo conflitto mondiale.La guerra gli impedì di proseguire una evoluzione che lo avrebbe sicuramente portato a vittorie ben più importanti. Alla fine del 1945 rientrò a Voghera, riprese servizio nella Milizia, divenuta Polizia della Strada, e ricominciò a correre. Nel 1947 fu assunto dalla GILERA come pilota ufficiale. Smise di correre nel 1958, dopo aver conquistato , all’ età di 45 anni ,. l’unico titolo della sua carriera, quello di Campione italiano classe 500cc. Pilota irruente e capace come pochi di entusiasmare le folle, vinse molto meno di quanto avrebbe meritato, ma fu sempre nel cuore degli appassionati, anche dopo aver, come si suol dire, “APPESO LA MOTO AL CHIODO”. – Come tutti i piloti anche Carlo Bandirola considerava alcuni oggetti o consuetudini come dei talismani :era particolarmente affezionato al suo casco bianco con la stella rossa , tanto che non lo sostituì neppure quando si ammaccò visibilmente dopo una grave caduta. Un altro simbolo di scaramanzia era costituito dalla sua tenuta di corsa in pelle, che non volle mai rinnovare, anche se era “spelacchiata”e gli conferiva un’aria piuttosto trasandata. A tale proposito si racconta un simpatico aneddoto circa un episodio accaduto a MONZA nel 1957:prima della partenza della gara, in seguito alle insistenze degli amici affinché indossasse la nuova tuta, Carlo vestì la “nuova pelle”in un unico pezzo con l’imbarazzo della poca convinzione. Accadde però che, pochi minuti prima del vi, Bandirola non era ancora comparso in pista e, mentre lo si cercava ,egli arrivò sorridente e a suo agio indossando la vecchia mise, e disse all’amico:”Caro Milesone , rabiat no , ma custa chi la m’ha sempar purtà a cà la peell”. –Ciao Teresa Ramaioli |
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CARLO V E LA FRITTATA----Immersa nel verde delle pendici della Maddalena, Padula merita una visita non solo per la bellissima Certosa di San Lorenzo, uno dei più spettacolari monumenti dell’Italia meridionale, ma per le suggestive ambientazioni naturali ed il patrimonio culturale che la caratterizza.
Ogni 10 di agosto, presso la Corte Esterna della Certosa di San Lorenzo a Padula si presenta la "Frittata di Mille Uova". L’evento prende spunto da un episodio avvenuto nel 1535.
Nel Film C’era una volta… capolavoro di Francesco Rosi e, interpretato dalla nostra Sofia Loren ed Omar Sharif, si fa riferimento a questo episodio leggendario.
Il re Carlo V di Spagna, ritorna trionfante dalla battaglia di Tunisi nella quale ha sconfitto l’ammiraglio turco Khayr al-Din ,detto Barbarossa e, decide di fermarsi a Padula.
Sosta presso la Certosa di San Lorenzo per due giorni, con l’intero esercito al seguito, ai quali ordina di non mangiare carne in conformità alle regole del monastero.
Lo stesso sovrano rinuncia ad ogni lusso, dormendo in una cella proprio come i padri, l’unico vezzo fu quello di sostituire il pagliericcio con un materasso e le lenzuola di lana con quelle di lino.
L’Imperatore desidera far colazione in cantina con tutti i suoi uomini, ed i monaci preparano per l’illustre ospite una “pantagruelica imbadigione” e, tra l’altro, versano in una enorme frittata ben mille uova.
Carlo rimane sconcertato dall’abilità del cuoco e, grato per gli onori che gli erano state riservate, decide di confermare al monastero gli antichi privilegi di cui godeva
E’ un episodio che ha del leggendario, ma che a distanza di anni è divenuto realtà.
Ogno 10 agosto, Padula commemora lo storico evento presso la certosa, con una festa dal titolo “Padula in festa per Carlo V - Frittata delle mille uova”, e’ un’avvenimento che richiama molti spettatori da ogni parte d’Italia e riveste una grande importanza, non solo dal punto di vista culturale, ma anche turistico. Ciao Teresa Ramaioli |
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